Notizie Notizie Mondo L’Europa è già in vacanza: volumi sottili, le Borse snobbano anche il monito di Fitch su Ungheria

L’Europa è già in vacanza: volumi sottili, le Borse snobbano anche il monito di Fitch su Ungheria

23 Dicembre 2010 13:28

Borse europee in ordine sparso, in attesa dell’avvio di Wall Street. Parigi e Francoforte cedono lo 0,72% e lo 0,30% rispettivamente. Anche Madrid si muove sotto la parità (-0,66%). Londra spunta un +0,06%. A Milano il Ftse Mib fa un po’ meglio, agguanta un +0,42% a 20.730 punti. Alla Borsa di Milano gli scambi sono sottili in vista della pausa natalizia, per un controvalore di 818 milioni di euro di euro. E’ ben poca cosa rispetto a 1,88 miliardi scambiati nell’intera seduta ieri.


La maggior parte delle Borse europee sarà chiusa domani, Wall street incluse. Solo Londra contratterà, ma lo farà a mezzo servizio. Il London Stock Exchange chiuderà, infatti, a mezzogiorno. Nel pomeriggio di oggi sono attesi dagli Usa una serie di dati macro, dalle richieste di sussidi di disoccupazione agli ordini di beni durevoli, dal reddito personale alle vendite di case nuove, che potrebbero dare una direzione ai mercati. Nell’attesa la mannaia di Fitch ha castigato l’Ungheria. Gli analisti dell’agenzia di rating hanno tagliato il rating di Budapest portandolo da BBB a BBB-, con outlook negativo.


Si tratta dell’ultimo gradino d’investimento ed essendo le prospettive future negative, è probabile che nei prossimi mesi i titoli di stato ungheresi finiranno nel campo spazzatura, ossia livello junk. Fitch ha espresso dubbi sulla sostenibilità della politica fiscale del nuovo governo del primo ministro Viktor Orban. Il nuovo piano del governo magiaro prevede di raccogliere sotto il controllo dello stato tutti i fondi privati pensionistici, l’imposizione di una tassa sulle banche, sulle aziende energetiche, di telecomunicazioni e commerciali per riportare il deficit di bilancio entro il 3% del Pil, come previsto dai parametri di Maastricht.


Ma la situazione in Ungheria resta pesante: è il paese più indebitato tra i membri orientali della Ue con un debito pubblico pari al 79% del Pil. “Il declassamento dell’Ungheria rispecchia un peggioramento del deficit di bilancio nel medio termine, mentre l’alto tasso di indebitamento delle banche nazionali pone il Paese in una posizione vulnerabile”, spiega Fitch. “Gli avvertimenti delle agenzie di rating sono scontate. Quando i governi dimostrano solidità e la voglia di attuare politiche di consolidamente, le agenzia arrivano tardi”, osserva Gianmaria Bergantino di Insinger, che si aspetta un avvio positivo per le Borse nel 2011, almeno nelle prime due settimane di gennaio. “La fine di questo mese di dicembre è all’insegna del window dressing”, segnala invece Wolfram Mrowetz di Alisei Sim a Finanza.com. “Il mercato tiene o va ancora su: questo perché i volumi sono tali che non rendono onerosa questa strategia”.


E nell’anno che verrà cosa ci aspetta? “Nelle prime due settimane vedremo ancora denaro sulle Borse che dovrebbero sfruttare un effetto trascinamento, poi la situazione potrebbe tornare confusa”, risponde l’esperto. “Nel corso del 2011 – aggiunge – mi aspetto che l’andamento dei mercati azionari, dopo il terremoto nel 2008 anno drammatico, la reazione nevrotica nel 2009, e dopo un 2010, a parte alcuni Cds deboli, con oscillazioni forti ma in un quadro complessivamente abbastanza positivo, ci sia un ulteriore consolidamento dei debiti degli Stati in Europa che dovrebbe sostenere le Borse”. “Una situazione di maggiore stabilità o almeno tenuta – conclude – dovrebbe permettere ai mercati di vivere un anno positivo, con meno oscillazioni, meno volatilità”