Notizie Forex: l’asta spagnola spinge l’euro sotto quota 1,27 dollari

Forex: l’asta spagnola spinge l’euro sotto quota 1,27 dollari

17 Maggio 2012 10:35

L’eurodollaro torna sotto quota 1,27. Minimi da metà gennaio per la moneta unica che questa mattina paga pegno ai risultati dell’asta indetta dal Tesoro spagnolo, che ha allocato bond 2015-2016 per 2,5 miliardi di euro. Il titolo con scadenza gennaio 2015 è stato collocato per 372 milioni di euro ed ha registrato un balzo del rendimento dal 2,890 al 4,375 per cento. In netta crescita anche le richieste, che hanno superato il quantitativo offerto di 4,5 volte, contro le 2,4 dell’asta precedente.

Madrid ha inoltre allocato titoli luglio 2015 per 1.024 milioni ad un rendimento del 4,876% (dal 4,037%) e bond 2016 per 1.098 milioni al 5,106% (dal 3,374%). Il tasso bid-to-cover si è rispettivamente attestato a 3 (da 2,9) ed a 2,4 (da 4,1).

Ieri il premier spagnolo Rajoy aveva messo le mani avanti dichiarando che il Paese iberico rischia di vedersi sbarrato l’accesso ai mercati. “Rischiamo di restare tagliati fuori dai mercati del credito o di essere costretti a pagare tassi astronomici sui Buoni del Tesoro”, ha affermato il premier dopo che lo spread tra i Bonos iberici e il Bund tedesco aveva sfondato quota 500 punti base. Attualmente il differenziale di rendimento avanza dell’1,5% a 489 punti.

Intanto in Grecia, dove è ufficialmente iniziata la corsa agli sportelli, le nuove elezioni sono state fissate per il prossimo 17 giugno. Dopo i 700 miliardi di depositi ritirati lunedì, gli analisti stimano che il totale dei soldi prelevati ammonti a circa 1,2 miliardi di euro.

Segno meno anche per il cross con la divisa nipponica che con un rosso dello 0,2% si porta sotto quota 102 yen a 101,97. L’incrocio con il dollaro quota invece sostanzialmente stabile a 80,31. Lo yen beneficia del suo ruolo di valuta rifugio e delle indicazioni migliori arrivate dai dati sulla crescita nipponica. Nel primo trimestre il Pil giapponese ha evidenziato una crescita annua del 4,1%, al di sopra del +3,5% previsto alla vigilia.