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Fiat indecisa dopo i dati delle immatricolazioni

Pubblicato 5 Ottobre 2004 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:30
Fiat indecisa dopo i dati delle immatricolazioni. Il titolo della casa automobilistica si porta sotto la linea della parità (-0,12%) a quota 5,88 euro. Nel dettaglio le immatricolazioni di auto nuove in Italia si sono attestate a 179.800 veicoli in settembre, in calo di 0,66% rispetto allo stesso periodo del 2003. Il gruppo Fiat ha riportato un totale di 49.800 immatricolazioni, in aumento del 2,3% rispetto a settembre 2003, con la quota di mercato del Lingotto che si è portata al 27,70%, dal 28,51% del mese precedente e in aumento rispetto al 26,90% delle stesso mese 2003. Dunque: "le immatricolazioni di settembre sono state sostanzialmente buone. La quota di mercato di Fiat sta migliorando sia in termini assoluti sia in termini relativi. Anno su anno c'è progresso", commenta un analista di una prestigiosa sim milanese, che preferisce mantenere l'anonimato. "Dopo i dati di bilancio sarà la volta dei conti. Ebbene non mi aspetto grossi miglioramenti per il terzo trimestre, ma per il quarto sì. Sono infatti convinto che Fiat sarà in grado di raggiungere il pareggio operativo l'anno prossimo. Cnh e Iveco stanno dando ottimi risultati e la congiuntura ciclica potrebbe essere sfruttata", spiega l'esperto. "Fiat è una buona occasione di scommessa nel medio termine. Sfruttando anche l'onda lunga del mercato brasiliano, dove la casa torinese è leader di mercato, l'azione in Borsa potrebbe tornare a quotare su livelli interessanti", conclude l'analista della sim. Dando un'occhiata al grafico, gli analisti tecnici di Banca Sella notano che "il titolo si muove dalla primavera del 2003 in un'ampia banda laterale compresa fra 5,15-20 e 7,30-40, con livelli statici rilevanti a quota 5,60, 6,20 e 6,70 euro". Dunque: "dopo le recenti discese verso 5,60, si è avviato un rimbalzo verso 6,20 euro. Occorrerà il superamento di quest'ultimo livello affinché si avvii un rally con obiettivi individuabili a 6,70 e quindi 7 euro", concludono gli esperti di Banca Sella.