News Notizie Italia Chiusura debole per Piazza Affari. Vendite su bancari e Telecom

Chiusura debole per Piazza Affari. Vendite su bancari e Telecom

Pubblicato 24 Maggio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:19
Segno meno anche nell'ultima seduta dell'ottava per Piazza Affari che archivia un'ottava incolore condizionata dall'oltre -3% della vigilia. L'indice Ftse Mib ha archiviato la seduta con un calo dello 0,66% a quota 16.896,81 punti. I mercati azionari non hanno beneficiato delle positive indicazioni arrivate dal fronte macro con l'indice ifo tedesco salito a quota 105,7 punti a maggio (consensus era fermo a 104,4); buone notizie anche da oltreoceano con gli ordini di beni durevoli saliti di ben 3,3 punti percentuali ad aprile.
A Piazza Affari male i bancari condizionati dal'aumento dello spread Btp/Bund e il rendimento del decennale italiano salito ai massimi a oltre 1 mese in area 4,15%. Tra i peggiori spiccano Banco Popolare (-3,27%) e Ubi Banca (-2,56%).
Guardando sempre nelle retrovie del listino milanese spicca poi il nuovo passo falso di Telecom Italia (-3,38%) con gli analisti di Ubs che confermano il proprio giudizio "sell" con target price fissato a 0,45 euro per le azioni ordinarie all'indomani del rinvio da parte del Cda della decisione definitiva sullo scorporo della rete al 30 maggio. Per la banca elvetica il progetto manca di qualsiasi logica industriale o finanziaria significativa e inoltre è improbabile che il completamento dello spin-off e l'eventuale cessione di una quota di minoranza possa materializzarsi prima di 12 mesi.
Torna a mostrare i muscoli Fiat che è risultato il miglior titolo sul Ftse Mib con un progresso di oltre 4 punti percentuali. Oggi il presidente del Lingotto, John Elkann, presidente della Fiat, è intervenuto in merito alle recenti polemiche nate in scia alla decisione di Fiat Industrial di cambiare la sede fiscale in vista della quotazione a Wall Street una volta conclusa la fusione con la controllata Cnh. Elkann ha sottolineato che le grandi aziende necessitano di più sedi di riferimento. A proposito della fusione tra Fiat e Chrysler, Elkann ha detto che i due gruppi insieme formano una realtà molto più forte e che nel tempo le due società saranno ancora più vicine.