Fitch declassa i rating dei big del credito su incertezze crescenti sui mercati finanziari
Fitch torna a colpire. Questa volta la scure dell’agenzia di rating si è abbassata sulle principali banche mondiali. Dopo avere preso di mira ieri alcuni istituti di credito europei, l’agenzia Usa ha oggi ridotto la sua valutazione su un gruppo di 7 banche comprendente i maggiori istituti di credito su scala globale. In particolare, il downgrade del rating ha interessato le statunitensi Bank of America, Goldman Sachs e Citigroup, e le europee Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays.
Ma vediamo nel dettaglio come Fitch si è mossa. Per le banche Usa coinvolte l’agenzia americana ha portato il rating da A+ ad A. Per BNP Paribas e Deutsche Bank la revisione è da AA- ad A+. Per Barclays e Credit Suisse il rating è sceso di due gradini da AA- ad A. E’ stato invece confermato il rating di Morgan Stanley, Société Générale e Ubs.
Le reazioni dei titoli bancari in Borsa
Andamento misto per il settore bancario europeo dopo la bocciatura di Fitch. In calo le transalpine Bnp Paribas e Société Générale che cedono rispettivamente lo 0,65% e l’1%. Di contro, si muovono in territorio positivo le italiane, con Banco Popolare che guadagna il 3,29% e Mps che prende l’1,74%. Forti rialzi per Ubi Banca che sale di oltre il 4%. Poco mossa la tedesca Deutsche Bank (-0,02%). A Londra Barclays registra un leggero progresso dello 0,4%, mentre Credit Suisse perde l’1,4%.
Banche Ue: Fitch taglia rating a cinque istituti, tra cui Crédit Agricole
Ieri cinque banche europee sono finite nel mirino di Fitch. L’agenzia di rating Usa ha rivisto al ribasso il giudizio sulle francesi Crédit Agricole e Crédit Mutuel (da A+ a AA-), sulla danese Danske Bank (da A+ ad A), sull’olandese Rabobank (da AA+ ad AA), sulla finlandese Op-Pohjola Group (da AA- ad A+). La mossa è stata decisa guardando alle difficili condizioni del settore bancario, alla loro esposizione ai Paesi periferici dell’Eurozona attraverso le loro filiali e al rallentamento economico che potrebbe impattare le loro performance.