Notizie Dollaro Usa: Dudley e Fed non servono contro la reazione del dollaro australiano

Dollaro Usa: Dudley e Fed non servono contro la reazione del dollaro australiano

9 Aprile 2015 14:10

Galvanizzato dalle parole del presidente della Federal Reserve di New York William Dudley e dalla pubblicazione delle minute dell’ultima riunione Fed, il dollaro si è presentato oggi armato di quella forza che lo ha caratterizzato nei mesi passati e che si era persa nelle ultime settimane. Tuttavia il biglietto verde guadagna terreno nei confronti di euro e sterlina (nel primo caso riavvicinando i minimi  di inizio aprile a 1,0717 ma non mostra altrettanta baldanza verso le valute dell’area pacifico e in particolare del dollaro australiano. 

Il cambio audusd prosegue anche oggi il movimento di reazione che dai minimi di inizio mese ha condotto a un rialzo superiore al 2 per cento. Marco Bò, portfolio manager di Alternativefinance.ch vede possibile una correzione del dollaro Usa proprio contro il dollaro australiano. “Credo sia molto difficile assistere a un ulteriore apprezzamento generalizzato del dollaro da qui all’inizio dell’estate” afferma in un commento rilasciato a Finanza.com, “anche se molto dipenderà dai dati riguardanti occupazione e inflazione. Ritengo possibile uno storno del biglietto verde soprattutto contro le valute ad alto tasso (aus e nzd) con la prima favorita in quanto siamo in presenza di una rottura, su base settimanale, di un’importante trendline ribassista iniziata ad agosto dello scorso anno”. Una linea di tendenza che aveva portato il dollaro australiano sui minimi del 2009 contro il dollaro. “Un’inversione di trend con tre obiettivi in base all’orizzonte temporale che ci si prefigge: area 0,794 (massimi del 2015), area 0,83 e 0,87. Solo un ritorno sotto area 0,75 invaliderebbe tale scenario”.