Notizie Notizie Mondo Incrocio della morte (‘death cross’) per i FAANG, occhio al parallelo con grafico horror delle Dotcom

Incrocio della morte (‘death cross’) per i FAANG, occhio al parallelo con grafico horror delle Dotcom

21 Novembre 2018 10:39

Grafici da incubo per i titoli FAANG. Ieri è proseguita la picchiata verso il basso delle big hi-tech con Apple ancora sotto pressione sui timori di una debole domanda per i nuovi modelli di iPhone. Per tre FAANG su cinque è scatta anche l’infausto segnale della ‘death cross’, ossia incrocio della morte, una figura tecnica che prende forma nei casi di ribassi cospicui e abbastanza duraturi.

 

Quest’anno vittima illustre dell’incrocio della morte è stato anche il Bitcoin. Il death cross si era verificato a marzo e nei mesi successivi la debolezza della valuta virtuale si è progressivamente accentuata.

Cos’è il “death cross”

Il cosiddetto incrocio della morte (“Death cross”) si verifica quando la media mobile a 50 giorni taglia verso il basso quella a 200 giorni. Un fenomeno che in analisi tecnica è visto come un anticipatore di importanti accelerazioni al ribasso.

Mancano all’appello solo Amazon e Apple

L’ultimo in ordine di tempo è stato il titolo Netflix scivolato ai minimi da febbraio con un crollo del 35% circa dalla chiusura a un massimo storico di 418,97 dollari del 9 luglio. Il titolo della big dello streeming online è già da tempo in mercato ribassista, definito da molti come un declino del 20% o più dal suo picco rialzista.

Le altre FAANG che hanno già avuto un ‘death cross’ sono Facebook il 20 settembre e Alphabet (Google) giovedì scorso, mentre Amazon.com e Apple non ancora. Rischio incrocio della morte anche per il Nasdaq Composite Index che conta tutti i titoli FAANG come componenti. In base ai tassi medi giornalieri di variazione delle medie mobili di questo mese, un death cross potrebbe apparire tra sette sessioni di trading, ossia il 29 novembre.

“C’è stata parecchia attenzione mediatica negli ultimi giorni al segnale della ‘death cross’ che sta progressivamente colpendo gli amati FAANG. Per Facebook il momento era già arrivato settimane fa. Negli ultimi giorni è stato il caso di Google e Netflix mentre Apple e Amazon non sono ancora stati toccati dall’”incrocio mortale”, sottolinea Alessandro Balsotti, Strategist e Gestore del JCI FX Macro Fund.

 

FAANG in modalità Orso, in fumo oltre 1.000 mld $

 

In generale tutti i titoli FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google) hanno chiuso in mercato orso, in calo di oltre -20% dal record testato nelle ultime 52 settimane. In particolare Alphabet è entrata nel mercato ribassista per la prima volta in sette anni.

Dai picchi toccati negli scorsi mesi, i 5 FAANG hanno perso una capitalizzazione di mercato di oltre $1 trilione dai record delle ultime 52 settimane.

 

Faang vs Dotcom, la storia si ripete?

Quando si parla di FAANG, protagonisti di una crescita vertiginosa nell’ultimo decennio, spesso emerge lo spettro della bolla titoli tecnologici del 2000. Un grafico che circola attualmente è proprio il confronto Dotcom vs Faang. Dai massimi di quest’anno le azioni FAANG hanno perso $ 1.000 miliardi di valore di borsa e gli esperti di ricerca di TS Lombard vedono parallelismi pericolosi a quanto accaduto nel 2000. A quel tempo le aziende dot-com sono salite per anni prima del violento crash. La comparazione evidenzia come al momento gli scenari siano ancora molto differenti, con fondamentali e multipli delle Faang che appaiono decisamente più solidi, ma le perdite sofferte da Amazon & Co. in questi due mesi hanno decisamente acceso la spia rossa tra gli investitori.