News Cina, il miglior strumento per un allentamento è il taglio delle riserve obbligatorie

Cina, il miglior strumento per un allentamento è il taglio delle riserve obbligatorie

Pubblicato 14 Marzo 2012 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:39
Di seguito pubblichiamo un'analisi di Diamond Lee, gestore del fondo Ignis International China, sulla situazione macroeconomica di Pechino. Nonostante la fiducia nell'economia cinese sia calata negli ultimi mesi a causa dei timori legati al rallentamento della crescita e al crollo dei prezzi degli immobili, secondo il gestore non si deve avere un atteggiamento troppo prudente. Ecco le sue motivazioni.

Innanzitutto va considerato che il governo cinese non resterà con le mani in mano, lasciando che la disoccupazione aumenti senza reagire. Storicamente, in situazioni marginali, il governo ha sempre favorito la crescita rispetto ai vincoli economici ed è improbabile che oggi si comporti diversamente. Infatti, per la leadership del Paese la sopravvivenza del Partito Comunista è molto più importante della salute dell'economia nel lungo termine, un tema centrale da tenere in considerazione in tutti i dibattiti di tipo economico.

Vincoli di bilancio o crescita?
Il governo cinese, tuttavia, non potrà ignorare del tutto i vincoli di bilancio. E questo è il motivo per cui finora abbiamo visto soltanto tentativi di allentamento piuttosto discontinui - un taglio al rapporto di riserva obbligatoria (RRR) e la fine della rigida politica monetaria nel terzo trimestre del 2011. Inoltre c'è stata la promessa di una riduzione delle imposte per le piccole e medie imprese, la possibilità di emettere obbligazioni per alcune istituzioni locali selezionate, tassi ipotecari inferiori in alcune città, agevolazioni fiscali per i mutui a Chongqing e due brevi tornate di acquisti coordinati di azioni di tipo A delle società quotate di proprietà statale. Non abbiamo, però, visto alcuna iniziativa politica coraggiosa analoga al pacchetto di stimolo da 600 miliardi di dollari adottato nel 2008.

Oggi il principale vincolo è rappresentato da un tasso reale sui depositi negativo, che ha portato alla creazione di un sistema bancario ombra. Con il tasso nominale al 3% e gli economisti che prevedono un indice dei prezzi al consumo intorno al 3-3,5% per il 2012, il tasso reale dovrebbe portarsi all'incirca a zero, chiaramente un dato ancora troppo basso. Tuttavia, se gli economisti stanno sopravvalutando la pressione inflazionistica nel clima attuale e l'indice dei prezzi inizierà a ridursi (era a 4,1% nel dicembre 2011) il governo si sentirà di certo più sicuro sull'avvio di misure pro-crescita.

Livello dei finanziamenti
Stando così le cose, la politica monetaria sembra leggermente favorevole alla crescita, ma non eccessivamente. Ad esempio, la quota riservata al prestito RMB8tr per quest'anno comporta una crescita degli impieghi del 14,5%. Gli economisti prevedono che la crescita dell'offerta di moneta sarà leggermente superiore, circa il 17% (era 13,5% nel dicembre 2011) perché i risparmiatori stanno cominciando a spostare il loro denaro verso il settore bancario ufficiale. Ora che l'allentamento è stato avviato, ci aspettiamo che, se necessario, il governo consentirà anche numeri leggermente più elevati.

Condizioni favorevoli nel primo trimestre
La liquidità in eccesso sarà particolarmente alta nel primo trimestre, dato che generalmente il 30% della quota annuale viene immesso proprio in questo periodo dell'anno. Allo stesso tempo, la produzione nell'economia reale tende a diminuire nel primo trimestre, un fattore che dà sostegno al mercato delle azioni A con la liquidità in eccesso che guida il mercato.

Potenziale sostegno del governo
Nell'attuale ciclo economico, il miglior strumento per operare un allentamento sembra essere il taglio alle riserve obbligatorie. Oltre a questo, il governo sembra voler promuovere il mercato delle azioni A, che ha già visto due brevi tornate di acquisti di titoli di imprese statali promosse proprio dal governo. Sebbene i numeri di cui si parla non siano così rilevanti, se il governo riuscirà a spingere il mercato azionario verso l'alto (e in Cina il governo prima o poi ottiene sempre ciò che vuole) questo controbilancerà l'impatto negativo del mercato immobiliare.

Pressioni sul mercato immobiliare
I volumi delle transazioni immobiliari continuano a soffrire, poiché i prezzi si spostano lentamente verso il basso. E' vero che i prezzi degli immobili urbani sono costosi rispetto ai redditi medi, ma ci sono alcune caratteristiche importanti che dovrebbero essere considerate. In primo luogo, gli acquisti immobiliari sono stati fatti facendo un ricorso limitato all'indebitamento. Il rapporto loan-to-value sui mutui è al massimo dell'80%, e una gran parte di seconde case e immobili commerciali sono stati acquistati interamente in contanti. Questo è un elemento che attenua le conseguenze derivanti da qualsiasi calo dei prezzi.

In secondo luogo, la domanda per una maggiore qualità rimane una forza strutturale. Un appartamento nuovo, con caratteristiche simili agli standard europei è ancora un prodotto aspirazionale per il cinese medio. E infine, il tasso di urbanizzazione è ancora intorno al 50%, dato che indica un forte potenziale di crescita della domanda.
Sostegno esterno dell'economia globale
Anche gli sviluppi al di fuori della Cina dovrebbero fornire un sostegno. Il miglioramento dei dati Usa e l'espansione del bilancio della Banca centrale europea potranno fornire uno stimolo supplementare per gli esportatori cinesi. In sintesi, benché il sentiment verso la Cina si sia smorzato negli ultimi tempi, crediamo in realtà che i dati economici siano relativamente sani. Crediamo che i driver favorevoli siano sempre validi e che, se sarà necessario, ci sarà una risposta politica, anche se i vincoli economici impediscono al governo di attuare misure preventive.

Fatte queste considerazioni, a livello di portafoglio abbiamo sfruttato le valutazioni più basse, modificato l'esposizione del fondo da prudente fino ad aumentare il beta fin quasi a 1. A livello di settori sovrappesiamo gli assicurativi e gli industriali, mentre sottopesiamo telecom e beni di consumo discrezionali.

I titoli che preferiamo al momento includono:

51job, Inc - fornisce servizi integrati nel campo delle risorse umane, un mercato in crescita in Cina. L'azienda fornisce servizi pubblicitari relativi alle offerte di lavoro, e comprende pubblicità su stampa attraverso 51job Weekly, una pubblicazione specializzata in offerte di lavoro con focus su singole città, e servizi di reclutamento online attraverso il suo sito web;

PICC - Property & Casualty Insurance è il maggiore assicuratore auto in Cina e sta aumentando costantemente la sua quota di mercato grazie allo sfruttamento di economie di scala;

CNOOC - è una compagnia petrolifera che, oltre a beneficiare dell'elevato prezzo del petrolio a livello globale, beneficia dell'aumento della domanda proveniente dal Giappone per il tipo specifico di petrolio prodotto dalla società.