Notizie Casa Con “cedolare secca” Italia diventerebbe paese Ue più conveniente per tassazione affitti

Con “cedolare secca” Italia diventerebbe paese Ue più conveniente per tassazione affitti

5 Luglio 2010 13:18

Con l’introduzione della “cedolare secca” al 20% sui redditi da locazione l’Italia potrebbe diventare il Paese europeo più conveniente per la tassazione in materia. Lo rivela uno studio comparativo di Solo Affitti. Il Belpaese sorpasserebbe così Ungheria, Finlandia e Olanda, dove si pagano delle imposte con aliquota fissa, rispettivamente pari al 25%, 28% e 30%. Per le altre nazioni il metodo di tassazione è uguale a quello ancora in vigore nella Penisola nostrana: i redditi da locazione si sommano a quelli personali e a questi si applicano le varie aliquote previste dal fisco di ciascun paese. Nella maggior parte dei casi, fanno notare da Solo Affitti, queste aliquote sono più basse di quelle attualmente in vigore nel sistema fiscale italiano. “La maggior parte delle altre nazioni europee – spiega Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – prevede la possibilità per i proprietari di portare in deduzione al reddito complessivo della locazione dell’immobile, una quota, spesso forfettaria, di rimborso per la gestione dell’immobile, le tasse municipali e/o l’ammortamento”. In Spagna è invece possibile portare in deduzione anche la provvigione dell’agente immobiliare. Per incentivare i proprietari ad affittare ai giovani, questa deduzione è del 100% se l’inquilino ha tra i 18 e 35 anni. Per un proprietario che guadagna meno di 30 mila euro e che concede in locazione il suo immobile a un canone di 10 mila euro l’anno, – spiegano da Solo Affitti – si tratterebbe di passare da una tassazione di 3.230 euro a 1.700 euro (ipotizzando una cedolare secca del 20%). Per proprietari con redditi più alti il vantaggio aumenta: lo stesso proprietario che guadagna complessivamente sotto i 60 mila euro, pagherebbe oggi 3.485 euro, contro i 1.700 euro della cedolare secca.