Notizie Notizie Mondo Europa: Bce, ripresa minata da incertezza per crisi del debito ed elevata disoccupazione

Europa: Bce, ripresa minata da incertezza per crisi del debito ed elevata disoccupazione

12 Luglio 2012 10:10

L’espansione economica nell’Eurozona resta debole e incerta e nel lungo periodo la ripresa potrebbe essere minata da alcuni fattori. In primis la crisi del debito sovrano e l’elevata disoccupazione. E’ quanto emerge dal bollettino mensile della Banca centrale europea, diffuso oggi. Per il secondo trimestre dell’anno, l’istituto prevede “un nuovo indebolimento dell’espansione economica e una maggiore incertezza“. Mentre su un orizzonte temporale più lungo, “il Consiglio direttivo si attende che l’economia dell’area dell’euro registri una graduale ripresa, il cui vigore sarebbe tuttavia smorzato da una serie di fattori – si legge nel rapporto – In particolare, vi è l’aspettativa che la dinamica di fondo della crescita risenta delle tensioni in alcuni mercati del debito sovrano dell’area e del loro impatto sulle condizioni di credito, nonché del processo di aggiustamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario e dell’elevata disoccupazione”.

I prestiti a famiglie e imprese rallentano
L’attuale contesto economico rallentano i prestiti alle famiglie e alle imprese, tanto che la Banca centrale europea invita le banche a rafforzare la capacità di tenuta per garantire il credito al settore privato. “La solidità dei bilanci bancari sarà un fattore chiave per agevolare sia un’adeguata offerta di credito all’economia, sia la normalizzazione di tutti i canali di finanziamento”. Il tasso di incremento sui dodici mesi dei prestiti al settore privato è sceso allo 0,4% a maggio, dallo 0,8% di aprile. Anche i tassi di crescita sui dodici mesi dei prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie si sono ridotti a maggio, portandosi rispettivamente allo 0,2 e all’1,3%.

Disoccupazione, nessun miglioramento nei prossimi mesi
La Bce lancia l’allarme anche sulla disoccupazione. “Le condizioni nei mercati del lavoro dell’area dell’euro sono ulteriormente peggiorate. L’occupazione è diminuita, mentre il tasso di disoccupazione ha continuato ad aumentare”, si legge nel bollettino, in cui si prevede: “Le indagini non segnalano miglioramenti per il prossimo futuro“. Le maggiori flessioni si sono evidenziate soprattutto nelle costruzioni (1,3%). Il settore industriale e quello dei servizi evidenziavano invece cali meno pronunciati (0,2 e 0,1%, rispettivamente).