Notizie Notizie Mondo JP Morgan ‘sfiducia’ Elon Musk. Su Tesla fa dietrofront con taglio ‘monstre’ del target price

JP Morgan ‘sfiducia’ Elon Musk. Su Tesla fa dietrofront con taglio ‘monstre’ del target price

20 Agosto 2018 16:13

Tesla nel mirino dei sell, dopo la nota degli analisti  di JP Morgan, che hanno tagliato il target price del titolo da $308 a $195. L’obiettivo sul prezzo è tornato così dove si trovava lo scorso 8 agosto, prima che l’AD Elon Musk scioccasse tutti con un tweet, dichiarando l’intenzione di rendere privata la sua società.

A seguito di quel tweet, diversi analisti avevano migliorato l’outlook sul titolo Tesla: d’altronde, Musk aveva precisato che il noto produttore di auto elettriche avrebbe potuto essere trasformato in un gruppo privato per un valore di 420 dollari per azione, e che “i finanziamenti” erano “garantiti”.

Il giudizio mette sotto pressione le quotazioni, che recuperano tuttavia dal tonfo riportato in premercato.

Gli analisti di JP Morgan hanno deciso di non credere alle parole dell’eclettico ceo:

“L’interpretazione che abbiamo dato a quanto accaduto successivamente (al tweet postato) ci porta a credere che non ci siano mai stati fondi certi per finanziare una transazione del genere , così come non ci sia stata mai nessuna proposta formale”.

Nello specifico, nella nota della divisione di ricerca di JP Morgan si fa notare che, dopo aver detto che il fondo sovrano dell’Arabia Saudita aveva manifestato il sostegno alla transazione, Musk si era contraddetto, nel precisare che il fondo sovrano stava cercando informazioni aggiuntive sull’affare, tra cui quelle su come la transazione sarebbe stata strutturata.

Ciò significa che “potenzialmente si è lontani anche dalla sola presenza di una proposta formale, situazione diversa rispetto a quanto avevamo compreso lo scorso 8 agosto” sulla base delle dichiarazioni di Musk su Twitter.

Prosegue così la bufera sul titolo Tesla, che è diventato anche oggetto di diverse cause legali da parte di short e long seller, a causa della sua incredibile volatilità esplosa dal giorno del post di Musk. Tweet che, comunque andrà a finire, rimarrà sicuramente nella storia della finanza fatta di slogan e annunci sui social network.

Tesla ha perso l’1,9% nel periodo compreso tra l’inizio del 2018 e la sessione di venerdì scorso, a fronte del +6,6% dell’indice S&P 500.

A seguito delle valutazioni fatte sul titolo, gli analisti di JP Morgan hanno scritto di intravedere un potenziale di ribasso del 36% ai minimi dal 2016, a un valore inferiore della metà rispetto a quei $420 in corrispondenza dei quali Musk aveva detto di essere sicuro di poter rendere la società privata. Il titolo era già capitolato nelle ultime sessioni a un valore inferiore di 100 dollari rispetto al prezzo delisting indicato dal ceo.

Non è certo un buon momento per Musk che, oltre a essere stato accusato di essere un bugiardo, è alle prese con un’indagine avviata dalla Sec. Musk ha confessato di essere in una condizione di forte stress e di lavorare 120 ore la settimana.