Notizie Notizie Italia Cmc Markets punta sulla crescita del trading online in Italia: inaugurata la sede a Milano

Cmc Markets punta sulla crescita del trading online in Italia: inaugurata la sede a Milano

11 Marzo 2010 14:45

Continua innovazione tecnologica e servizi alla clientela sempre all’avanguardia. Sono questi gli ingredienti vincenti di CMC Markets, broker inglese diffuso su scala mondiale, leader a livello globale nei servizi di trading online e presente da meno di un anno sul mercato italiano con un’offerta che consente di investire su oltre 3.500 CFD (Contract for Difference).
Sulla scia del successo registrato dalla business unit italiana ieri è stata ufficialmente aperta la nuova avveniristica sede nel cuore di Milano, la city del Bel paese. La presenza in Italia, secondo i responsabili del gruppo britannico, rappresenta un passo fondamentale che rientra nella logica di crescita ed espansione geografica propria della società fondata da Peter Cruddas, l’inventore delle piattaforme dedicate al trading online per il forex ieri presente in prima fila per il battesimo della nuova sede italiana.


“CMC Markets è un gruppo che si è affermato su scala mondiale perché offre alla propria clientela prodotti capaci di adattarsi alle diverse condizioni di mercato, specialmente quando aumenta la volatilità e quindi la possibilità di effettuare operazioni vincenti di medio o breve termine” ha sottolineato Cruddas.  Il fondatore ha voluto complimentarsi in prima persona con Federico Cirulli, responsabile del desk italiano, e il suo intero staff capace, in meno di nove mesi, di raggiungere i target prefissati in termini di volumi transati e di numeri di clienti.
“Secondo alcuni studi dei nostri analisti – ha precisato Cirulli – il trading online sul mercato italiano dovrebbe registrare tassi di crescita sostenuti anche nei prossimi 18-24 mesi.” “Per questo riteniamo che CMC Markets possa migliorare ulteriormente tutte le voci di crescita relative all’apertura di nuovi conti, ai volumi degli scambi e al controvalore complessivo delle  negoziazioni”. 


“Il nostro obiettivo rimane quello di diventare i leader sul mercato italiano entro i prossimi due anni”  ha sottolineato il responsabile del desk italiano. “Per ottenere questo risultato puntiamo da un lato sulle condizioni della  nostra offerta e dall’altro sui servizi offerti gratuitamente ai nostri clienti”.
” Il CFD è uno strumento di investimento  ancora relativamente poco conosciuto, ma i suoi margini di crescita e diffusione presso la clientela italiana rimangono decisamente interessanti. La vasta gamma di prodotti su cui è possibile investire, l’efficiente servizio di marginazione e la possibilità di fare trading indifferentemente al rialzo e al ribasso su un’ampia gamma di strumenti finanziari rappresentano elementi vincenti per i CFD rispetto ai tradizionali strumenti di investimento ” ha concluso Cirulli.
 
“La volatilità dei mercati che crea difficoltà per molti operatori dell’industria dei servizi finanziari, rappresenta un punto di forza per CMC Markets” ha sottolineato Peter Cruddas. “Nel 2009, nonostante la contrazione economica, abbiamo registrato un numero record di transazioni proprio perché i CFD consentono ai clienti di trarre profitto da tutte le fasi di mercato, sfruttando sia le fasi rialziste che ribassiste.”


Tra i relatori presenti all’inaugurazione anche il Chief Market Strategist di CMC Markets, Ashraf Laidi. Commentando l’attuale situazione dei mercati valutari l’esperto ha posto la sua attenzione sulla situazione greca e sulla debolezza della valuta britannica che hanno favorito l’elevata volatilità del mercato valutario  nelle ultime settimane. “Nel prossimo futuro non ci attendiamo mosse restrittive da parte della Banca Centrale Europea che sarà invece costretta a iniettare liquidità sul mercato per risolvere la spinosa questione greca. Viceversa la Federal Reserve americana ha iniziato a ritirare liquidità dal sistema finanziario. Per queste motivazioni l’attuale scenario è destinato ad avere ulteriori riflessi negativi sull’euro che potrebbe spingersi nel medio termine fino a quota 1,28 contro il dollaro americano mentre gli eventuali rimbalzi di natura tecnica difficilmente consentiranno al cambio di superare quota 1,3850”.