Invoice Trading

Carlo__

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Ciao a tutti

Nella perenne ricerca di opportunità di investimento, mi sono imbattuto in questa:

Che cos'e l'invoice trading, il crowdfunding delle fatture che ha raccolto 88 milioni | Economyup

Il settore è in forte crescita ed in Italia ancor di più data la (insana) abitudine a mantenere tempi di pagamento ampiamente sopra i 60gg (il doppio della media UE) unitamente ai cronici ritardi nei pagamenti della PA.

Mi rendo conto che non ti si tratta di una mera attività reale, trattandosi sostanzialmente di factoring, ma in ottica di investitore privato con buona liquidità a disposizione, volevo un vostro parere in merito.

Credo ad oggi sia necessaria l'apertura della P Iva e l'iscrizione all'albo delle società di factoring che di fatto forse rappresentano l'unico costo da sostenere.

A tal proposito esistono requisiti specifici per tale iscrizione?

Se andate sul sito di crowdcity, scoprirete che si può decidere di acquistare solo crediti assicurati che nel caso di rischio medio-alto, possono generare un profitto annualizzato di oltre il 15%.

Infine, vale la pena specificare che si tratterebbe di sfruttare esclusivamente i portali di intermediazione come workinvoice, credimi, crowdcity e cashme, delegando di fatto a loro larga parte della due diligence relativa ai cedenti.

Attendo opinioni in merito, ed eventuali osservazioni nella probabilitá che mi sia sfuggito qualcosa :)

Grazie!
 
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Ciao Carlo,
oltre alla questione di apertura partita iva, secondo l'articolo che hai linkato mi sembra una cosa quasi esclusivamente riservata ad istituzionali. Ti risulta qualche portale aperto a non istituzionali?

Poi l'assicurazione non penso possa rimborsare completamente l'investimento se questo non viene pagato dai creditori... perchè investimenti che fanno dal 5 al 75% su base annua con assicurazione di non perdere niente non ne ho mai visti :censored:

L'argomento comunque sembra interessante, parliamone!
 
Ciao Carlo,
oltre alla questione di apertura partita iva, secondo l'articolo che hai linkato mi sembra una cosa quasi esclusivamente riservata ad istituzionali. Ti risulta qualche portale aperto a non istituzionali?

Poi l'assicurazione non penso possa rimborsare completamente l'investimento se questo non viene pagato dai creditori... perchè investimenti che fanno dal 5 al 75% su base annua con assicurazione di non perdere niente non ne ho mai visti :censored:

L'argomento comunque sembra interessante, parliamone!

Ciao ancet

Nel frattempo ho raccolto qualche informazione. Allora, le piattaforme che operano in Italia per adesso si rivolgono solo a istituzionali. Questo però è una specificità del tutto italiana, in quanto ho scoperto che uno dei player più importanti apre anche ai privati ma con un taglio minimo importante (50k sterline). La piatta è Invoice Finance, Business Loans & Cash Flow Solutions | MarketInvoice. Basta farsi un giro per capire che hanno ottime recensioni e sono certificati dall'autorità inglese.

Per adesso ho fermato la mia ricerca (per iniziare ritengo troppo alto il valore di 50k sterline) però potrebbe essere comunque un veicolo di investimento interessante se gli attori italiani aprissero anche ai retail.
 
Guardando l'andamento del settore da un punto di vista più generale in ambito europeo si vede che:
  • l'Invoice Trading è balzato al terzo posto per volume come tipologia all'interno della finanza alternativa con 252 mil€ (nel 2016).
  • che l'Italia era (nel 2016) il terzo Paese per diffusione con 43 mil€
  • e che in Italia l'Invoice Trading è il secondo più grosso settore con le piattaforme che sono state citate.
 
Guardando l'andamento del settore da un punto di vista più generale in ambito europeo si vede che:
  • l'Invoice Trading è balzato al terzo posto per volume come tipologia all'interno della finanza alternativa con 252 mil€ (nel 2016).
  • che l'Italia era (nel 2016) il terzo Paese per diffusione con 43 mil€
  • e che in Italia l'Invoice Trading è il secondo più grosso settore con le piattaforme che sono state citate.

Ci credo...con i nostri tempi biblici di pagamento rispetto alla media UE :). Non è solo un problema della PA, ma anche nel privato si vedono ancora scadenze a 6 mesi...assurdo
 
Lo confermano i trend più recenti.

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