Campari: ceo, ben posizionati per crescita di lungo termine dopo 2013 di transizione
"Con un 2013 di transizione dietro di noi, riteniamo che il gruppo sia ben posizionato per conseguire una crescita di lungo termine grazie alla sostenuta attività di brand building nelle principali combinazioni prodotto-mercato, nonché al rafforzamento della penetrazione delle sei principali marche del Gruppo in nuove geografie". E' quanto dichiarato da Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer (ceo) di Campari, che rimarca comunque come il contesto rimane caratterizzato da difficili condizioni macroeconomiche nei mercati principali e da un peggioramento dei tassi di cambio. L'atteso miglioramento del margine operativo lordo si dovrebbe realizzare più gradualmente nel corso dell'anno rispetto alle attese per effetto di un mix geografico sfavorevole (dovuto alla forte crescita di mercati a più bassa profittabilità), non completamente compensato dal miglioramento del mix di prodotto, e che tale miglioramento sia assorbito da un incremento previsto degli investimenti pubblicitari a supporto delle principali marche.
"I risultati del 2013 sono stati complessivamente soddisfacenti - prosegue il ceo del gruppo Campari - grazie alla progressiva accelerazione della crescita organica durante l'anno. Il contesto in cui ha operato il Gruppo è stato condizionato da un deterioramento dei tassi di cambio, dal protrarsi di una situazione macroeconomica difficile e da una elevata volatilità del sales mix. Inoltre, il 2013 è da considerarsi un anno di transizione a causa delle numerose iniziative intraprese e in gran parte completate. In particolare, si fa riferimento ai vari programmi di ristrutturazione, ai progetti di potenziamento delle strutture produttive, nonché all'integrazione dell'acquisizione di LdM".
"I risultati del 2013 sono stati complessivamente soddisfacenti - prosegue il ceo del gruppo Campari - grazie alla progressiva accelerazione della crescita organica durante l'anno. Il contesto in cui ha operato il Gruppo è stato condizionato da un deterioramento dei tassi di cambio, dal protrarsi di una situazione macroeconomica difficile e da una elevata volatilità del sales mix. Inoltre, il 2013 è da considerarsi un anno di transizione a causa delle numerose iniziative intraprese e in gran parte completate. In particolare, si fa riferimento ai vari programmi di ristrutturazione, ai progetti di potenziamento delle strutture produttive, nonché all'integrazione dell'acquisizione di LdM".