News Notizie Italia Borsa Italiana: bufera sulle banche italiane non si arresta, UniCredit sui minimi

Borsa Italiana: bufera sulle banche italiane non si arresta, UniCredit sui minimi

Pubblicato 27 Giugno 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:39
Inizia una nuova settimana borsistica, inevitabilmente segnata dagli strascichi dello storico evento della Brexit, che venerdì ha decretato la volontà del popolo britannico di uscire dall'Unione Europea.

Ad un'apertura inaspettatamente positiva, ha fatto subito seguito l'intonazione negativa dei mercati. L'unica piazza che, almeno in mattinata, ha tenuto alle vendite è stata Madrid: la vittoria del fronte popolare di Mariano Rajoy sembra aver tenuto lontano gli spettri populisti ed antieuropeisti del movimento di sinistra Podemos.

In chiusura Madrid è comunque la piazza finanziaria meno colpita, con un calo dell'indice Ibex di "soli" 2,3 punti percentuali a 7.610 punti. A Parigi il Cac 40 ha segnato una flessione del 3,58% mentre il Dax di Francoforte ha chiuso negativo del 3,3 per cento.

In questo quadro abbiamo assistito ad un'ennesima seduta in cui gli investitori non hanno concesso nessuna tregua al listino italiano, ed in particolar modo ai titoli bancari. L'indice FTSE Italia All Share Banks che replica l'andamento dei titoli bancari del Paese ha toccato nuovi minimi da oltre 4 anni chiudendo con un pesante crollo del 10% circa. Borsa Italiana è più volte intervenuta nel corso degli scambi per sospendere i titoli degli istituti bancari finiti tutti in asta di volatilità. Al termine del contrattazioni il bilancio è pesantissimo: FTSE Mib crollato del -3,94% a 15.103,58 punti.

Le performance maggiormente negative sono registrate dal -13% di Mps a 0,39 euro, la peggiore del listino, il -11% di Azimut, e il -12% di Mediobanca a 4,63 euro. In evidenza anche UniCredit con un crollo dell'8% a 1,9 euro, ai minimi storici, UBI Banca -6,3% a 2,42 e Intesa SanPaolo -10% a 1,55 euro.