Notizie Lavoro Aziende: soddisfazione dei lavoratori in calo per la prima volta dal 2012

Aziende: soddisfazione dei lavoratori in calo per la prima volta dal 2012

22 Marzo 2017 15:41

L’incertezza politica ed economica a livello globale influenza il livello di soddisfazione dei lavoratori nelle aziende. E’ ciò che emerge dallo studio Global Trends on Employees Engagement, che evidenzia un calo della soddisfazione dei lavoratori dipendenti a livello globale per la prima volta dal 2012.
Lo studio realizzato da Aon, che ha coinvolto oltre cinque milioni di lavoratori in più di mille società in tutto il mondo, mostra come la percentuale di dipendenti soddisfatti a livello globale sia diminuita, passando dal 65% nel 2015 al 63% nel 2016. Tra le principali cause della diminuzione del livello di soddisfazione, l’ascesa di movimenti populisti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altre aree del mondo, che sta creando incertezza all’interno delle aziende per il timore di una possibile diminuzione della libera circolazione di forza lavoro, e dall’altra i rapidi progressi della tecnologia, che minano la sicurezza dei posti di lavoro.
A livello geografico, l’area Asia Pacifico è quella che ha registrato il maggior calo, passando dal 65% nel 2015 al 62% nel 2016. In controtendenza l’America Latina, che ha visto crescere l’Engagement dal 72% al 75%. In Europa, il livello di soddisfazione ha registrato un calo di 2 punti percentuali, passando dal 60% al 58% del 2016. Tuttavia, anche all’interno del continente europeo si sono rilevate alcune differenze, con un livello di soddisfazione più alto nell’Europa dell’Est (65%) e più basso nell’Europa occidentale (53%) e del Sud (58%). L’Italia è in linea con le tendenze dell’area europea, registrando un livello di Employee Engagement del 57%, in calo di 6 punti percentuali rispetto al 2015. Il Paese europeo con il maggiore incremento del livello di soddisfazione è la Danimarca con il 67% (in crescita del 18%), seguita dalla Finlandia al 57% (con un incremento del 17%).
“Quando il livello di engagement diminuisce, si possono verificare degli effetti negativi, come un maggiore turnover dei lavoratori e un maggiore assenteismo, oltre ad una minore soddisfazione dei clienti, tutti fattori che influiscono negativamente sulle performance anche finanziarie di un’azienda”, ha commentato Enrico Vanin, amministratore delegato Aon Spa e Aon Hewitt Risk & Consulting. Migliorare l’engagement può dunque portare diversi vantaggi. La ricerca svolta nel 2013 ha mostrato, infatti, come un aumento di 5 punti nell’engagement dei dipendenti porti ad un aumento di 3 punti di crescita del fatturato per l’anno successivo.