Notizie Notizie Mondo Europa: mercati cauti prima dell’Eurogruppo. In settimana in arrivo nuovi dati dalla Cina

Europa: mercati cauti prima dell’Eurogruppo. In settimana in arrivo nuovi dati dalla Cina

9 Novembre 2015 09:21
Mercati europei prudenti in avvio di settimana dopo le indicazioni arrivate venerdì scorso dal mercato del lavoro statunitense, con un numero sempre crescente di investitori che vedono nella riunione di dicembre un possibile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed).

Nonostante la chiusura in deciso rialzo della Borsa di Tokyo, sui listini europei prevale un atteggiamento cauto: segno meno per il Dax e il Cac40 che cedono rispettivamente lo 0,22% e lo 0,31%, mentre il Ftse 100 di Londra è in leggero rialzo dello 0,30 per cento. Debole anche Piazza Affari con il Ftse Mib che si muove poco sotto la parità a 22.517,55 punti. Sul mercato valutario, si assiste oggi a una leggera ripresa dell’euro: in questo momento il cambio valuta unica/ dollaro viaggia a 1,0767 (0,26%). In ottica Fed e dollaro la settimana appena iniziata propone molti discorsi di alcuni membri della banca centrale Usa. “Se convalideranno l’ipotesi di svolta a dicembre il dollaro potrà rafforzarsi ancora – affermano gli esperti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo – I dati in uscita invece non sono molti, e tra essi rilevano soprattutto le vendite al dettaglio venerdì, attese positive”.

Non solo America e Fed, ma oggi gli indici del Vecchio continente guardano anche ad altri importanti appuntamenti, tra cui la riunione dell’Eurogruppo a partire dalle 15.  In questo meeting la Grecia torna ad essere uno dei temi caldi di discussione dei ministri delle Finanze della zona euro che si riuniranno a Bruxelles. In particolare, l‘Eurogruppo verrà aggiornato sulla situazione per quanto riguarda l’attuazione del programma di aggiustamento economico di Atene, compresa l’erogazione di 3 miliardi di euro in due tranche. L’importo costituisce il saldo della prima quota di assistenza finanziaria del meccanismo europeo di stabilità convenuta nel programma. Il punto però è che anche in questa riunione la Grecia rischia di non ricevere il via libera per il versamento della prima tranche da 2 miliardi di euro promessa dai creditori in cambio delle riforme, viste le forti divergenze su alcune misure da adottare. Questa somma doveva già essere erogata a ottobre, prima di un altro versamento previsto entro la fine dell’anno da 1 miliardo, nell’ambito del più vasto piano di aiuti da 86 miliardi concordato nel corso della scorsa estate.
Intanto, dal fronte macro sono arrivati segnali di ripresa per l’economia tedesca. Il saldo della bilancia commerciale a settembre ha segnato un rialzo a 22,9 miliardi di euro, dai 15,4 miliardi di agosto e contro i 20 miliardi stimati dal mercato. La bilancia delle partite correnti sale da 13,3 a 25,1 miliardi, contro 21,9 miliardi attesi. Bene le esportazioni che salgono del 2,6% su base mensile e le importazioni, +3,6%. Gli analisti si attendevano rispettivamente un +2% ed un +1%.
L’economia cinese torna in primo piano
Gli indici europei si sono risvegliati con le indicazioni sull’andamento dell’economia cinese. Nel fine settimana è stato, infatti, comunicato il dato sulla bilancia commerciale di ottobre. Il saldo della bilancia commerciale ha mostrato un valore positivo per 61,64 miliardi di dollari rispetto ai 60,34 miliardi della passata rilevazione (consenso Bloomberg a 62 miliardi). Le importazioni hanno evidenziato una contrazione del 18,8% dal precedente -20,4% e dal -15,2% stimato dal mercato. Sono calate anche le esportazioni: -6,9% a ottobre rispetto al -3,7% della precedente lettura (-3,2% il consenso Bloomberg).
Ma questo è solo uno dei dati attesi in settimana dalla Cina: domani si guarda all’inflazione di ottobre; il giorno successivo (mercoledì 11 novembre) in uscita le vendite al dettaglio e la produzione industriale di ottobre