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Ferrovie: Commissione bacchetta l’Italia per diritti passeggeri

28 Marzo 2014 15:37
Nuova bacchetta alle Ferrovie dello Stato da parte della Commissione europea. Oggi Bruxelles ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia per non aver recepito la normativa dell’Ue in materia di diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Solo ieri, la Commissione Ue ha aperto un fascicolo sugli interventi pubblici a favore di Trenitalia e di altre società del gruppo Ferrovie dello Stato.
Secondo il regolamento europeo (1371/2007) relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario stabilisce diversi obblighi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri, che dovevano applicarli pienamente entro il 3 dicembre 2009. Ebbene, la Commissione ha rilevato che l’Italia non ha ancora istituito un organismo ufficiale e autorizzato a vigilare sulla corretta applicazione del regolamento sul suo territorio, né ha stabilito norme volte a sanzionare le violazioni della legislazione pertinente. Senza queste due azioni necessarie, i passeggeri che viaggiano in treno in Italia o verso altri paesi dell’UE non possono far rispettare i loro diritti in caso di problemi.
“La protezione dei passeggeri che viaggiano in Europa è una delle pietre miliari della politica dei trasporti europea – ha commentato oggi il vicepresidente della Commissione, Siim Kallas, responsabile per i trasporti – Tutti gli Stati membri dell’Ue devono garantire la messa in atto di strutture cui i passeggeri possano rivolgersi per far rispettare i loro diritti e sanzionare le violazioni. Così si garantisce anche un clima di concorrenza equa per il settore ferroviario in tutta l’Ue”. 
È importante per i passeggeri che incontrano problemi durante il viaggio poter presentare reclami a un’autorità di riferimento, dotata di tutte le competenze necessarie per assicurare l’applicazione e l’esecuzione del regolamento. “Inoltre – prosegue la Commissione – tenuto conto dell’assenza di sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di violazioni del regolamento, l’industria ferroviaria non ha incentivi a rispettare gli obblighi”. Attualmente, l’Italia ha istituito un organo temporaneo che non ha né la competenza né l’autorità per applicare pienamente le norme dell’Ue in materia di diritti dei passeggeri. 
Nel giugno 2013 la Commissione aveva già inviato al governo italiano una lettera di costituzione in mora riguardante la conformità al regolamento e lo scorso novembre ha fatto seguito un parere motivato. “Nonostante queste misure – si legge nella nota – la regolamentazione italiana non è ancora pienamente conforme”.