Notizie Dati Bilancio Italia Eni: utili trimestrali balzano del 42% grazie a ripresa in Libia e aumento prezzo petrolio

Eni: utili trimestrali balzano del 42% grazie a ripresa in Libia e aumento prezzo petrolio

27 Aprile 2012 07:11
Eni archivia il primo trimestre 2012 con un utile netto in crescita del 42% a 3,62 miliardi di euro contro i 2,55 miliardi registrati nell’analogo periodo dell’anno scorso. L’utile netto adjusted è aumentato del 12,8% a 2,48 miliardi di euro rispetto ai 2,2 miliardi di un anno fa per effetto, si legge nella nota del Cane a sei zampe, del miglioramento della performance operativa parzialmente compensato dai maggiori oneri finanziari (-207 milioni). L’utile operativo adjusted si è attestato a 6,45 miliardi di euro, mostrando un progresso del 26,5% dai precedenti 5,1 miliardi, grazie al miglioramento di performance della divisione Exploration & Production (+23,8%), trainata dal robusto andamento del prezzo del petrolio e dalla ripresa delle attività in Libia. Gli investimenti tecnici sono stati pari a 2,87 miliardi mentre il flusso di cassa netto da attività operativa è stato di 4,19 miliardi di euro. Quest’ultimo ha consentito di coprire i fabbisogni finanziari connessi agli investimenti tecnici e finanziari e di ridurre l’indebitamento finanziario netto di 0,61 miliardi rispetto a fine 2011 a 27,43 miliardi di euro.
 
La produzione di idrocarburi di Eni nel primo trimestre è stata di 1,674 milioni di barili al giorno, con una flessione dello 0,6% rispetto al primo trimestre 2011. Escludendo l’effetto prezzo la produzione è cresciuta dello 0,2%. Le vendite di gas sono ammontate a 30,61 miliardi di metri cubi, registrando un calo del 5,3% rispetto al primo trimestre 2011 a causa della debolezza della domanda e dell’azione della concorrenza.
 
“Nel primo trimestre 2012 Eni ha ottenuto risultati eccellenti grazie alla ripresa produttiva in Libia e all’incremento del prezzo del petrolio, nonostante un mercato difficile per Gas & Power, Refining & Marketing e Chimica”, ha commentato l’amministratore delegato del gruppo, Paolo Scaroni. “Abbiamo concluso positivamente la rinegoziazione dei contratti con Gazprom. L’attività esplorativa ha continuato a produrre ottimi risultati, con altre importanti scoperte in Mozambico e nuovi successi nel Mare di Barents. Sono molto soddisfatto del recente accordo con Rosneft che marcherà la nostra attività di esplorazione per molti anni rafforzando le nostre prospettive di crescita a lungo termine”.
 
I conti spingono al rialzo l’azione della società di San Donato Milanese, in progresso dello 0,66% a 16,67 euro.