Notizie Notizie Mondo Ecofin, Italia e Spagna dicono sì alla Tobin Tax e le adesioni salgono a 11

Ecofin, Italia e Spagna dicono sì alla Tobin Tax e le adesioni salgono a 11

9 Ottobre 2012 11:35

Italia e Spagna detto sì alla Tobin Tax. I due Paesi, durante l’Ecofin tenutosi in Lussemburgo, hanno sciolto le loro riserve sull’adesione al piano di cooperazione rafforzata lanciato la scorsa settimana da Germania e Francia, con lo scopo di creare un gruppo forte di nazioni dell’Unione che adottino la tassa sulle transazioni finanziarie che tanto suona odiosa alle orecchie di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia. Sono così undici, con Austria, Belgio, Portogallo e Slovenia che avevano già aderito ufficialmente i Paesi nei quali verrà applicata la tassa.

L’adesione è stata meno ampia del previsto: fonti Ue hanno riferito che proprio questo ha fatto di questa, per l’Italia, una decisione non facile da prendere. L’accordo consente ai Paesi aderenti di poter agire da soli in assenza di prassi condivise da tutta l’Unione, ma di fatto sono ancora la maggioranza (16) le nazioni che non vedono di buon occhio la tassa sulle rendite finanziarie.
 
Commenta il ministro delle finanze britannico, George Osborne: “La Gran Bretagna non aderirà, ma non metterà i bastoni tra le ruote ai Paesi che vorranno introdurla. Osborne ha spiegato che l’avversità della Gran Bretagna alla Tobin Tax non è assoluta, avendo essa stessa applicato una tassa. Si sarebbe comunque presa in considerazione l’adesione solo se altre piazze finanziarie mondiali avessero aderito al progetto.
Siglato, infine, l’ultimo atto formale che rende operativo il fondo salva-stati permanente ESM, che entro la fine di ottobre potrà dispensare 200 dei 500 miliardi di euro della sua dotazione.

Tra i primi a beneficiarne, il Portogallo. Ieri infatti è arrivata l’approvazione dell’Eurogruppo al piano di risanamento dei conti pubblici di Lisbona, rivelatosi in linea con l’obbiettivo di tornare sui mercati finanziari nel 2013. Saranno quindi erogati altri 800 milioni di euro da parte dell’EFSF. Altri 2 miliardi sono attesi in arrivo nei prossimi mesi, oltre a 1,5 miliardi da parte del Fondo Monetario Internazionale.

Problematica resta invece la situazione della Grecia, a cui ieri l’Eurogruppo ha intimato di affrettarsi a soddisfare gli accordi presi entro il prossimo consiglio europeo, che si terrà il prossimo 18 ottobre, tra meno di due settimane. Oggi il cancelliere tedesco Angela Merkel si recherà in visita dal premier greco Antonis Samaras, probabilmente per ribadire il concetto.

Aiuti in vista anche per Cipro e per la Slovenia, mentre per quanto riguarda la Spagna ancora non se ne parla. “Dobbiamo fidarci del governo spagnolo quando dice di non aver bisogno di un programma di bailout”, ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, riportate dalle agenzie di stampa e dette a margine dell’Eurogruppo. “La Spagna è sulla buona strada sia per quanto riguarda gli equilibri interni che per quanto riguarda il mercato del lavoro”, ha aggiunto il ministro.