Attese disattese, il titolo dell'eterno "domani". Palla o boccia?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

El Cid

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Vecchio sui minimi, ventre a terra, adolescente che invecchia senza aver avuto una maturità e una replica del volo mirabile pre-quotazione Piaggio, eccoci alla resa dei conti, forse no, ma almeno al momento di riflessione davanti a quello che sembra proprio un bivio.

Ne parlo da interessato, da socio di lungo corso, non così triste come - giustamente - i tanti che leggo: io i miei giri, dichiarati e scritti, li ho fatti.
Ma più che momento da pavone, il mio è stato un rapporto anche frontale, verso l'amministrazione: assemblee, scontri, preso pure per la giacchetta da alcuni soci per fare certe azioni, poi di nuovo in pista per altre.

Conosco Immsi forse come pochi tra quelli che non sono nella stanza dei bottoni, come non lo sono io.
Di certo, quella stanza di bottoni ha al suo interno persone che hanno il titolo in carico più o meno sui 0,6-0,7, diamo un'ampia forchetta. Gli stessi che, a torto o ragione, non si sono mai mostrati così inclini ai patemi di borsa, pur però non potendo vantarsi di esserne vergini: le fortune di famiglie sono state costruite con operazioni finanziarie che hanno avuto nella borsa il loro centro pulsante, per poi chiuderle fuori mercato su piazze non accessibili a tutti.

Ora, non è che altrove la borsa brilli di efficienze.
Ho appena finito di chiudere posizioni per la prima volta di un colore diverso di quelle fino a qualche giorno fa su alcuni dei titoli che, assieme ad Immsi, mi hanno fatto crescere - almeno su un piano di età- e che apprezzo per modelli di gestione, pur con i tanti difetti pur lì presenti : parlo di titoli come Danieli che ho sempre avuto in portafoglio da quando quotavano meno che 3 euro... parlo di Prima Industrie, fin dai 6 euro. Ho chiuso le mie care Mittel, le Ima poderose, le Diasorin, e persino Fincantieri.

Ora mi trovo con Immsi a dover riflettere anche io in questo bivio.

I mercati dicono la loro, a torto o ragione ma basta con ste mani, manine, giochi occulti alla Soros che, quando sono giochi veri, significano che il paese non è sotto attacco: semplicemente non ha nemmeno anticorpi o difese o pelle.
I mercati sbagliano o avremmo listini ingessati e posizioni che avrebbero solo quotazioni e revoche ma zero trend.

I mercati, questi mercati, hanno un umore che non apprezza - ma abbiamo ben visto di peggio - certe politiche economiche e di conseguenza i mercati hanno bersagliato - abbiamo visto di peggio - i titoli di stato, di cui sono zeppi gli istituiti di credito che poi devono finanziare imprese e famiglie.

Filiera e visione molto semplicistica, per carità, quando le sfumature sono ben diverse e le logiche - per fortuna o purtroppo - che sottendono al tutto sono più profonde, ma a livello di modello e per dire di Immsi ci basta.

Immsi infatti è proprio una di quelle realtà che non "produce" e quindi ha un modello di ricavi che sono fondamentalmente cedole, dato che il suo volume di affari è figlio al 95% di quanto Piaggio "produce" e poi gira a Immsi in quanto maggiore azionista.
Immsi, come holding, non ha infatti giri di portafoglio e incassi relativi che siano generati da operazioni straordinarie: l'ultima positiva è stata anche la prima, Piaggio..., l'ultima negativa e che è ormai svalutata a bilancio è stata Alitalia.
Di mezzo situazioni di turnaround ben condotte, ma lungamente portate avanti, come Intermarine, ma mai portata a "valore", e poi una serie di avventure immobiliari che, o per via giudiziale o per lungaggini ascrivibili a questo o quello, non sono finora maturate.

Piaggio, potente ed evocativa storia di successo da un lato, dall'altro i quasi 100 milioni di Alitalia bruciati, nel mezzo operazioni che cubano poco rispetto a Piaggio, che potrebbero comunque generare ricavi anche sostanziosi ma che di fatto zavorrano un portafoglio di partecipazioni che finora ha assorbito risorse e on restituite.

Non dimentico la quota, ormai irrisoria se non nulla, di Unicredit e il palazzo a Roma, erede del primo gene di tipo immobiliare da cui il nome: IMMobiliare SIrti, due situazioni che di per sé - parlo di pesi specifici - situazioni che sono irrisori al momento su un piano di ricavi.

Piaggio oggi recupera, Immsi stenta, incapace di scollarsi dal vischioso pavimento di minimi di nuovo a tiro.
Tra i due titoli, la forbice di valori si è sempre più aperta, senza mai ricomporsi.

Il management ogni volta rilancia sul futuro, di certo molto attivo su Piaggio, e molto attivi anche su Alitalia a suo tempo e pure sull'immobiliare. Fanno, ma non ci sono riscontri in ambito di quotazioni.

Io, tuttavia, oggi ho di nuovo comprato.
Non è innamoramento, spero non lo sia, ma è convinzione che anche per giri 0,4-0,7 , diciamo la zona di pareggio del prezzo di carico di Colaninno, io non lo considero scarso.
Già più volte scrissi che ero entrato a 0,5 per darle a 0,8.
fatto enon pentito.

Ora, con il trend in discesa, si è abbassato il livello del piano di rimbalzo e di conseguenza anche la soglia di uscita, per quanto il titolo valga secondo me ben di più ma poco conta ciò che penso, in un mero quanto inutile calcolo di NAV, si è abbassata.
Sarà di nuovo una palla o stavolta una boccia che sfonda il pavimento?

Immsi, con il suo indebitamento a livello di gruppo assai importante e con un molto più contenuto debito come capogruppo - pur non proprio leggero - è il soggetto che in momenti come questi è più sensibile ad ogni forma di rischio di deprezzamento BTp, accrescimento spread ecc.
Immsi, infatti, come tutti quelli che hanno esposizione, rischia di avere minor facilità sul mercato dei finanziamenti/rifinanziamenti.

Io voglio pensarla palla un po' "pallosa", e sperare che il contesto plumbeo non agglomeri Immsi in una boccia.

Oggi 24 ottobre 2018, per buona pace di chi tiene il conto delle ore rosse, dei giorni rossi e dei trend rossi del titolo, spero possa essere un giorno di cui avremo un ricordo da trampolino e non da caduta.
Con buona pace che non è un -10% nei prossimi giorni, speriamo di no, che farà la storia, ma capire se Immsi sarà resiliente da questi livelli, un p' sotto ancora di oggi ok, ma pur sempre resiliente e risalente.
 
Vecchio sui minimi, ventre a terra, adolescente che invecchia senza aver avuto una maturità e una replica del volo mirabile pre-quotazione Piaggio, eccoci alla resa dei conti, forse no, ma almeno al momento di riflessione davanti a quello che sembra proprio un bivio.

Ne parlo da interessato, da socio di lungo corso, non così triste come - giustamente - i tanti che leggo: io i miei giri, dichiarati e scritti, li ho fatti.
Ma più che momento da pavone, il mio è stato un rapporto anche frontale, verso l'amministrazione: assemblee, scontri, preso pure per la giacchetta da alcuni soci per fare certe azioni, poi di nuovo in pista per altre.

Conosco Immsi forse come pochi tra quelli che non sono nella stanza dei bottoni, come non lo sono io.
Di certo, quella stanza di bottoni ha al suo interno persone che hanno il titolo in carico più o meno sui 0,6-0,7, diamo un'ampia forchetta. Gli stessi che, a torto o ragione, non si sono mai mostrati così inclini ai patemi di borsa, pur però non potendo vantarsi di esserne vergini: le fortune di famiglie sono state costruite con operazioni finanziarie che hanno avuto nella borsa il loro centro pulsante, per poi chiuderle fuori mercato su piazze non accessibili a tutti.

Ora, non è che altrove la borsa brilli di efficienze.
Ho appena finito di chiudere posizioni per la prima volta di un colore diverso di quelle fino a qualche giorno fa su alcuni dei titoli che, assieme ad Immsi, mi hanno fatto crescere - almeno su un piano di età- e che apprezzo per modelli di gestione, pur con i tanti difetti pur lì presenti : parlo di titoli come Danieli che ho sempre avuto in portafoglio da quando quotavano meno che 3 euro... parlo di Prima Industrie, fin dai 6 euro. Ho chiuso le mie care Mittel, le Ima poderose, le Diasorin, e persino Fincantieri.

Ora mi trovo con Immsi a dover riflettere anche io in questo bivio.

I mercati dicono la loro, a torto o ragione ma basta con ste mani, manine, giochi occulti alla Soros che, quando sono giochi veri, significano che il paese non è sotto attacco: semplicemente non ha nemmeno anticorpi o difese o pelle.
I mercati sbagliano o avremmo listini ingessati e posizioni che avrebbero solo quotazioni e revoche ma zero trend.

I mercati, questi mercati, hanno un umore che non apprezza - ma abbiamo ben visto di peggio - certe politiche economiche e di conseguenza i mercati hanno bersagliato - abbiamo visto di peggio - i titoli di stato, di cui sono zeppi gli istituiti di credito che poi devono finanziare imprese e famiglie.

Filiera e visione molto semplicistica, per carità, quando le sfumature sono ben diverse e le logiche - per fortuna o purtroppo - che sottendono al tutto sono più profonde, ma a livello di modello e per dire di Immsi ci basta.

Immsi infatti è proprio una di quelle realtà che non "produce" e quindi ha un modello di ricavi che sono fondamentalmente cedole, dato che il suo volume di affari è figlio al 95% di quanto Piaggio "produce" e poi gira a Immsi in quanto maggiore azionista.
Immsi, come holding, non ha infatti giri di portafoglio e incassi relativi che siano generati da operazioni straordinarie: l'ultima positiva è stata anche la prima, Piaggio..., l'ultima negativa e che è ormai svalutata a bilancio è stata Alitalia.
Di mezzo situazioni di turnaround ben condotte, ma lungamente portate avanti, come Intermarine, ma mai portata a "valore", e poi una serie di avventure immobiliari che, o per via giudiziale o per lungaggini ascrivibili a questo o quello, non sono finora maturate.

Piaggio, potente ed evocativa storia di successo da un lato, dall'altro i quasi 100 milioni di Alitalia bruciati, nel mezzo operazioni che cubano poco rispetto a Piaggio, che potrebbero comunque generare ricavi anche sostanziosi ma che di fatto zavorrano un portafoglio di partecipazioni che finora ha assorbito risorse e on restituite.

Non dimentico la quota, ormai irrisoria se non nulla, di Unicredit e il palazzo a Roma, erede del primo gene di tipo immobiliare da cui il nome: IMMobiliare SIrti, due situazioni che di per sé - parlo di pesi specifici - situazioni che sono irrisori al momento su un piano di ricavi.

Piaggio oggi recupera, Immsi stenta, incapace di scollarsi dal vischioso pavimento di minimi di nuovo a tiro.
Tra i due titoli, la forbice di valori si è sempre più aperta, senza mai ricomporsi.

Il management ogni volta rilancia sul futuro, di certo molto attivo su Piaggio, e molto attivi anche su Alitalia a suo tempo e pure sull'immobiliare. Fanno, ma non ci sono riscontri in ambito di quotazioni.

Io, tuttavia, oggi ho di nuovo comprato.
Non è innamoramento, spero non lo sia, ma è convinzione che anche per giri 0,4-0,7 , diciamo la zona di pareggio del prezzo di carico di Colaninno, io non lo considero scarso.
Già più volte scrissi che ero entrato a 0,5 per darle a 0,8.
fatto enon pentito.

Ora, con il trend in discesa, si è abbassato il livello del piano di rimbalzo e di conseguenza anche la soglia di uscita, per quanto il titolo valga secondo me ben di più ma poco conta ciò che penso, in un mero quanto inutile calcolo di NAV, si è abbassata.
Sarà di nuovo una palla o stavolta una boccia che sfonda il pavimento?

Immsi, con il suo indebitamento a livello di gruppo assai importante e con un molto più contenuto debito come capogruppo - pur non proprio leggero - è il soggetto che in momenti come questi è più sensibile ad ogni forma di rischio di deprezzamento BTp, accrescimento spread ecc.
Immsi, infatti, come tutti quelli che hanno esposizione, rischia di avere minor facilità sul mercato dei finanziamenti/rifinanziamenti.

Io voglio pensarla palla un po' "pallosa", e sperare che il contesto plumbeo non agglomeri Immsi in una boccia.

Oggi 24 ottobre 2018, per buona pace di chi tiene il conto delle ore rosse, dei giorni rossi e dei trend rossi del titolo, spero possa essere un giorno di cui avremo un ricordo da trampolino e non da caduta.
Con buona pace che non è un -10% nei prossimi giorni, speriamo di no, che farà la storia, ma capire se Immsi sarà resiliente da questi livelli, un p' sotto ancora di oggi ok, ma pur sempre resiliente e risalente.

Ciao caro bene... hai aperto un ottimo forum a dire il vero anche ben augurante....inutile dire che il titolo è sottovalutato e basta un po'di news per farlo impennare vedi oggi sugli ottimi dati è dir poco della controllata piaggio...le partecipazioni vanno tutte a gonfie vele...prima o poi si avvicinerà al suo valore nav...che a mio avviso visto i miglioramenti in atto vada anche migliorato...che dire...aspettiamo come sempre che ci facciano la grazia...io sono tranquillo non deprimendomi nei ribassi pilotati come non esaltandomi per le performance come quella odierna...tutto ha un prezzo quindi tutto ha un valore...io posso permettermi di aspettare la valorizzazione adeguata;)
 
Immsi

Ciao El Cid ti ho scritto in privato qualche giorno fa e lo stesso ho fatto ha fine agosto con il Marchese. Attendo un vostro saluto privato.




Vecchio sui minimi, ventre a terra, adolescente che invecchia senza aver avuto una maturità e una replica del volo mirabile pre-quotazione Piaggio, eccoci alla resa dei conti, forse no, ma almeno al momento di riflessione davanti a quello che sembra proprio un bivio.

Ne parlo da interessato, da socio di lungo corso, non così triste come - giustamente - i tanti che leggo: io i miei giri, dichiarati e scritti, li ho fatti.
Ma più che momento da pavone, il mio è stato un rapporto anche frontale, verso l'amministrazione: assemblee, scontri, preso pure per la giacchetta da alcuni soci per fare certe azioni, poi di nuovo in pista per altre.

Conosco Immsi forse come pochi tra quelli che non sono nella stanza dei bottoni, come non lo sono io.
Di certo, quella stanza di bottoni ha al suo interno persone che hanno il titolo in carico più o meno sui 0,6-0,7, diamo un'ampia forchetta. Gli stessi che, a torto o ragione, non si sono mai mostrati così inclini ai patemi di borsa, pur però non potendo vantarsi di esserne vergini: le fortune di famiglie sono state costruite con operazioni finanziarie che hanno avuto nella borsa il loro centro pulsante, per poi chiuderle fuori mercato su piazze non accessibili a tutti.

Ora, non è che altrove la borsa brilli di efficienze.
Ho appena finito di chiudere posizioni per la prima volta di un colore diverso di quelle fino a qualche giorno fa su alcuni dei titoli che, assieme ad Immsi, mi hanno fatto crescere - almeno su un piano di età- e che apprezzo per modelli di gestione, pur con i tanti difetti pur lì presenti : parlo di titoli come Danieli che ho sempre avuto in portafoglio da quando quotavano meno che 3 euro... parlo di Prima Industrie, fin dai 6 euro. Ho chiuso le mie care Mittel, le Ima poderose, le Diasorin, e persino Fincantieri.

Ora mi trovo con Immsi a dover riflettere anche io in questo bivio.

I mercati dicono la loro, a torto o ragione ma basta con ste mani, manine, giochi occulti alla Soros che, quando sono giochi veri, significano che il paese non è sotto attacco: semplicemente non ha nemmeno anticorpi o difese o pelle.
I mercati sbagliano o avremmo listini ingessati e posizioni che avrebbero solo quotazioni e revoche ma zero trend.

I mercati, questi mercati, hanno un umore che non apprezza - ma abbiamo ben visto di peggio - certe politiche economiche e di conseguenza i mercati hanno bersagliato - abbiamo visto di peggio - i titoli di stato, di cui sono zeppi gli istituiti di credito che poi devono finanziare imprese e famiglie.

Filiera e visione molto semplicistica, per carità, quando le sfumature sono ben diverse e le logiche - per fortuna o purtroppo - che sottendono al tutto sono più profonde, ma a livello di modello e per dire di Immsi ci basta.

Immsi infatti è proprio una di quelle realtà che non "produce" e quindi ha un modello di ricavi che sono fondamentalmente cedole, dato che il suo volume di affari è figlio al 95% di quanto Piaggio "produce" e poi gira a Immsi in quanto maggiore azionista.
Immsi, come holding, non ha infatti giri di portafoglio e incassi relativi che siano generati da operazioni straordinarie: l'ultima positiva è stata anche la prima, Piaggio..., l'ultima negativa e che è ormai svalutata a bilancio è stata Alitalia.
Di mezzo situazioni di turnaround ben condotte, ma lungamente portate avanti, come Intermarine, ma mai portata a "valore", e poi una serie di avventure immobiliari che, o per via giudiziale o per lungaggini ascrivibili a questo o quello, non sono finora maturate.

Piaggio, potente ed evocativa storia di successo da un lato, dall'altro i quasi 100 milioni di Alitalia bruciati, nel mezzo operazioni che cubano poco rispetto a Piaggio, che potrebbero comunque generare ricavi anche sostanziosi ma che di fatto zavorrano un portafoglio di partecipazioni che finora ha assorbito risorse e on restituite.

Non dimentico la quota, ormai irrisoria se non nulla, di Unicredit e il palazzo a Roma, erede del primo gene di tipo immobiliare da cui il nome: IMMobiliare SIrti, due situazioni che di per sé - parlo di pesi specifici - situazioni che sono irrisori al momento su un piano di ricavi.

Piaggio oggi recupera, Immsi stenta, incapace di scollarsi dal vischioso pavimento di minimi di nuovo a tiro.
Tra i due titoli, la forbice di valori si è sempre più aperta, senza mai ricomporsi.

Il management ogni volta rilancia sul futuro, di certo molto attivo su Piaggio, e molto attivi anche su Alitalia a suo tempo e pure sull'immobiliare. Fanno, ma non ci sono riscontri in ambito di quotazioni.

Io, tuttavia, oggi ho di nuovo comprato.
Non è innamoramento, spero non lo sia, ma è convinzione che anche per giri 0,4-0,7 , diciamo la zona di pareggio del prezzo di carico di Colaninno, io non lo considero scarso.
Già più volte scrissi che ero entrato a 0,5 per darle a 0,8.
fatto enon pentito.

Ora, con il trend in discesa, si è abbassato il livello del piano di rimbalzo e di conseguenza anche la soglia di uscita, per quanto il titolo valga secondo me ben di più ma poco conta ciò che penso, in un mero quanto inutile calcolo di NAV, si è abbassata.
Sarà di nuovo una palla o stavolta una boccia che sfonda il pavimento?

Immsi, con il suo indebitamento a livello di gruppo assai importante e con un molto più contenuto debito come capogruppo - pur non proprio leggero - è il soggetto che in momenti come questi è più sensibile ad ogni forma di rischio di deprezzamento BTp, accrescimento spread ecc.
Immsi, infatti, come tutti quelli che hanno esposizione, rischia di avere minor facilità sul mercato dei finanziamenti/rifinanziamenti.

Io voglio pensarla palla un po' "pallosa", e sperare che il contesto plumbeo non agglomeri Immsi in una boccia.

Oggi 24 ottobre 2018, per buona pace di chi tiene il conto delle ore rosse, dei giorni rossi e dei trend rossi del titolo, spero possa essere un giorno di cui avremo un ricordo da trampolino e non da caduta.
Con buona pace che non è un -10% nei prossimi giorni, speriamo di no, che farà la storia, ma capire se Immsi sarà resiliente da questi livelli, un p' sotto ancora di oggi ok, ma pur sempre resiliente e risalente.
 
Ciao El Cid ti ho letto e detto la mia. In privato. Buon fine settimana
 
Intanto per la piaggio nuovo record di immatricolazioni ad ottobre...anche novembre dovrebbe seguire trend...vediamo quando se ne accorgono e ci riportano su...sempre in attesa;)
 
comunque può rimanere così per mesi...inchiodata a 0,41-42, praticamente ferma se scende troppo, candelone verde e riprende questi valori...se si alza troppo idem con patate...
ma sono ottimista:D...e sempre il timing che mi frega...
 
Ah! Ora siete qui? Su questo nuovo capitolo?
Titolo che riesce a fare gara al ribasso con la mia amata e ben posseduta Tim-Telecom.
Si tiene per questione d'industria, e questi giacobini maramaldi al comando già mi hanno visto reazionariamente fiero a loro opposto in sede di discussione sul destino delle scorporande.
alla fine i problemi di Tim-Telecom li vedo affini a quelli della minuscola Immsi: capire il destino di sé e dei valori ora in pancia e decidere se portarli in evidenza senza troppi scontri interni o con i consulenti.
E credo proprio che i conti (di Immsi) non deluderanno: a deludere ci pensa la (non) attenzione sul povero titolo.
:D
 
Immsi

Buonasera egr. Marchese so che Lei è
estremamente impegnato ,ciò nonostante le chiedo esplicitamente:
A suo parere si farà lo scorporo dei marchi Piaggio? Ed in quali tempi? La prego di dare una risposta .Saluti da chi con questo titolo si sta facendo male!
Ah! Ora siete qui? Su questo nuovo capitolo?
Titolo che riesce a fare gara al ribasso con la mia amata e ben posseduta Tim-Telecom.
Si tiene per questione d'industria, e questi giacobini maramaldi al comando già mi hanno visto reazionariamente fiero a loro opposto in sede di discussione sul destino delle scorporande.
alla fine i problemi di Tim-Telecom li vedo affini a quelli della minuscola Immsi: capire il destino di sé e dei valori ora in pancia e decidere se portarli in evidenza senza troppi scontri interni o con i consulenti.
E credo proprio che i conti (di Immsi) non deluderanno: a deludere ci pensa la (non) attenzione sul povero titolo.
:D
 
Ah! Ora siete qui? Su questo nuovo capitolo?
Titolo che riesce a fare gara al ribasso con la mia amata e ben posseduta Tim-Telecom.
Si tiene per questione d'industria, e questi giacobini maramaldi al comando già mi hanno visto reazionariamente fiero a loro opposto in sede di discussione sul destino delle scorporande.
alla fine i problemi di Tim-Telecom li vedo affini a quelli della minuscola Immsi: capire il destino di sé e dei valori ora in pancia e decidere se portarli in evidenza senza troppi scontri interni o con i consulenti.
E credo proprio che i conti (di Immsi) non deluderanno: a deludere ci pensa la (non) attenzione sul povero titolo.
:D

Toh chi si rivede....il marchese...buon segno...i miei più cari saluti;)
 
Marchese sta facendo spesa?finalmente qualcuno inizia a buttarci un occhio..volumi in aumentoOK!
 
Immsi

Davvero un gran titolo. Ti prego di continuare così per altre 7 sedute e sei mia.
 
Immsi: utile netto cons 9 mesi sale a 14,9 mln (+20,1% a/a)
MILANO (MF-DJ)--Immsi ha registrato al 30/9/18 un utile netto consolidato di 14,9 milioni, in crescita del 20,1% rispetto ai 12,4 mln di euro al 30/09/17.

I ricavi consolidati, informa una nota, si attestano a 1.151,6 milioni di euro in crescita dell'1,5% (+5,5% a cambi costanti) dai 1.134,1 mln al 30.09.17: l'Ebitda e' cresciuto dell'1,9% a 176,2 milioni di euro dai 173 mln al 30/09/17, e l'Ebit ha registrato un progresso del 14,1% da 81 a 92,4 milioni di euro. Il risultato ante imposte e' positivo per 60,9 milioni di euro, in crescita del 31,4% 6,3 mln al 30/09/17).

La posizione finanziaria netta e' negativa per 821,7 milioni euro,

in miglioramento per 37,2 mln rispetto ai -858,9 mln al 31 dicembre 2017 e in miglioramento per 21,3 mln rispetto ai -843 mln al 30 settembre 2017.

In merito al settore industriale (Gruppo Piaggio) in un contesto di rafforzamento sui mercati globali, il Gruppo dal punto di vista commerciale e industriale si impegna a confermare la posizione di leadership nel mercato europeo delle due ruote attraverso: un ulteriore rafforzamento della gamma prodotti; il mantenimento delle attuali posizioni sul mercato europeo dei veicoli commerciali; consolidare la presenza nell'area Asia Pacific, esplorando nuove opportunità nei paesi dell'area, sempre con particolare attenzione al segmento premium del mercato; rafforzare le vendite nel mercato indiano dello scooter grazie all'offerta di prodotti Vespa ed Aprilia SR; incrementare la penetrazione dei veicoli commerciali in India, grazie anche all'introduzione di nuove motorizzazioni.

In linea più generale resta infine fermo l'impegno - che ha caratterizzato questi ultimi anni e che caratterizzerà anche le attività nel 2018 - di generare una crescita della produttività con una forte attenzione all'efficienza dei costi e degli investimenti, nel rispetto dei principi etici fatti propri dal Gruppo.

Con riferimento al settore navale, nel corso del 2018 Intermarine continuerà positivamente la gestione degli ordini acquisiti con l'obiettivo di consolidare il rafforzamento patrimoniale in atto negli ultimi esercizi; proseguirà l'intensa attività commerciale internazionale, con particolare riguardo ai Paesi asiatici ed europei perseguirà ogni opportunità per il contenimento dei costi diretti e di quelli indiretti.

com/fch

(END) Dow Jones Newswires

November 13, 2018 06:42 ET (11:42 GMT)
 
Ottima....nessun commento...basta solo leggerla...:bye:
 
Se non è il momento...non è il momento...su questo non ci piove ma sfido chiunque a dire che i dati non sono ottimi...va be'accumuliamo ancora....finché dura:bye:
 
Se non è il momento...non è il momento...su questo non ci piove ma sfido chiunque a dire che i dati non sono ottimi...va be'accumuliamo ancora....finché dura:bye:

Pensavo che il titolo aspettasse la trimestrale per fare un po di movimento e invece non si muove,,,,,
 
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