Notizie Notizie Mondo Dieselgate Volkswagen: lo scandalo si allarga, nuova inchiesta Usa anche su Audi e Porsche

Dieselgate Volkswagen: lo scandalo si allarga, nuova inchiesta Usa anche su Audi e Porsche

3 Novembre 2015 08:59
A distanza di oltre un mese dall’apertura delle indagini, dagli Stati Uniti arriva un’altra accusa contro Volkswagen. Ieri sera le autorità americane hanno accusato la casa automobilistica tedesca di aver installato anche sui più recenti modelli di alta gamma Porsche e Audi il software sulle emissioni truccato per aggirare i test anti-inquinamento. Volkswagen non ci sta e respinge le accuse. Intanto però il titolo soffre in Borsa. Questa mattina l’azione del gruppo di Wolfsburg ha aperto con un ribasso di oltre 4 punti percentuali in un avvio di seduta piatto. 
 
Il Dieselgate si allarga anche ai motori diesel più grandi
Secondo l’Epa, l’agenzia di protezione dell’ambiente Usa, le violazioni riguardano almeno 10mila auto di grande cilindrata con motore diesel 3.0 V6. In particolare i modelli finiti nel mirino sono quelli più recenti per il periodo 2014-2016: Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A8 e A8L, Q5 (2016) e poi la Porsche Cayenne (2015) e Volkswagen Touareg. L’Epa sostiene che il software installato dal gruppo tedesco ha un timer che consente alle auto di comportarsi diversamente nei test rispetto alla strada. In questo caso, sostiene l’agenzia, le auto hanno emesso “un livello di monossido di azoto nove volte più alto rispetto agli standard”. “Ancora una volta la Volkswagen ha fallito il suo obbligo di rispettare la legge che tutela l’aria pulita per tutti gli americani “, ha affermato Cynthia Giles, assistente amministratore per l’ufficio dell’Epa.
In precedenza, quando lo scandalo era scoppiato a fine settembre, Volkswagen aveva ammesso di aver “truccato” le auto di media gamma e di piccola cilindrata, almeno 11 milioni nel mondo (500mila negli Stati Uniti). 
 
Volkswagen respinge le accuse, Porsche si dice sorpresa
Volkswagen ha respinto le nuove accuse, dicendosi comunque pronta a cooperare pienamente con le autorità americane. Porsche ha risposto dicendosi “sorpresa di venire a sapere questa notizia”. “Fino a questo momento, tutte le informazioni che avevamo indicavano che il modello Porsche Cayenne Diesel rispettasse pienamente gli standard”, si legge nella nota diffusa ieri sera.
Le indagini proseguono, ha fatto sapere l’Epa, con nuovi test in condizioni reali di utilizzo. Nuovi sviluppi, quindi, sono attesi con conseguenze che potrebbero pesare nuovamente sul costruttore tedesco, sia a livello di immagine sia a livello di bilancio. La multa dagli Usa potrebbe infatti superare i 18 miliardi di dollari inizialmente previsti. Lo scandalo si è già tradotto per Volkswagen nella sua prima perdita trimestrale da 15 anni