Delucidazioni inizio e gestione nuova attività

davide90

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17/7/17
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Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum e volevo insieme a un socio aprire un'attività di commercio all'ingrosso e al dettaglio di materiale meccanico.

Premetto che lavoriamo entrambi in questo campo da due anni (noi ne abbiamo 22) , vorrei delucidazioni più che altro nella gestione contabile della futura azienda e anche più o meno le tasse e i margini di guadagno che bisogna tenere per far fruttare l'azienda detto questo vorrei capire le tasse su cosa vanno calcolate. io per ora mi sono fatto questa idea vorrei sapere da voi se sbaglio. partendo da un presupposto che fattureremmo 150.000,00 euro anno, vendendo a una media del 50% di ricarico tirate via le spese della materia prima avremmo un utile su questo utile bisogna sottrarre le spese che si hanno (affitto capannone-luce-acqua ecc).

Dal restante che sarebbe quello che dovremmo metterci in tasca è vero come dice il mio titolare di adesso che ci si va a pagare un 60% di tasse?

e per esempio le spese che si possono scaricare da dove vengono sottratte di fatto?

se riuscireste a darmi qualche risposta anche con una scaletta ve ne sarei molto grato perché ho molta confusione nella testa!

ah dimenticavo, la società che avremmo intenzione di fare è una s.n.c
 
Il tuo attuale titolare ti ha detto una mezza verità.
La verità è che non esiste il 60% secco ma ci sono tante tasse che se sommate insieme posso superare tranquillamente il 60% del tuo utile.

Le principali tasse che devi studiare sono l'Irpef e i contributi Inps (+le invisibili addizionali regionali e comunali).
Poi ci sarebbe pure l'Iva ma quella non è una tassa che paghi tu, ma la paga il cliente. Tu devi semplicemente girarla allo Stato.
Il problema è che molte persone, quando redigono una bozza di business plan, si dimenticano se il fatturato lo hanno calcolato al lordo o al netto dell'Iva (i tuoi ipotetici 150.000€ come sono?)

Detto ciò... Non dimenticare che lo Stato vuole pagate in anticipo le tasse del secondo anno di attività. Se poi il secondo anno i conti non tornano, non vi preoccupate, vi spetta un credito che potrete usare per pagare le tasse del terzo anno e così via...

Un'ultima cosa importantissima!!!
Non penserete mica che le tasse le pagherete su quello che "effettivamente" guadagnerete?! Eh no! In Italia non funziona così.

Il sistema di tassazione italiano (unico al mondo!) si basa sugli "studi di settore", da poco ribattezzati "indici di affidabilità, gentilmente forniti dall'Agenzia delle Entrate.
Per cui se effettivamente guadagnerete 150.000€, ma lo studio di settore dice che voi avete guadagnato 500.000€, vi potete attaccare al tram perché dovrete pagare le tasse su 500.000€.

Se fate ricorso contro tale assurdità, è probabile che i giudici tributari vi diano ragione al primo e al secondo grado, ma all'ultimo grado, in Cassazione, l'Agenzia delle Entrate vince sempre e sarete condannati pure a pagare le spese legali del primo e secondo grado (dove pensavate di aver vinto)
 
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Il tuo attuale titolare ti ha detto una mezza verità.
La verità è che non esiste il 60% secco ma ci sono tante tasse che se sommate insieme posso superare tranquillamente il 60% del tuo utile.

Le principali tasse che devi studiare sono l'Irpef e i contributi Inps (+le invisibili addizionali regionali e comunali).
Poi ci sarebbe pure l'Iva ma quella non è una tassa che paghi tu, ma la paga il cliente. Tu devi semplicemente girarla allo Stato.
Il problema è che molte persone, quando redigono una bozza di business plan, si dimenticano se il fatturato lo hanno calcolato al lordo o al netto dell'Iva (i tuoi ipotetici 150.000€ come sono?)

Detto ciò... Non dimenticare che lo Stato vuole pagate in anticipo le tasse del secondo anno di attività. Se poi il secondo anno i conti non tornano, non vi preoccupate, vi spetta un credito che potrete usare per pagare le tasse del terzo anno e così via...

Un'ultima cosa importantissima!!!
Non penserete mica che le tasse le pagherete su quello che "effettivamente" guadagnerete?! Eh no! In Italia non funziona così.


Il sistema di tassazione italiano (unico al mondo!) si basa sugli "studi di settore", da poco ribattezzati "indici di affidabilità, gentilmente forniti dall'Agenzia delle Entrate.
Per cui se effettivamente guadagnerete 150.000€, ma lo studio di settore dice che voi avete guadagnato 500.000€, vi potete attaccare al tram perché dovrete pagare le tasse su 500.000€.

Se fate ricorso contro tale assurdità, è probabile che i giudici tributari vi diano ragione al primo e al secondo grado, ma all'ultimo grado, in Cassazione, l'Agenzia delle Entrate vince sempre e sarete condannati pure a pagare le spese legali del primo e secondo grado (dove pensavate di aver vinto)

Zarbo grazie mille per la risposta, il fatturato che ti ho scritto è comprensivo d'iva. come puoi capire noi siamo due ragazzi totalmente inesperti in questa materia e prima di investire soldi, che per altro non abbiamo e dovremmo fare dei finanziamenti ci volevamo vedere chiaro. non capisco ancora bene il discorso di tassazione.
Un altra domanda, visto che sei stato molto gentile, noi abbiamo stimato tra tutte le spese annuali fisse circa 13.000€ di spese (affitto capannone, luce acqua ecc) senza contare irpef e altre tasse che hai citato tu, quanto dovremmo fatturare per tirarci fuori uno stipendio decente in due? tieni conto che noi avremmo un margine di ricarico del 60% di media.
 
i 150 ivati sono circa 123 netti ed un costo materia prima di circa 76,84
da cui 123-76,84 = 46,16 a cui sottraiamo i costi fissi che hai individuato
46,16- 13=33,16(sicuro di aver pensato a tutto commercialista,tassa rifiuti, utenze, interessi passivi, bolli e )
tieni presenti che molti costi sono fiscalmente indetraibili o solo per una quota(automobili) e che non vengono fiscalmente scaricati nell'esercizio, ma messi in ammortamento(compro quest'anno uno scaffale a 100 e scarico 10 x 10 anni )
metti di togliere ai 33,16 un 40% di tasse
e siamo a 19,89 da dividere con il tuo amico
se iscritto agli artigiani calcola 3,6 per l'inps di minimo
questa è solo un'ipotesi con i numeri che hai dato tu, per qualcosa di più preciso investi qualche euro da un buon commercialista.
Domanda Quanto prendi di stipendio nel tuo attuale lavoro?
 
Grazie per la risposta Farstef, allora dove lavoro adesso adesso ho un contratto del cavolo e percepisco circa 1000 euro mensili a cui devo togliere 250 euro di spese tra pasti-gasolio ecc...non è tanto per il guadagno che vorrei aprire una mia attività ma quanto per la soddisfazione di aprire un'attività mia. però vedo che in italia le tasse non ti permettono di fare nulla....con i numeri sopra descritti ho ipotizzato la vendita al'ingrosso..inve con quella al dettaglio i ricarichi dovrebbero essere a una media del 90/100%...
 
però vedo che in italia le tasse non ti permettono di fare nulla....

Non me ne intendo, ma secondo con quei numeri e il calcolo di @Ferstef anche se le tasse fossero del 20% invece del 40% non tireresti fuori due stipendi!

n.b. Il ricarico del 50% sarà senza IVA quindi 123.000/2 =61.500
61.500 - 13.000 = 48.500 cioè 29.100 netti (40%tax) cui togliere INPS, dividere x2, dividere x12 mensilità... = 8-900€/mese se va bene...
 
tieni presente che di sicuri hai i 13000 € di costi ed i 3600 di minimale inps x te ed il tuo amico
il fatturato che andrai a fare è del tutto ipotetico se io mi servo da Caio da 30 anni xché dovrei venire ad acquistare da te?
 
Allora innanzi tutto il mio progetto consiste nel Aprire un centro dove fare ingrosso e vendita al dettaglio L'ingrosso (on ricarichi che vanno dal 40 al 70%) ci permetteranno di acquistare bene per la rivendita al dettaglio (con margini dal 60 al 200%). abbiamo già contatti con i costruttori per via del lavoro che svolgiamo adesso presso un altra ditta. l'investimento iniziale sarà di circa 60.000,00€ complessivi (anche perché quelli abbiamo) l'altro ragazzo per il primo anno lavorerà come fa adesso mezza giornata in comune e l'altra mezza (6/7 ore) nella nostra azienda. Dove vogliamo aprire ce solo una piccola realtà che vende al dettaglio e a prezzi altissimi poi l'azienda è vecchia sia strutturalmente che mentalmente. Ora io nel lavoro pratico sono più o meno imbattibile e anche come vedute l'unico neo è che ora non saprei come muovermi nel calcolo delle tasse e nel rapporto FATTURATO-GUADAGNO.
 
@davide90
Capisco la tua voglia di fare impresa (sono anch'io così) ma quello che ho cercato di dirti prima è che i pensionati, i lavoratori dipendenti, i managers pagano le tasse su quello che effettivamente è il loro reddito.
Noi imprenditori no! Noi le tasse le paghiamo in base a quello che dicono gli "studi di settore" (ora si chiamano "indici di affidabilità").

Quindi il consiglio d'oro che ti do è quello di andare presso un avvocato tributarista o da un commercialista e chiedere qual è lo studio di settore a cui ti devi adeguare per essere in regola con le tasse.

Se lo studio di settore dice che la tua attività da grossista non può fatturare meno di 500.000€ all'anno, ti dovrai adeguare di conseguenza.
Anche se tu hai veramente fatturato 150.000€, dovrai pagare le tasse (IVA, Irpef, Inps, Irap ecc...) su 500.000€.
 
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