Draghi taglia i tassi: rate dei mutui variabili meno pesanti, benefici in vista anche per il fisso
Un debutto, quello di Mario Draghi nelle vesti di nuovo presidente della Banca centrale europea, che verrà ricordato. A soli tre giorni dal suo insediamento, cogliendo di sorpresa gli analisti e gli esperti (qualche rumors era tuttavia iniziato a circolare in mattinata) l’istituto di Francoforte ha deciso di dare una sforbiciata al costo del denaro. I tassi di interesse sono stati tagliati di 0,25 punti base portandoli all’1,25% dal precedente livello 1,50 per cento. Con questa decisione, la Bce cambia di direzione rispetto alle precedenti politiche monetarie intraprese durante il 2011: ovvero l’aumento del costo del denaro ad aprile e giugno 2011. La decisione ha provocato la reazione immediata dei mercati che sono arrivati a guadagnare nel giro di pochi minuti oltre il 3%, con Piazza Affari che è salita di oltre il 4%. Al tempo stesso l’euro si indebolito, portandosi in area 1,37 sul dollaro.
Sulle future mosse della Bce per quanto riguarda i tassi Draghi ha tagliato corto, ricordando la linea seguita dal suo predecessore Jean-Claude Trichet. “Non ci impegniamo mai a priori”, ha ricordato l’ex governatore di Bankitalia, ribadendo la volontà di adottare la linea di continuità con Trichet”.
Italia e acquisto bond
Il board della Banca centrale europea non si è focalizzato sull’Italia e sull’acquisto di bond. E’ quanto ha dichiarato il neo presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alle domande poste nel corso della conferenza stampa a Francoforte. Soffermandosi sul programma di acquisto di bond Draghi ha ribadito che ha caratteristiche precise: carattere “temporaneo, limitato nel tempo e che punta a riportare una situazione ideale sul mercato”.
Molte le domande che i giornalisti hanno posto sul caso Grecia. “E’ molto difficile parlare di questa situazione che cambia di momento in momento”. “L’uscita di un Paese dalla Zona euro non è prevista dai trattati” europei”, ha affermato Mario Draghi rimarcando come la “situazione greca è eccezionale e unica”.
“La riduzione di 25 punti base del tasso Bce segue quanto anticipato dal mercato – esordisce Stefano Rossini, a.d. di MutuiSupermarket.it. Le quotazioni di venerdì scorso dei futures sull’Euribor tre mesi scambiati al mercato Liffe di Londra prevedevano infatti una riduzione implicita dei tassi di interesse variabili di 25 punti base da qui a fine anno”. Per Rossini la diminuzione del tasso Bce “dovrebbe portare ad una ripresa della domanda di mutui a tasso variabile che erano passati dallo spiegare il 68% della domanda nel terzo trimestre al 64% nel quarto trimestre. Ma in termini pratici per le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile in corso di ammortamento, la riduzione del tasso Bce cosa comporterà? “E’ una novità di piccolo impatto ma comunque positiva – precisa Rossini – per un mutuo di 100 mila euro a 20 anni, la rata mensile diminuisce di circa 13 euro, quindi un risparmio annuale di poco superiore ai 150 euro”.