Apertura partita IVA nuova impresa con agevolazione forfettaria, quanto costa?

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memfis333

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Salve, ultimamente mi sarei messo in buoni propositi per vendere da commerciante online ed avviare un'attivitá, ma adesso da quello che ho saputo in Italia è richiesta l'apertura di una partita IVA con conseguente iscrizione alla camera di commercio, peró, non avendo mai avviato un'attivitá prima d'ora ed essendo under35 da quello che ho potuto leggere in giro è che converrebbe usufruire del sistema forfettario per le nuove imprese. Il problema maggiore peró mi è sorto quando ho appreso i costi relativi delle procedure burocratiche tra INPS, Commercialista e compagnia bella, poiché, non avendo ancora avviato l'attivitá e ovviamente non avendo percepito un guadagno mi sarebbe quasi azzardoso e impossibile buttarmi, sapendo, per quanto ho capito, che se non si hanno giá preventivamente 3000/4000 euro in saccoccia non puoi fare nulla e non dispongo di un fondo cassa di tale calibro. Ho letto online di aperture di partite IVA gratis, ma non so fino a che punto lo siano. Detto ciò, ho le idee molto confuse, e vorrei avviarmi nella mia impresa ma non avendo soldi da investire non so come fare, qualcuno ben informato che si é imbattuto nello stesso dilemma saprebbe consigliarmi?
 
Salve, ultimamente mi sarei messo in buoni propositi per vendere da commerciante online ed avviare un'attivitá, ma adesso da quello che ho saputo in Italia è richiesta l'apertura di una partita IVA con conseguente iscrizione alla camera di commercio, peró, non avendo mai avviato un'attivitá prima d'ora ed essendo under35 da quello che ho potuto leggere in giro è che converrebbe usufruire del sistema forfettario per le nuove imprese. Il problema maggiore peró mi è sorto quando ho appreso i costi relativi delle procedure burocratiche tra INPS, Commercialista e compagnia bella, poiché, non avendo ancora avviato l'attivitá e ovviamente non avendo percepito un guadagno mi sarebbe quasi azzardoso e impossibile buttarmi, sapendo, per quanto ho capito, che se non si hanno giá preventivamente 3000/4000 euro in saccoccia non puoi fare nulla e non dispongo di un fondo cassa di tale calibro. Ho letto online di aperture di partite IVA gratis, ma non so fino a che punto lo siano. Detto ciò, ho le idee molto confuse, e vorrei avviarmi nella mia impresa ma non avendo soldi da investire non so come fare, qualcuno ben informato che si é imbattuto nello stesso dilemma saprebbe consigliarmi?

Questa affermazione mi ha fatto sorridere ... dove hai vissuto in questi anni :) ?

Comunque se vuoi un consiglio serio, spendi 100 euro e prendi un appuntamento con un commercialista che ti spiegherà in modo professionale ( si spera ) tutte le varie procedure .
 
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Salve, ultimamente mi sarei messo in buoni propositi per vendere da commerciante online ed avviare un'attivitá, ma adesso da quello che ho saputo in Italia è richiesta l'apertura di una partita IVA con conseguente iscrizione alla camera di commercio, peró, non avendo mai avviato un'attivitá prima d'ora ed essendo under35 da quello che ho potuto leggere in giro è che converrebbe usufruire del sistema forfettario per le nuove imprese. Il problema maggiore peró mi è sorto quando ho appreso i costi relativi delle procedure burocratiche tra INPS, Commercialista e compagnia bella, poiché, non avendo ancora avviato l'attivitá e ovviamente non avendo percepito un guadagno mi sarebbe quasi azzardoso e impossibile buttarmi, sapendo, per quanto ho capito, che se non si hanno giá preventivamente 3000/4000 euro in saccoccia non puoi fare nulla e non dispongo di un fondo cassa di tale calibro. Ho letto online di aperture di partite IVA gratis, ma non so fino a che punto lo siano. Detto ciò, ho le idee molto confuse, e vorrei avviarmi nella mia impresa ma non avendo soldi da investire non so come fare, qualcuno ben informato che si é imbattuto nello stesso dilemma saprebbe consigliarmi?



La spesa che incide di più fra quelle fisse e' quella dell'INPS.
Pagare la pensione ad altri è costoso, soprattutto per non avere nulla in cambio.
E sono circa 4800 euro.
Il commercialista sono più o meno 800/1000 euro annui .
Poi c'è l'IVA.
Insomma una passeggiata.
Come ti è stato già detto la cosa migliore è affidarti ad un commercialista.
Ed in bocca al lupo.
Perché chi si mette in proprio di questi tempi ha tutta la mia stima.
👍
 
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Grazie delle risposte, navigando su internet sono venuto a conoscenza dell'esistenza di alcuni software che ti permettono di aprire una partita IVA gratis, inoltre avevo letto anche delle nuove agevolazioni del 2019 per le start-up, ora non so se effettivamente si risparmi qualcosa, mi sarebbe utile sentire pure il parere di qualcuno che ha giá avuto esperienze in prima persona
 
Per le pratiche di apertura di una partita IVA (che includono dichiarazioni, diritti e bolli) un qualsiasi commercialista giovane e attivo online, lascia perdere quelli vecchio stampo, ti chiederà dai 200 ai 300 euro + iva. Poi c'è il suo onorario, diciamo dai 50 ai 100 euro + iva al mese. Dovrai versare i contributi INPS, 900 e passa euro ogni 3 mesi anche se fatturi 0.
 
Il regime IVA forfettario conviene soltanto a quei soggetti che avviano un'attività professionale in proprio (medici, avvocati, ingegneri, ecc...).

Se tu sei nel commercio, puoi anche adottare il regime forfettario, ma non ti conviene e in pratica dovrai optare per il regime ordinario sin da subito.

Il motivo è perché tutto dipende dai margini di guadagno e dalle previsioni di fatturato che per un commerciante sono molto diversi rispetto a quelli di un professionista

Se uno psicologo fattura 100€, in tasca gli rimangono 70-75€
Se un commerciante fattura 100€, in tasca gli rimangono 10-15€.

Ora non ricordo fino a che limite di fatturato puoi adottare il regime forfettario. Mi sembra che sia fino a massimo 30.000€.
Con 30.000€ di fatturato, ad un commerciante non gli rimangono i soldi neanche per pagarsi l'INPS
 
Ultima modifica:
Se non sbaglio il fatturato è salito a 65.000€ e per le nuove partite iva è al 5% la tassazione
 
Il regime IVA forfettario conviene soltanto a quei soggetti che avviano un'attività professionale in proprio (medici, avvocati, ingegneri, ecc...).

Se tu sei nel commercio, puoi anche adottare il regime forfettario, ma non ti conviene e in pratica dovrai optare per il regime ordinario sin da subito.

Il motivo è perché tutto dipende dai margini di guadagno e dalle previsioni di fatturato che per un commerciante sono molto diversi rispetto a quelli di un professionista

Se uno psicologo fattura 100€, in tasca gli rimangono 70-75€
Se un commerciante fattura 100€, in tasca gli rimangono 10-15€.

Ora non ricordo fino a che limite di fatturato puoi adottare il regime forfettario. Mi sembra che sia fino a massimo 30.000€.
Con 30.000€ di fatturato, ad un commerciante non gli rimangono i soldi neanche per pagarsi l'INPS

Concordo, stavo per scriverlo pure io.
Il forfettario conviene solo ai professionisti. Per i commercianti è meglio l’ordinario
 
già, si parla tanto di flat tax ma pochissimo del coefficiente di redditività, bella fregatura!
 
Ricordo che se rimani lavoratore dipendente - e paghi già i contributi INPS - puoi non pagarli come partita iva in regime forfettario ...
 
Se tu sei nel commercio, puoi anche adottare il regime forfettario, ma non ti conviene e in pratica dovrai optare per il regime ordinario sin da subito.

Il motivo è perché tutto dipende dai margini di guadagno e dalle previsioni di fatturato che per un commerciante sono molto diversi rispetto a quelli di un professionista

Se uno psicologo fattura 100€, in tasca gli rimangono 70-75€
Se un commerciante fattura 100€, in tasca gli rimangono 10-15€.


E perché non dovrebbe convenire, cosa c'entrano i margini? Se uno ha i requisiti per aprire partita IVA tassata al 5% (regime start up Finanziaria 2019), basta, è finita lì, anche se è nel commercio ha i requisiti e per 5 anni paga il 5% a meno che i requisiti decadano, no?



Ricordo che se rimani lavoratore dipendente - e paghi già i contributi INPS - puoi non pagarli come partita iva in regime forfettario ...

Esatto, tutti questi cifroni che impauriscono (INPS e commercialista) non sono più attuali per uno che sfrutta le recenti possibilità di apertura partita IVA avendo già un lavoro come dipendente (sempre che eserciti un'attività diversa da quella che svolge come dipendente, che è appunto uno dei requisiti).
 
ma la tassazione del 15% dell'iva fino a 65.000 chi riguarderebbe anche chi fa commercio no? non conviene ? prima a che % ammontava?
 
Sono un pochino informato sul discorso, tuttavia se hai un po di tempo in rete si trova tutto, non ci vuole molto
Il limite di fatturato per accedere al forfettario è salito a 65000.
La tassazione è 15%, però è ammessa al 5% se sei giovane e non hai mai fatto lo stesso lavoro precedentemente
INPS il minimale è agevolato del 35%. Se ricordo bene sarebbe circa 23/24% del reddito, minimo 15mila circa, cioè 3700 che meno il 35% siamo sui 2500.
Non sei tenuto a rilasciare scontrini o ricevute o fatture; solo su richiesta, ma devi annotare solo i corrispettivi.
Non hai versamenti IVA che diventa praticamente un costo o guadagno; niente studi di settore robe simili
Visto lo scarso impegno burocratico un commercialista non penso ti possa chiedere più di 500 euro/anno, a parte le spese iniziali di apertura.
Ma a mio avviso c'è un "MA" che può non rendere così conveniente la cosa come la raccontano.
Praticamente aprliamo del cosiddetto coefficiente di redditività
In sostanza non si ha alcuna detrazione di spese, a parte i contributi , e il reddito tassabile è stabilito da un coefficiente sul fatturato a seconda della tipologia di attività
Devi valutare se detraendo le spese il reddito tassabile sarebbe più basso di quello ottenibile applicando il coefficiente
 
La tassazione è 15%, però è ammessa al 5% se sei giovane e non hai mai fatto lo stesso lavoro precedentemente

Non credo che il discorso giovani c'entri più, può avere la tassazione agevolata anche chi supera questa fascia di età.

INPS il minimale è agevolato del 35%

Nel mio caso, essendo già dipendente, i costi INPS non dovrebbero essere applicabili.

In sostanza non si ha alcuna detrazione di spese, a parte i contributi , e il reddito tassabile è stabilito da un coefficiente sul fatturato a seconda della tipologia di attività

Si in effetti non avendo detrazioni sulle spese tipo acquisto ed uso auto o simili perde di interesse.
 
E perché non dovrebbe convenire, cosa c'entrano i margini? Se uno ha i requisiti per aprire partita IVA tassata al 5% (regime start up Finanziaria 2019), basta, è finita lì, anche se è nel commercio ha i requisiti e per 5 anni paga il 5% a meno che i requisiti decadano, no?





Esatto, tutti questi cifroni che impauriscono (INPS e commercialista) non sono più attuali per uno che sfrutta le recenti possibilità di apertura partita IVA avendo già un lavoro come dipendente (sempre che eserciti un'attività diversa da quella che svolge come dipendente, che è appunto uno dei requisiti).

Il discorso era che nel commercio se fatturi 30k annui hai un utile di poche centinaia di euro mensili e se fosse stata la tua attività principale non era una cosa praticabile
 
Col forfettario per un commerciante il problema principale è l'IVA non deducibile e costi non detraibili... l'indice di redditività è sul 40% (cioè di tasse paghi il 5% del 40% del fatturato)
In pratica molto probabilmente non è competitivo rispetto ad un commerciante con IVA che pur ha tassazione più alta ma può dedurre e detrarre tutto.
Quindi dipende MOLTISSIMO dai margini e dai costi... se sui prodotti hai un ricarico basso al 99% non conviene... se hai un ricarico alto potrebbe aver senso visto che l'IVA di acquisto risulta quasi ininfluente.
Per questo è conveniente, come diceva qualcuno, per professionisti/artigiani.

In giro ci sono tabelle xls per fare la comparazione...
 
Col forfettario per un commerciante il problema principale è l'IVA non deducibile e costi non detraibili... l'indice di redditività è sul 40% (cioè di tasse paghi il 5% del 40% del fatturato)
In pratica molto probabilmente non è competitivo rispetto ad un commerciante con IVA che pur ha tassazione più alta ma può dedurre e detrarre tutto.
Quindi dipende MOLTISSIMO dai margini e dai costi... se sui prodotti hai un ricarico basso al 99% non conviene... se hai un ricarico alto potrebbe aver senso visto che l'IVA di acquisto risulta quasi ininfluente.
Per questo è conveniente, come diceva qualcuno, per professionisti/artigiani.

In giro ci sono tabelle xls per fare la comparazione...

IVA non è un problema, non detrai ma non paghi nemmeno quella che incassi. In sostanza è assimilabile a un ricavo o a un costo. A essere pignoli ci guadagni perché non paghi iva sul margine.
Hai meno costi di commercialista perché la gestione è quasi inesistente, meno controlli.
Poi rimane la faccenda delle detrazioni che è comunque determinante
 
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