News Notizie Italia Covered: in arrivo il dato sui prezzi al consumo statunitensi

Covered: in arrivo il dato sui prezzi al consumo statunitensi

Pubblicato 14 Ottobre 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:54
L'inflazione è al centro delle attenzioni nelle ultime due sedute dell'ottava. Dopo la pubblicazione, ieri, del dato sui prezzi alle importazioni in Usa a settembre, risultato in crescita del 2,3% ben oltre le attese all'1%, oggi sarà l'indice dei prezzi al consumo dello stesso periodo a dire quanto il problema sia pressante e fino a che punto la Fed spingerà a fondo il suo intervento di politica monetaria, perchè ormai è chiaro che di pausa o interruzione del cammino restrittivo se ne riparlerà più avanti. L'inflazione è attesa in crescita dello 0,9% congiunturale e del 4,3% tendenziale rispetto rispettivamente allo 0,5% e al 3,6% del mese precedente con riferimento al dato comprensivo delle componenti maggiormente volatili. Ma la crescita dei prezzi al consumo è attesa anche nel dato "core" che dovrebbe attestarsi al +0,2% m/m (da 0,1%) e al +2,1% a/a. Tra gli altri dati macro attesi dagli Stati Uniti nella seduta odierna da segnalare il dato sulle vendite al dettaglio a settembre, consensus +0,3% m/m da -2,1% per il dato comprensivo della componente auto e +0,5% m/m da 1% senza le auto, la produzione industruale e l'impiego della capacità produttiva sempre a settembre, previste rispettivamente a -0,4% m/m da +0,1% e al 79,6% da 79,8%, e l'indice di fiducia elaborato dall'Università del Michigan che per il mese di ottobre si dovrebbe attestare a 79 punti da 76,9, coprendo parte del crollo registrato a settembre in conseguenza dei disastri provocati dagli urgani. All'interno del dato sarà da leggere con particolare attenzione il risultato relativo alle aspettative di inflazione. Sul rafforzamento dell'euro contro il dollaro sono disponibili sul mercato, tra le altre, le call di Société Générale o Unicredito con strike rispettivamente a 1,2 e 1,25 punti in scadenza a settembre oppure la call di Goldman Sachs con strike 1,275 in scadenza a gennaio 2006. Per sfruttare la forza del dollaro ci si può invece rivolgere alle put 1,3 di SocGen o Goldman Sachs in scadenza dicembre, alle put 1,25 e 1,2 di Unicredito in scadenza a dicembre oppure infine alle put 1,18 di Bnl o 1,15 di SocGen in scadenza a marzo 2006.