Arabia Saudita pronta a dar vita al fondo sovrano più grande al mondo

Vasto piano di riforme per Riad. Ieri il consiglio dei ministri dell’Arabia Saudita ha messo nero su bianco l’ambizioso piano di riforme economiche che punta a rendere il paese meno dipendente dal petrolio e più focalizzata sulle imprese private. Una serie di misure a lungo termine che come primi passi prevedono l’Ipo del colosso petrolifero Saudi Aramco e il lancio di un fondo sovrano con dotazione record di 2.000 miliardi di dollari. 

Il ricavato dell’Ipo di Aramco, insieme ad asset industriali e immobiliari (stimati in circa 1.000 mld $) andranno a confluire in un fondo sovrano destinato a diventare il più grande al mondo con una dotazione iniziale di almeno 2.000 miliardi di dollari, ben oltre i circa 870 mld di dollari del fondo sovrano della Norvegia, attuale numero uno. 

Nel presentare l’ambizioso piano di riforme economiche, il vice principe ereditario Mohammed bin Salman ha sottolineato che l’intento è rendere l’Arabia in grado di poter vivere senza petrolio entro il 2020. “Questa dipendenza dal petrolio è pericolosa – ha sottolineato Mohammed bin Salman in un’intervista a Al-Arabiya – e ha impedito lo sviluppo di molti altri settori in questi anni”.  

In Borsa andrà meno del 5% di Saudi Aramco 
Saudi Aramco, la più grande società petrolifera al mondo, sarà trasformata in holding con società controllate quotate in Borsa. Il vice principe ereditario dell’Arabia Saudita prevede un valore del colosso petrolifero tra i 2.000 e i 2.500 miliardi di dollari. Sul mercato andrà meno del 5% del capitale della holding e lo sbarco dovrebbe avvenire sia sulla Borsa di Riad che su un mercato estero, probabilmente gli Stati Uniti. Già quotando solo l’1% di Aramco, ha rimarcato Mohammed bin Salman, si tratterebbe comunque dell’Ipo maggiore di sempre.