News Valute e materie prime Il Brent prova a salire in quota 104 dollari sostento dai disordini in Iran e dall’inflazione cinese

Il Brent prova a salire in quota 104 dollari sostento dai disordini in Iran e dall’inflazione cinese

Pubblicato 15 Febbraio 2011 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:40
Ancora acquisti sul brent. Il petrolio del Mare del Nord in questo momento scambia a 103,3 dollari al barile, dopo esser salito in quota 103,9 nel corso della prima parte di seduta. Dopo le notizie in arrivo dall'Egitto a sostenere le quotazioni ci stanno pensando i disordini in Iran e l'inflazione cinese. I prezzi al consumo nel Celeste Impero a gennaio sono saliti del 4,9% annuo, al di sotto del 5,4% del consenso.

Il dato allontana l'ipotesi di ulteriori strette monetarie destinate a frenare l'avanzata dei prezzi nella seconda economia mondiale. Cresce quindi il differenziale con il greggio statunitense, che quota 85 dollari. Negli ultimi tempi le quotazioni del petrolio made in Usa hanno dovuto fare i conti con l'incremento delle scorte stoccate a Cushing (Oklahoma), dove il greggio a stelle e strisce entra nelle condutture del Nord America.