Notizie Indici e quotazioni Borsa Milano in rosso. Ftse Mib, STM la peggiore. Vendite su banche e oil

Borsa Milano in rosso. Ftse Mib, STM la peggiore. Vendite su banche e oil

22 Giugno 2017 13:14

Borsa Milano in rosso, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,61% circa, attestandosi a quota 20.942,39, alle 13 ora italiana.

In generale l’azionario europeo sconta ancora l’incognita Brexit: oggi i leader dell’Unione europea si riuniscono a Bruxelles per discutere sulla questione. La premier britannica Theresa May dovrebbe presenziare alla riunione.

STM maglia nera del Ftse Mib

Maglia nera del listino Ftse Mib è il titolo STM, che perde oltre il 3%. Ma tra i titoli peggiori del Ftse Mib ci sono anche Banco BPM, FinecoBank e UniCredit.

Stm, in particolare, sconta l’annuncio della società relativo alla decisione di lanciare bond convertibili per 1,5 miliardi di dollari.

L’emissione avverrà in due tranches: la prima con scadenza a 5 anni, nel 2022, senza cedola con uno Ytm (Yield to maturity) fra -0,5% e 0% e strike fra 35% e 40%, la seconda con una scadenza a 7 anni, nel 2024, con cedola 0%-0,5% e uno Ytm fra 0% e 0,5% e strike fra 35% e 40%.

I proventi realizzati con la transazione verranno utilizzati sia per ripagare in anticipo il bond convertibile da 600 milioni in scadenza 2019 che quello da 400 milioni, che scade nel 2021. Le obbligazioni saranno negoziabili sulla borsa di Francoforte.

Così gli analisti di Equita:

“Riteniamo che l’impatto dell’emissione sia piuttosto neutrale, dal momento che l’operazione non dovrebbe comportare diluzione incrementale (circa 70 milioni di nuovi titoli sono bilanciati dal rimborso anticipato del convertibile 2019 che avrebbe comportato l’emissione di circa 50 milioni di azioni e dal buyback) e il costo del funding scende leggermente”.

STM ha annunciato anche un piano di buyback per un valore di 19 milioni di azioni, per un valore di circa $300 milioni.

STM maglia nera del Ftse Mib

Osservata speciale sul Ftse Mib anche Intesa SanPaolo, dopo la decisione del cda di approvare l’acquisto “condizionato” delle due banche venete, Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

Sono soprattutto i titoli bancari che trascinano al ribasso Piazza Affari, con l’indice di riferimento Ftse Italia Banche che perde più dell’1%.

I continui scivoloni dei prezzi del petrolio innervosiscono i mercati. Le quotazioni, oltre ad aver perso più del 20% dai massimi testati quest’anno, sono scivolate del 20% anche da inizio 2017.

Oggi c’è un tentativo di ripresa, ma i timori sul trend dei prezzi del petrolio zavorrano sul Ftse Mib Eni e Saipem.

Il contratto WTI scambiato sul Nymex di New York sale dello 0,56% a $42,77, rimandendo comunque sotto quota $43, mentre il Brent avanza +0,83%, a $45,19 al barile.

Tra le altre commodities, focus sull’oro, che continua a guadagnare terreno. Il rialzo è dello 0,51%, a $1.252,10 l’oncia.

L’avversione al rischio porta gli investitori a rifugiarsi sia nell’oro che nello yen, considerato valuta rifugio. L’euro è poco mosso, a $1,1163, così come anche la sterlina è praticamente piatta sul dollaro a $1,2666.

Dollaro-yen in lieve calo a JPY 111,32, mentre contro lo yen l’euro arretra dello 0,10% a JPY 124,27.