Notizie Notizie Italia Governo M5S-Pd solletica i mercati: spread sotto muro 100 pb se Fico sbroglierà la matassa

Governo M5S-Pd solletica i mercati: spread sotto muro 100 pb se Fico sbroglierà la matassa

24 Aprile 2018 11:29

L’incarico a Roberto Fico per valutare l’ipotesi di un accordo di governo tra M5s e Pd non smuove per il momento i mercati che comunque si mostrano “favorevoli” a un ritorno in campo del Pd nella partita per il governo. Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto al presidente della Camera di riferire entro la giornata di giovedì sulla possibilità di un’intesa di governo tra M5S e Pd che al momento appare difficile anche se sono arrivate alcune aperture al dialogo da entrambi i fronti.
Intanto lo spread Btp-Bund si mantiene sui minimi dal 2016 e potrebbe prendere direzioni contrapposte a seconda degli sviluppi che si avranno sul fronte politico.

 

Ipotesi M5S-Pd

Il materializzarsi di un’alleanza dei grillini con il PD potrebbe portare subito a una reazione positiva del mercato e secondo Vincenzo Longo, market strategist di IG, calcolabile in un 10/15 punti base di spread in meno rispetto al Bund. Insomma lo spread potrebbe tornare a rivedere quota 100, che non buca al ribasso da inizio 2016.

“Apparentemente l’incarico dato a Fico da Mattarella di esplorare un governo M5S-PD alimenta acquisti (visti anche a Piazza Affari) soprattutto dagli esteri, che lo vedono come un esecutivo più europeista e fiscalmente responsabile”, commenta Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners.

Intanto il ministro dem per i Beni culturali, Dario Franceschini, ha dichiarato a Repubblica che “non si potrà rispondere con un semplice no quando il Pd incontrerà il presidente della Camera, Roberto Fico, nel corso delle consultazioni del suo mandato esplorativo”, invitando quindi a verificare le possibilità reali di un’intesa. Possibilista anche il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci: “Il Pd è disponibile al confronto”.

Il mercato si è mostrato decisamente sotto controllo in queste settimane con le dinamiche degli ultimi giorni che hanno visto lo spread Btp-Bund restringersi ulteriormente con una andando a toccare i minimi dall’estate 2016 in area 115 punti base.

 

Ipotesi M5S-Lega 

Lo scenario meno gradito al mercato appare invece quello di un governo M5S-Lega, le due forze percepite maggiormente populiste e con programmi che difficilmente si conciliano con le richieste di Bruxelles sui conti pubblici. La prospettiva di un’intesa tra Di Maio e Salvini – che ora appare più lontano dopo gli ultimi scambi di accuse – viene vista come lo scenario peggiore e che con ogni probabilità comporterebbe una reazione negativa dei Btp e anche del mercato azionario.

Secondo Longo di IG, l’effetto derivante da intesa M5S-Lega potrebbe riportare lo spread, verso 140 pb. “Ad ogni modo gli effetti in entrambi i casi saranno contenuti dato che gli eventi internazionali stanno catturando l’attenzione degli operatori”, aggiunge Longo.
Prima delle elezioni del 4 marzo alcune case d’affari avevano avvertito sul rischio di un’intesa populista M5S-Lega con JP Morgan che addirittura a gennaio aveva paventato un sell-off su Btp con spread a quota 300 pb.
Nei giorni scorsi invece Carlo Cottarelli ha detto che un governo Lega-M5S non avrebbe alcun impatto sui Btp all’inizio, anche se alla lunga si mostrerebbe più vulnerabile di altri a shock esterni.

 

Venerdì S&P sull’Italia

Intanto venerdì, a mercati chiusi, Standard & Poor’s si esprimerà sul debito italiano, su cui attualmente ha rating BBB con outlook stabile. “Non ci aspettiamo nessuna variazione, dato che le agenzie aspetteranno l’entrata in vigore del nuovo esecutivo prima di cambiare il rating”, sottolinea Longo.
Settimana prossima invece toccherà alla prima lettura del Pil italiano relativo al primo trimestre (2 maggio), che potrebbe riservare sorprese negative alla luce dei deboli riscontri arrivati negli ultimi mesi soprattutto sul fronte produzione industriale.