Notizie Notizie Mondo L’Africa strega ancora Bob Geldolf: da Blair alla Banca Mondiale tutti pronti per 8 Miles

L’Africa strega ancora Bob Geldolf: da Blair alla Banca Mondiale tutti pronti per 8 Miles

6 Settembre 2010 08:09

It’s time for Africa. E’ stato il tormentone cantato da Shakira nelle notti magiche dell’estate che sta finendo. E adesso questo ritornello è stato raccolto da un menestrello speciale: il cantante-businessman Bob Geldof. Che ha vissuto gli ultimi 25 anni promuovendo il riscatto del Continente Nero con tante iniziative dai messaggi talvolta anche scomodi per i potenti.


Dopo aver ideato Band Aid e Live Aid, passando per l’appuntamento londinese ad Hyde Park del Live 8, adesso è arrivato il momento del fondo 8 miles. Dal Financial Times al Telegraph si è diffusa la notizia che la prossima tappa africana di Geldolf passerà attraverso la creazione di questo fondo di venture capital. Che ha l’obiettivo ambizioso di raccogliere almeno un miliardo di dollari, circa 800 milioni di euro, da destinare ad aziende legate all’agricoltura, alla finanza e alle telecomunicazioni sempre nel continente africano.


I primi abboccamenti sarebbero già andati bene con la Banca Mondiale e la Banca Africana dello Sviluppo, pronte a partecipare al progetto. Grazie anche alla sua visibilità Geldof avrebbe chiamato in causa anche l’ex premier inglese, Tony Blair. A dispetto delle apparenze, dato che fa parte del gioco, investire all’ombra del Kilimangiaro potrebbe dare ritorni interessanti.


“Se il fondo sarà lanciato con successo, potrebbe essere uno dei più importanti, in un’ondata di nuovi prodotti finanziari che vogliono approfittare della ripresa economica del continente”, ha segnalato il Financial Times. E in effetti basta guardare qualche numero, per capire che il vento africano è sempre più caldo. Il prodotto interno lordo del Paese è cresciuto del 4,9% dal 2000 al 2008, più del doppio della crescita registrata nel decennio 1980-1990.


Mentre la società di consulenza McKinsey segnala come la fame di materie prime della Cina abbia spinto la potenza asiatica a cercare petrolio, legname, rame e diamanti in molti paesi del Continente più emerginato dal mondo che, nel giro di pochi anni, hanno visto aumentare in modo esponenziale gli investimenti esteri.

 

Quanto basta per capire che si tratta della cronaca di un successo annunciato. Secondo gli ultimi rumors di Borsa il fondo 8 miles avrebbe, infatti, già colpito nel segno: sarebbe guardato con interesse da diversi investitori istituzionali di altissimo livello. Come l’African Development Bank, banca pubblica per lo sviluppo dell’Africa, e l’Internal Financial Corporation, braccio finanziario della Banca Mondiale, che hanno offerto 50 milioni di dollari. E molti altri, scommettiamo, sono pronti a fare la loro parte. In nome del riscatto africano, ma anche della legge degli affari.