Manet caso di successo Android. Calia: «Così abbiamo convinto Google»

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Manet caso di successo Android. Calia: <<Cosi abbiamo convinto Google>>
La startup accelerata a LUISS Enlabs ha sviluppato un device che permette agli ospiti delle strutture ricettive di prenotare servizi alberghieri, pianificare visite guidate, noleggiare scooter, acquistare ticket

Uno smartphone che offre al turista una connessione Internet 4G illimitata e chiamate altrettanto illimitate in tutto il mondo. Un device che permette agli ospiti delle strutture ricettive di prenotare i servizi alberghieri piuttosto che pianificare visite guidate o noleggiare scooter o acquistare ticket per musei o spettacoli. Stiamo parlando di Manet, il progetto imprenditoriale di Antonio Calia, Marco Maisto, Marco Barbato, Luca Liparulo e Andrea Proietti, che, accelerato da LUISS Enlabs dal 2016, ha, non solo raccolto 700 mila euro in finanziamenti, ma è stato scelto anche da Google come come caso di successo Android. «All’interno del telefono – spiega il ceo e founder Antonio Calia, 31 anni, di Roma – 6 app sono sviluppate da noi su piattaforma Android, unica piattaforma open source che ci permette di modificare e personalizzare a basso livello e quindi rispecchia le nostre esigenze. La chiave del nostro business – ha aggiunto – sta nel fornire un device fisico e quindi il fatto di avere 1200 produttori diversi sui quali poter montare Android per noi è un enorme valore. Grazie ad Android noi riusciamo a migliorare il soggiorno di 10 mila turisti al mese in Italia».

Progetto tangibile
Ma perché Google ha scelto Manet come caso di successo? «Big G era alla ricerca di casi di startup che nascevano e dovevano il loro successo ad Android» racconta Antonio. Manet ha anche “incrociato” Android Factory 4.0, il programma per startup di LVenture Group e Google, gestito da LUISS Enlabs. «Abbiamo conosciuto i manager di Google Italia e ci hanno chiesto se eravamo disponibili a raccontare la nostra storia: ci considerano un caso di successo, un’azienda che ha basato il proprio successo su Android». Per una startup molto giovane «un motivo di orgoglio. Come li abbiamo convinti? Quello che facciamo è tangibile, toccabile con mano da turisti e viaggiatori. E’ un mix legato al contenuto del nostro progetto e anche al fatto che utilizziamo Android». Il primo contatto? «E’ stato con il country manager di Google Italia».

Così è nato il progetto Manet
«Durante un mio viaggio all’estero nel 2015 mi sono reso conto che nessuno usa più il telefono dell’hotel, mentre tutti viviamo costantemente connessi con gli smartphone» racconta Antonio Calia. Invece di scaricare una serie di applicazioni turistiche della città che si sta visitando, per poi doverle cancellare una volta terminata la vacanza, chi viaggia può visualizzare nel telefono Manet una selezione di tour piuttosto che di esperienze culturali o di svago o ristoranti tra i migliori a disposizione in città. Secondo Calia «il plus di Manet è nell’attenzione prestata alla realizzazione dei contenuti informativi, turistici e multimediali, oltre che nella conoscenza del territorio italiano e nella valorizzazione delle eccellenze nostrane. Inoltre i nostri telefoni permettono una personalizzazione ad hoc per ogni cliente, offrendo alle strutture ricettive un’arma in più per veicolare i propri servizi, come prenotare la spa, l’auto a noleggio o il collegamento con l’aeroporto». Secondo i dati forniti dalla startup, sono stati distribuiti oltre 1.500 cellulari Manet. «Stiamo ricevendo numerose richieste anche da B&B e case vacanze. Attualmente siamo presenti in più di 30 strutture ricettive nella Capitale. Da aprile saremo anche a Firenze, Milano e Venezia ed entro il 2017 vogliamo raggiungere l’obiettivo di 20 mila device» precisa Antonio.

Manet per gli albergatori…
Con lo smartphone Manet, l’albergatore può personalizzare l’offerta in base ai servizi che offre e al quartiere della sua location veicolando le proprie offerte commerciali. «Secondo i dati che abbiamo analizzato nei primi tre mesi di attività, le strutture ricettive, che usano i nostri smartphone, aumentano la vendita di servizi del 20% e gli ospiti vivono la città con esperienze delle quali sono soddisfatti il 25% in più rispetto a viaggi precedenti» spiega Luca Liparulo, Coo della startup. Questi device poi possono essere uno strumento importante per avvertire gli ospiti in tempi rapidissimi in caso di eventi imprevisti come attentati o calamità naturali attraverso notifiche push.

…e per i turisti
«Siamo convinti di poter rivoluzionare l’esperienza di viaggio di milioni di turisti e al tempo stesso fornire agli alberghi uno strumento innovativo e in grado di aumentare i propri ricavi» dice Antonio. E se sono ormai abituati ad utilizzare device digitali a casa per organizzare e prenotare il viaggio con Manet, secondo Calia, possono essere accompagnati durante la loro visita «non in modo invasivo. Infatti sarà il singolo turista che deciderà come e quando utilizzare lo smartphone».
 
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