Notizie Notizie Mondo Effetto contagio sulle Borse mondiali: cadono New York e Tokyo, tiene solo Shanghai

Effetto contagio sulle Borse mondiali: cadono New York e Tokyo, tiene solo Shanghai

8 Giugno 2007 06:37

Un fremito di preoccupazione ha percorso i mercati azionari mondiali nella notte. La pesante chiusura dei listini americani, con lo S&P500 che ha perso l’1,76% e il Nasdaq in ribasso dell’1,77% si è riflessa nelle ore successive in una marcata debolezza delle Borse asiatiche, Tokio in testa. L’indice Nikkei 225 ha chiuso con una contrazione dell’1,52% e il più vasto indice Topix con un calo dell’1,32%. La perdita dell’indice Msci Asia nel momento in cui si scrive è invece vicina all’1,3%. Ribassi superiori al punto percentuale interessano le piazze di Australia, Corea e Singapore. L’Hang Seng di Hong Kong arretra dell’1,4%. Fa eccezione la Borsa cinese, l’unica dell’area a mostrare un rialzo. In prossimità della chiusura il Csi 300 avanza dell’1,44%. Negli Usa con le flessioni di ieri S&P500 e Dow Jones sono scesi ai livelli più bassi degli ultimi tre mesi.


 


Imputato principale del generalizzato storno delle Borse mondiali è il cambio di vento nelle aspettative circa la dinamica dei tassi d’interesse, ora visti con decisione al rialzo su scala globale. Con gli ultimi rialzi il saggio d’interesse è infatti ai massimi degli ultimi sei anni in Europa, Australia e Corea del Sud, massimi dove invece già si trovavano gli Usa e la Gran Bretagna. Prova che la percezione del mercato sui tassi sia cambiata viene dall’impennata dei rendimenti dei Treasury Usa, saliti in serata sopra il 5% (5,13%).


Agiscono da un lato le previsioni rilasciate dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, per una ripresa della crescita a un livello vicino al trend e soprattutto la conferma alle preoccupazioni per l’andamento dei prezzi.


 


Da rilevare a Tokio il calo superiore ai 2 punti percentuali di Toyota e il -2,5% di Honda. Possibili restrizioni al credito negli Usa impatterebbero infatti su investimenti e consumi degli americani, i maggiori compratori mondiali di beni prodotti in Asia.


 


(notizia aggiornata alle ore 9.00)