Notizie Notizie Italia Azionario: Piazza Affari peggiora con banche, sconta nulla di fatto Brexit e vendite hi-tech. Focus su Telecom e STM. Ipo Alkemy, titolo vola

Azionario: Piazza Affari peggiora con banche, sconta nulla di fatto Brexit e vendite hi-tech. Focus su Telecom e STM. Ipo Alkemy, titolo vola

5 Dicembre 2017 10:41

Piazza Affari peggiora con l’azionario europeo, che sconta i cali dei listini asiatici e, ancora prima, di Wall Street.

L’indice Ftse Mib scede alle 11.45 circa ora italiana quasi mezzo punto percentuale, pagando l’accelerazione ribassista delle banche. BPM -1,64%, Bper Banca -0,79%, Intesa SanPaolo -0,57%, Ubi Banca -0,60%.

Tra i titoli si mette in evidenza Mediaset, che nei primi minuti della seduta era salito anche oltre +2%.

Gli investitori guardano alla riunione, in giornata, del cda di Telecom Italia, che dovrà discutere dell’accordo per l’acquisto di contenuti dalla società guidata da Pier Silvio Berlusconi.

Recupera dopo la flessione sofferta alla vigilia, sulla scia della notizia relativa alla decisione di acquistare General Cable per circa 3 miliardi dollari incluso debito e altre passività Prysmian, avanzata nei massimi intraday fino a due punti percentuali circa, grazie anche al giudizio di Banca Imi, che ha rivisto al rialzo il rating da “add” a “buy”, alzando contestualmente il target price da 29,9 a 34,8 euro.

Le vendite che hanno colpito i tecnologici del Nasdaq mettono sotto pressione le quotazioni di STM: il titolo è tra i peggiori del Ftse Mib, e perde l’1% circa.

Riguardo a UniCredit, all’indomani della decisione dell’assemblea dei soci di votare a stragrande maggioranza la svolta sulla governance, arriva un’altra notizia relativa alla cessione, da parte dell’istituto, di crediti in sofferenze in Ungheria, per un valore lordo di 44,3 milioni di euro.

Bene Moncler, in cima al Ftse Mib dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Remo Ruffini, che si è detto fiducioso sul trend positivo delle attività durante la stagione invernale e che ha preannunciato un nuovo piano aziendale per il mese di febbraio.

Attenzione ad Alkemy che, nel giorno del suo debutto sull’AIM, vola di oltre +6%, a 12,51 euro, rispetto al prezzo di collocamento fissato a 11,75 euro.

In occasione della cerimonia di quotazione Duccio Vitali, amministratore delegato della società specializzata nella consulenza alle aziende per la trasformazione verso il digitale, ha detto che Alkemy userà le risorse raccolte in fase di Offerta Pubblica Iniziale (IPO) per compiere acquisizioni.

Dal fronte economico dell’Italia, reso noto l’indice destagionalizzato IHS Markit sulle Attività, che a novembre ha accelerato al record in tre mesi, a 54,7 punti, rispetto a 52,1 di ottobre.

Guardando all’azionario dell’Europa intera, il settore food and beverage si conferma tra i più positivi, mentre le perdite prendono di mira, in particolare, i titoli delle società attive nelle risorse di base.

Tra i singoli titoli, Provident crolla a Londra, dopo che le autorità finanziarie del Regno Unito hanno aperto un’indagine sulla sua divisione manifatturiera e di auto. Le quotazioni segnano un tonfo superiore a -16%.

Tesco si conferma tra le azioni migliori, dopo il doppio upgrade di Goldman Sachs, che ha rivisto al rialzo il rating del titolo della società retail numero uno del Regno Unito da “sell” a “buy”, motivando la decisione con il fatto che, a suo avviso, la pressione sul mercato UK dei beni alimentari si starebbe smorzando. Il titolo sale di oltre +3,5%.

In generale, il sentiment degli operatori fa i conti con il nulla di fatto emerso nell’incontro tra la premier britannica Theresa May e il presidente della Commissione europea Jean-Claude-Juncker sulla Brexit.

Secondo il Financial Times Theresa May sarebbe favorevole a concedere uno status speciale all’Irlanda del Nord, affinché rimanga nel mercato unico europeo. Ma l’accordo non è stato confermato.

Si smorza anche l’entusiasmo per il passaggio al Senato, durante il fine settimana, della riforma fiscale di Donald Trump. Manca ancora qualche elemento cruciale, prima che la proposta divenga legge.

La Camera e il Senato devono infatti trovare infatti un accordo per elaborare una proposta comune, visto che i due testi passati nei rispettivi rami del Congresso sono tra di loro diverse.