Notizie Lavoro La crisi ridisegna il volto della concorrenza fiscale

La crisi ridisegna il volto della concorrenza fiscale

26 Agosto 2009 13:56

La crisi non pesa solo nelle tasche dei cittadini, ma anche in quelle dei banchieri e di chi ha in mano le redini della finanza. Nella Vecchia Europa è partita da qualche mese la corsa a ridisegnare il volto alla concorrenza fiscale e dopo le ultime novità sembra che i colpi di scena non saranno esclusi.

Nella City la decisione, annunciata la scorsa primavera dal cancelliere dello Scacchiere, Alistair Darling, di alzare l’aliquota sulle persone fisiche portandola dal 40% a un generoso 50% a partire dall’aprile 2010 sta continuando nonostante il passare dei mesi a provocare una coda di polemiche e concretamente anche un vero fuggifuggi tra gli hedge fund.

Basta dare un’occhiata ai numeri per capire come è diventata dura la vita all’ombra del Big Ben. Secondo PriceWaterHouse un banchiere coniugato che guadagna indicativamente 250mila sterline in Gran Bretagna sarà costretto a versare in tasse molto di più di un banchiere residente a Parigi, Dubai, Singapore. E il bello è che il caso inglese non è una semplice eccezione, ma sta diventando la regola in giro per l’Europa.

Anche in Irlanda l’aliquota massima stando a quanto riportato da una recente indagine stilata da Kpmg è lievitata, passando dal 41% nel 2008 al 46% nel 2009 e la carta dell’incremento del prelievo potrebbe essere utilizzata ancora quest’anno.

C’è poi chi cerca come la Svizzera di andare contro corrente. La confederazione elvetica ha, infatti, deciso di muoversi nella direzione opposta, ma secondo gli addetti ai lavori una spiegazione a tutto questo c’è: la decisione obbligata di Ubs di cedere i nominativi di 4.550 clienti alle autorità Usa è una sbavatura che deve essere cancellata al più presto.

Così per riallacciare quello storico rapporto di fiducia e di riservatezza che contraddistingueva la Svizzera se nel 2007 l’aliquota massima era al 40,4% quest’anno è scesa al 40 per cento. E la battaglia è solo all’inizio: cantoni come Zugo e Zurigo sono pronti a sbarcare nella City per reclamizzare aliquote su misura.