News Il Brasile può tornare vincente anche fuori dal campo di calcio?

Il Brasile può tornare vincente anche fuori dal campo di calcio?

Pubblicato 9 Luglio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:08

L'incredibile sconfitta del Brasile contro la Germania è
ancora negli occhi. Un simile risultato da parte della nazione ospitante non
era certo preventivabile. I Mondiali di Calcio in corso non sono tuttavia solo
un evento sportivo, rappresentano anche l'occasione per una nazione di attrarre
l'interesse degli investitori internazionali e di rappresentare un forte
stimolo per l'economia del Paese. Proprio sotto questo aspetoo, Matthew Vaight,
gestore del fondo M&G Global Emerging Markets, ritiene che il Brasile abbia
attraversato una profonda trasformazione negli ultimi anni e che ora siano
necessarie altre riforme perché il Paese possa realizzare il suo potenziale.Di
seguito pubblichiamo il pensiero dell'esperto.



Il recente sviluppo del Brasile può
essere attribuito in gran parte all'introduzione del Plano Real nel
1994. Dopo aver attraversato una serie di crisi economiche negli anni ottanta e
all'inizio degli anni novanta, culminate in crescenti livelli d'inflazione, il
Brasile ha adottato una nuova moneta e una serie di misure fiscali e monetarie
che hanno portato una fase di stabilità.



Espansione rapida


Il Plano Real ha gettato le basi della rapida
espansione del Brasile negli anni 2000. Per quasi un'intera decade, l'economia
è stata alimentata dalla solida domanda cinese rivolta all'esportazione di
commodities. Nel contempo, la combinazione dell'aumento del credito con
crescenti livelli di occupazione ha portato alla comparsa di una nuova classe
di consumatori.


Il Brasile ha fatto anche grandi progressi nel migliorare la
qualità di vita e la previdenza sociale. Il programma Bolsa Familia, che
prevede contributi in denaro per le famiglie a basso reddito che mandano i
propri figli a scuola, ha avuto un impatto importante nella lotta alla povertà.


Perdita di slancio


Ospitando la Coppa del Mondo, il Brasile intende mostrare ciò
che il Paese ha realizzato negli ultimi anni. Tuttavia, è probabile che l'appuntamento
mondiale stia attirando maggiormente l'attenzione anche sulle difficoltà legate
alla realizzazione delle infrastrutture e sul fatto che, dopo aver corso per diversi
anni, l'economia del Brasile sembra aver recentemente perso il suo slancio.


Nel 2013, l'economia è cresciuta del 2,3%, molto meno
rispetto alla crescita del 7% del 2010. Il rallentamento della Cina, il
maggiore partner commerciale del Brasile, ha certamente costituito un fattore
significativo, ma anche la riduzione della disponibilità finanziaria dei
consumatori ha avuto un ruolo importante. Nel frattempo, il persistere di alti
livelli d'inflazione ha messo i legislatori di fronte a
un dilemma: come controllare il rialzo dei prezzi e nello stesso tempo
stimolare la crescita.


Lo scorso anno, l'insoddisfazione per la situazione
economica ha innescato proteste diffuse. Durante la Confederations Cup,
l'evento calcistico che ha anticipato i mondiali, oltre un milione di persone è
sceso in strada per protestare contro le mancanze del servizio pubblico, la
corruzione e i miliardi di dollari che il Brasile sta spendendo per ospitare la
Coppa del Mondo. L'evento è sicuramente uno spettacolo di alto profilo internazionale
per gli appassionati di calcio, ma è opinione generale che il Brasile debba
giocare la sua partita a un livello superiore per raggiungere il successo fuori
dal campo.


Necessari investimenti in infrastrutture


Le elezioni presidenziali dell'ottobre 2014 potrebbero
rappresentare un catalizzatore per il cambiamento. Uno dei freni maggiori al
progresso del Paese è costituito dalle scarse infrastrutture. Sono stati spesi
soldi per rinnovare gli aeroporti in vista dei Mondiali di calcio, ma strade,
porti e ferrovie hanno ancora bisogno di essere sviluppati. L'investimento
pubblico in infrastrutture supera di poco il 2% del PIL, molto più basso di
altri Paesi emergenti. Tuttavia, ci si aspetta che sia il Presidente Dilma
Rousseff, all'inseguimento di un nuovo mandato, sia i candidati dell'opposizione
daranno priorità ai progetti legati ai trasporti, in modo da rimettere in moto
il Paese.


Gli investitori sperano inoltre che le elezioni portino
riforme nel sistema fiscale del Paese e l'introduzione di misure più favorevoli
al business. Il Governo ha una forte influenza sui settori bancario ed
energetico e utilizza aziende di proprietà statale per raggiungere obiettivi
politici, quali mantenere basso il prezzo del carburante. Molte aziende
trarrebbero beneficio da una minore interferenza del Governo nell'economia e
una maggiore stabilità nella regolamentazione. È inoltre opinione condivisa che
sia necessario un miglioramento della produttività.


Eccellenti team manageriali


Selezionando i titoli con un approccio bottom-up,
siamo ancora convinti che vi siano opportunità interessanti in Brasile
nonostante la situazione macroeconomica. Riteniamo che il Brasile abbia alcuni
dei migliori team manageriali al mondo. Warren Buffett, il leggendario investitore,
ha una stima particolarmente alta della società 3G Capital, la quale controlla
diverse aziende fra cui Anheuser-Busch InBev, il maggiore produttore di birra a
livello mondiale. Buffett si è alleato con 3G per l'acquisizione di Heinz nel
2013. In generale, nel Paese esiste una cultura aziendale orientata alla
redditività del capitale e le imprese sono gestite con una forte focalizzazione
ai profitti e alla generazione di rendimenti per gli azionisti.


È possibile inoltre trovare aziende con alti livelli di corporate
governance
: sono molte le aziende che scelgono di soddisfare rigorosamente
i requisiti richiesti per quotarsi nel segmento Novo Mercado della Borsa
brasiliana. Crediamo, dunque, che la qualità delle aziende brasiliane
costituisca una forte motivazione per investire nel Paese.


Opportunità per gli stockpicker


I problemi economici del Brasile hanno innegabilmente avuto
un effetto negativo sul sentiment degli investitori negli ultimi tempi.
Tuttavia, crediamo che nel lungo periodo ci sia poca correlazione tra la
crescita economica di un Paese e i rendimenti sul mercato azionario. Riteniamo
che contino maggiormente le singole imprese, e che i prezzi delle azioni siano
fondamentalmente dipendenti dalla capacità delle aziende di creare valore per i
propri azionisti generando rendimenti superiori al costo del capitale.


Nonostante la fiducia degli investitori si sia ultimamente
affievolita, riteniamo che il Brasile abbia ancora un enorme potenziale. Se i
legislatori introdurranno riforme che andranno a migliorare le infrastrutture e
la competitività, il Paese potrà tornare vincente anche fuori dal campo. Il
Brasile, entrando nella fase successiva del suo sviluppo, potrebbe offrire
molte opportunità interessanti per accorti stockpicker.