News Indici e quotazioni Gli energetici penalizzano l’andamento di Wall Street

Gli energetici penalizzano l’andamento di Wall Street

Pubblicato 28 Marzo 2012 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:19
Il comparto energetico spinge al ribasso le borse Usa. Il calo del greggio sotto quota 105 dollari dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte settimanali (+7,1 milioni vs i 2,6 milioni attesi) penalizza l'andamento di Wall Street. Indicazioni negative anche dal dato relativo gli ordini di beni durevoli, che, pronosticati in crescita del 2,9%, a febbraio hanno registrato un +2,2%. I tre indici hanno così terminato in calo di mezzo punto percentuale: il Dow con un -0,54% ha chiuso a 13.126,21 punti mentre lo S&P ed il Nasdaq hanno lasciato sul campo lo 0,49% a 1.405,54 ed 3.104,96.

Nel comparto finanziario spicca il +1,44% di American Express ed il +1,56% di Bank of America. Parità invece per Goldman Sachs (+0,02%) che secondo quanto riportato dal Wall Street Journal avrebbe raggiunto un accordo con il sindacato Afscme (American federation of state, county e municipal employees) che aveva presentato una proposta per la separazione del ruolo di Amministratore delegato e Presidente, dal 2006 appannaggio di Lloyd Blankfein. Secondo quanto riportato dal giornale statunitense Goldman avrebbe modificato la struttura del board nominando un membro "primus inter pares", un direttore indipendente, per permettere a Blankfein di conservare la doppia carica. Tra le società che hanno presentato i conti +0,21% per Family Dollar che ha chiuso il secondo trimestre dell'esercizio fiscale con un utile di 136,4 milioni di dollari, contro i 123,2 milioni di un anno fa. Tra le altre storie del giorno +54,45% a 23,77$ per Amylin che qualche mese avrebbe rifiutato un'offerta da 3,5 miliardi di dollari (22 dollari per azione) da parte di Bristol-Myers.