Notizie Notizie Italia Industriali del Ftse Mib mostrano prezzi a forte sconto dopo 2018 horribilis, Campari e pharma premiano chi gioca in difesa

Industriali del Ftse Mib mostrano prezzi a forte sconto dopo 2018 horribilis, Campari e pharma premiano chi gioca in difesa

9 Gennaio 2019 12:04

I timori di rallentamento economico globale non hanno certamente aiutato negli ultimi 12 mesi i titoli industriali presenti a Piazza Affari. All’interno di un contesto di debolezza generale del mercato con il Ftse Mib giù di oltre il 16% nel 2018, molti testimonial del settore industriale hanno fatto ben peggio. Molto male anche Telecom Italia, unica tlc del Ftse Mib, mentre hanno tenuto bene i titolo pharma.

 

Stm e Prysmian le grandi sconfitte degli ultimi 12 mesi

Conteggiando anche questo primo scorcio di 2019, con Piazza Affari alle prese con un convincente tentativo di recupero, il peggiore saldo a 12 mesi è quello di STM (-40% circa) che a inizio anno ha dovuto fare i conti con il taglio della guidance da parte di Apple. Concentrando l’attenzione sempre sugli industriali di spicco del Ftse Mib, il 2018 è stato un anno delicato per Prysmian (-35,5%), soprattutto nella seconda metà dell’anno a seguito del taglio della guidance. Molto male anche Atlantia (-28,2% a/a) complice anche il caso Ponte Morandi; sottoperformance anche per Leonardo (-24,6%).

Auto & parts, si salva solo Ferrari. Peggio del mercato anche il comparto automotive & parts (-26,5% FCA, -28,9% Brembo, -26,6% Pirelli) con l’eccezione di Ferrari che a 12 mesi segna un soddisfacente -1,7%. Molto male l’unica tlc del Ftse Mib, il titolo Telecom Italia, sceso del 32,9% sottoperformando l’indice europeo di settore.

 

Lusso, tlc e pharma in ordine sparso. Misto il settore lusso con Ferragamo scesa di oltre il 20%, mentre Moncler ha strappato un +17,2%. Lo status di titoli appartenenti a settori difensivi ha garantito una sovraperformance per Amplifon (+14,5%), da poco entrata tra le big del Ftse Mib, così come per Diasorin (-8%).

Tra i titoli difensivi, dunque non direttamente legati al ciclo economico, spicca anche Campari che con il suo +22,9% spicca come il migliore tra i titoli presi in considerazione se esclude la new entry Juventus (+53,1%) che si è giovata del jolly Cristiano Ronaldo.

 

Multipli golosi per FCA e STM tra calo prezzi e aumento stime Eps

Dando uno sguardo ai fondamentali di questa selezione di titoli del Ftse Mib emergono profonde differenze. In particolare su FCA il P/E è sceso del 23,3% rispetto a un anno fa alla luce dei deboli riscontri in Borsa, ma al contempo è interessante notare come le stime sull’EPS 2019 sono state alzate dagli analisti nel corso dell’anno del 16,3%. Il titolo del colosso auto italo-statunitense presenta anche un allettante dividend yield 2019 del 6,21%.

Così come per Fca, anche per STM l’effetto combinato del forte calo dei prezzi dell’azione e dell’incremento delle stime sull’EPS 2019 mostra un forte sconto del P/E 2019 rispetto al valore di inizio 2018 (-42,3%). Multipli scesi molto anche per CNH (-32,5%) e Prysmian (-26,9%) rispetto a inizio 2018. 

 

Tra i testimonial auto & parts si segnala Pirelli con P/E 2019 sceso di quasi il 18% rispetto a un anno fa e dividend yield al 3,61%. Cedola allettante anche per Recordati (3,2%).

 

A livello di stime Eps 2019 le sforbiciate maggiori riguardano due grandi malate del listino milanese, ossia Ferragamo (Eps 2019 a 0,74 euro, -28,3% a/a) e Telecom Italia (0,07 euro, -15,7%).