Ashraf Laidi (Cmc Markets): l’oro spaventa la Cina
L'oro ha perso 26 dollari dai massimi toccati mercoledì nonostante il dollaro abbia rivisto i minimi contro l'euro e la sterlina. Il sell off del metallo giallo è cominciato 2 giorni fa quando il governo di Pechino è tornato a raffreddare le richieste d'oro da parte della Cina. Oltre all'inflazione cinese, salita a febbraio del 2,7%, e ai dati bancari sempre di febbraio, resta importante la stretta monetaria dopo l'ipotesi della Banca centrale di porre dei limiti al comparto creditizio. Una situazione win win per il biglietto verde potrebbe emergere con i dati macroeconomici degli Stati Uniti in uscita nel primo pomeriggio, dal momento che indicazioni negative potrebbero spingere a ulteriori vendite sulle piazze finanziarie in concomitanza con lo spauracchio della stretta cinese. Per la prossima settimana i target preliminari vedono a 1,3520 e 1,3430 il rapporto euro/dollaro e a 1,4920 e 1,4860 il rapporto sterlina/dollaro.