News Indici e quotazioni Ftse Mib in rialzo di mezzo punto percentuale in chiusura di ottava. Bene Leonardo e Carige

Ftse Mib in rialzo di mezzo punto percentuale in chiusura di ottava. Bene Leonardo e Carige

Pubblicato 13 Luglio 2018 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:10
Milano chiude positiva nel giorno dell’avvio della nuova stagione delle trimestrali a stelle e strisce. Indicazioni migliori delle stime quelle arrivate dai numeri di JPMorgan, che ha registrato una crescita dell’utile del 18,3% annuo a 8,32 miliardi di dollari, numeri contrastanti quelli presentati da Citigroup e trimestrale sotto le attese per Wells Fargo.

Per quanto riguarda la prima economia, il Presidente Trump ha criticato apertamente la gestione della Brexit da parte della May indicando che l'attuale piano per l'uscita dall'UE rischia di compromettere un possibile accordo commerciale con gli Stati Uniti. In un'intervista rilasciata al Sun, il n.1 della Casa Bianca ha affermato che la May "non ha ascoltato i miei consigli ed è andata nella direzione opposta" sulla Brexit.

L’attacco ha spinto il cable, il cambio sterlina/dollaro, fino a 1,3102 usd, mentre il cross eurodollaro non ha fatto registrare variazioni di rilievo in quota 1,1660 (-0,7% nella settimana). Sull’obbligazionario lo spread con i titoli tedeschi ha fatto segnare un calo a 228 punti base mentre tra le commodity si segnala il +1,2% a 75,3$/barile del Brent.

Sul listino milanese, dove il Ftse Mib ha terminato in rialzo dello 0,47% a 21.892,35 punti, spicca il +4,53% di Leonardo nel giorno dell’annuncio del contratto siglato con la Guardia di Finanza e il lancio di un nuovo radar E-Grifo per aerei fighter. Incremento in linea con quello dell’indice delle blue chip per FCA (+0,47%), il cui rimbalzo è stato frenato dalla questione dazi.

Segno più anche per il comparto bancario con il +0,59% di Intesa Sanpaolo, il +1,33% di Mediobanca e il +1,32% di Ubi. Fuori dal paniere principale spicca il +2,35% di Carige che ha capitalizzato il rumor secondo cui il finanziere Raffaele Mincione avrebbe chiesto alla BCE l'autorizzazione a incrementare la propria quota nel capitale dell'istituto da poco più del 5% a quasi il 20%.