calcolo della buonuscita se l'azienda decide di risolvere il contratto

AnonimouS

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Buonasera a tutti, mi scuso se questo non è lo spazio giusto ma non ho trovato altre aree del forum per chiedere un parere lavorativo.

Diciamo che sono in una situazione aziendale dove nei prossimi mesi è probabile che io possa ricevere un'offerta per andarmene dal posto in cui lavoro. Onde evitare di andare, almeno per il momento dall'avvocato, qualcuno mi saprebbe consigliare se c'è un calcolo standard iniziale per capire quante mensilità spetterebbero di base e su cui poi al limite avanzare una richiesta?

Ogni esperienza diretta o indiretta è ben accetta, grazie.

M.
 
Ma perchè non ti rivolgi ad una associazione sindacale, professionale e/o patronato?
 
Per quanto ne so io non esiste una normativa/prassi di riferimento per la buonuscita a meno che tu non sia un dirigente o più spesso un alto dirigente nel qual caso è tipicamente regolamentata nel contratto.

Negli altri casi, in definitiva, si tratta di vedere quanto costa all'azienda cacciarti con le 'cattive', in generale non otterrai di più se te ne andrai con le buone.

Se sei dipendente metti nel conto che se l'azienda ti licenzia o ti mette in condizione di licenziarti per giusta causa hai diritto alla NASPI, se ti licenzi 'volontariamente' la NASPI te la scordi.

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