Fallimenti imprese si confermano in calo: -7,2% da inizio anno
Si conferma in calo il numero di fallimenti di imprese in Italia. Le ditte che hanno portato i libri in tribunale da inizio anno sono 797 in meno rispetto allo stesso periodo del 2014 con segnali incoraggianti da industria (-12% di fallimenti) ed edilizia (-7%), mentre il commercio è stazionario e i servizi continuano a crescere. E' quanto emerge dall'analisi dei fallimenti in Italia realizzata da CRIBIS D&B (gruppo Crif) nel terzo trimestre 2015. In cifra assoluta le imprese che hanno portato i libri in Tribunale nel terzo trimestre di quest'anno si equivalgano al numero dello stesso trimestre del 2014 (3.013 contro 3.002), ma rispetto ai precedenti trimestri del 2015 il trend è in continuo calo: i fallimenti erano 3.803 a marzo e 3.490 a giugno.
Nel terzo trimestre del 2015 in media sono fallite 46 imprese al giorno, un numero inferiore a quello del secondo trimestre (54 ogni giorno). Rispetto a settembre 2009, poi, la percentuale dei fallimenti è sì in aumento, ma del 63% contro il 74% di un anno fa.
Il 2014 si era chiuso con la cifra record di 15.605 fallimenti. Dal 2009 a oggi invece si contano circa 85.481 imprese che hanno portato i libri in tribunale. "I dati relativi al terzo trimestre del 2015 mostrano finalmente alcuni spiragli di ripresa per le nostre imprese - commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS D&B -. Abbiamo registrato infatti a fine 2014 un record negativo di fallimenti, mentre nel 2015 i numeri del nostro osservatorio ci fanno ben sperare, anche perché anche i dati sui pagamenti, la fotografia più aggiornata e "fresca" dello stato di salute delle aziende, mostrano una riduzione dei ritardi gravi rispetto allo stesso periodo dello stesso anno".
Nel terzo trimestre del 2015 in media sono fallite 46 imprese al giorno, un numero inferiore a quello del secondo trimestre (54 ogni giorno). Rispetto a settembre 2009, poi, la percentuale dei fallimenti è sì in aumento, ma del 63% contro il 74% di un anno fa.
Il 2014 si era chiuso con la cifra record di 15.605 fallimenti. Dal 2009 a oggi invece si contano circa 85.481 imprese che hanno portato i libri in tribunale. "I dati relativi al terzo trimestre del 2015 mostrano finalmente alcuni spiragli di ripresa per le nostre imprese - commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS D&B -. Abbiamo registrato infatti a fine 2014 un record negativo di fallimenti, mentre nel 2015 i numeri del nostro osservatorio ci fanno ben sperare, anche perché anche i dati sui pagamenti, la fotografia più aggiornata e "fresca" dello stato di salute delle aziende, mostrano una riduzione dei ritardi gravi rispetto allo stesso periodo dello stesso anno".