Notizie A. Laidi: i precedenti storici dimostrano che l’intervento della BoJ non è sufficiente

A. Laidi: i precedenti storici dimostrano che l’intervento della BoJ non è sufficiente

15 Settembre 2010 15:19

Ashraf Laidi, Chief Market Strategist di Cmc Markets, dedica il suo report di oggi all’intervento messo in campo dalla Banca centrale giapponese. Secondo Laidi “i precedenti storici dimostrano che gli interventi di una sola banca centrale non sono mai riusciti a prevenire la speculazione”. L’ultimo intervento della BoJ nel 2004 è durato 2 anni e, sottolinea Laidi, “è finito solo grazie ai segnali di un innalzamento dei tassi in arrivo dagli Stati Uniti”.

Non si tratta certamente del caso attuale, con la Fed che “in questo momento punta, anche se non nella prossima riunione del Fomc, ad una nuova fase di allentamento monetario”, rileva Laidi. E ancora “finché il maggior rischio a livello macro rimane la disinflazione, lo Yen troverà sostegno nei bassi rendimenti e nella ridotta capacità di manovra delle banche centrali”.

Secondo Laidi l’intervento della BoJ mira a rallentare l’apprezzamento dello yen e potrebbe portare al deprezzamento della valuta nipponica rispetto a quelle divise (dollaro australiano, canadese, neo-zelandese, franco svizzera, corona norvegese e svedese) le cui banche centrali hanno già iniziato la fase di normalizzazione e che maggiormente beneficeranno del quantitative easing 2 targato Fed.