News Notizie Italia Concorrenza, ultimatum di Bruxelles alle borse dell’area euro

Concorrenza, ultimatum di Bruxelles alle borse dell’area euro

Pubblicato 8 Marzo 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:02
L'ultimatum è stato lanciato ieri all'unisono dal Commissario europeo alla Concorrenza (Neelie Kroes) e dal responsabile del Mercato Interno ( Charlie McCreevy). I due Commissari hanno deciso di intervenire congiuntamente a causa degli scarsi risultati ottenuti dalle battaglie personali condotte nel campo della liberalizzazione dei settori bancario, energetico e finanziario.

Bruxelles esige ' la liberalizzazione dei sistemi di compensazione e liquidazione'. L'obiettivo è fare in modo che i partecipanti possano scegliere liberamente il luogo dove liquidare le proprie operazioni e depositare i valori, vale a dire, dove portare a buon fine i servizi che sono necessari a definire un'operazione di compravendita su un valore mobiliare.

Attualmente ogni paese canalizza verso la sua camera di compensazione tutte le operazioni realizzate nel mercato domestico. In alcuni casi - Germania e Spagna - la Borsa domestica è proprietaria di un mercato che muove 400.000 milioni di euro annui in tutta Europa. Bruxelles non ha nascosto che il suo obiettivo consiste nello scardinare il funzionamento anticoncorrenziale di quelle Borse che controllano il business delle negoziazioni mobiliari lungo tutta la catena delle operazioni (dall'ordine di acquisto/vendita alla sua liquidazione). La Commissione sostiene che gli attuali meccanismi siano efficienti su scala nazionale, ma molto inefficienti su scala europea.

Bruxelles, dopo cinque anni di studi e verifiche, ha deciso di esigere in modo perentorio i cambiamenti richiesti da un mercato continentale che si dichiara propenso alla concorrenza. McCreevy ha minacciato di presentare un progetto di direttiva o un regolamento che obblighi le Borse a integrare le singole camere di compensazione e a ridurre le elevate tariffe praticate alle operazioni transfrontaliere ( il cui costo è dieci volte superiore a quelle realizzate sui mercati nazionali).

Il Commissario Europeo Kroes ha precisato che il contenuto degli articoli 81 e 82 del Trattato dell'Unione, permettono alla Commissione di imporre multe - che possono arrivare fino al 10% della fatturazione mondiale - a carico sia delle società di Borsa che abusino della propria posizione dominante, sia dei gruppi di società che concludano accordi per spartirsi il mercato. I responsabili delle due Commissioni sono convinti che l'apertura del mercato innescherà una riduzione dei prezzi. Il risparmio potrebbe oscillare tra il 10% e il 40% dei costi odierni.

Analizziamo in breve alcune delle conseguenze che potrebbero derivare dalle pressioni esercitate dalla Commissione Europea:

Mutuo accesso tra le Borse. Il diritto di scegliere la Borsa in cui perfezionare un'operazione di compravendita, obbligherà i sistemi nazionali a concedere il mutuo accesso ai sistemi di compensazione delle operazioni di compensazione e liquidazione. L'operazione consentirà agli operatori di centralizzare la gestione dei portafogli.

Controllo nel paese d'origine. La supervisione a carico del paese di origine si applica in tutti i settori finanziari armonizzati nell'Unione Europea (Banche, fondi comuni di investimento etc). Bruxelles sta puntando su questo tipo di soluzione anche per i servizi di compensazione e liquidazione. La Commissione Europea aspira alla creazione di un passaporto europeo che permetta di operare liberamente in tutta l'UE.

Identificazione degli azionisti: La futura normativa comunitaria del settore imporrà norme molto severe in materia di trasparenza (in linea con le ultime tendenze della corporate governance). Bruxelles vuole che vengano rilasciate informazioni precise sulle partecipazioni degli azionisti di riferimento dei sistemi di compensazione e liquidazione.

Separazione contabile. Le norme di trasparenza studiate dalla Commissione Europea includono l'obbligo di separare la contabilità dei servizi prestati ( a seconda che comprendano le operazioni di compensazione e liquidazione o prestazioni secondarie ( concessione di crediti). In questo modo la Commissione vuole evitare il rischio di sovvenzione incrociate.

Bruxelles si propone di evitare che i sistemi di compensazione approfittino del monopolio naturale per distribuire altri servizi ai propri clienti. La Commissione Europea sta studiando una norma che impone la separazione delle tariffe per ogni singolo tipo di servizio. Infine, la Commissione vuole obbligare gli operatori a liquidare le operazioni con denaro della Banca Centrale ( e non più con i crediti concessi dalle banche commerciali). A cura di www.fondionline.it