Scommetto su OVS

mimmo6

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Con la prima trimestrale 2015 cominceremmo a sognare.
 
quando la trim ?
 
Il capitale della quotazione serviranno per abbattere il debito e per investimenti.
 
I numeri

In quattro anni è cambiato molto. Quella che era una catena commerciale oggi è un brand a tutto tondo posizionato nel “value fashion retailing” (prezzi abbordabili e contenuto moda) con ricavi tornati ai livelli pre crisi, ossia 1,136 miliardi nel bilancio chiuso il 31 marzo, e un ebitda salito a 131,5 milioni per una marginalità dell’11,7%. Non solo. Ovs riesce a convertire una cifra molto alta di quel margine, oltre 80%, in cassa generata grazie alla politica attenta degli investimenti e alle efficienze della logistica. A partire dal 2011 lo sviluppo del network ha permesso di arrivare a 896 negozi in Italia (641 a marchio Ovs) a cui se ne aggiungono 133 all’estero, per lo più in franchising o corner, come quelli in Spagna all’interno dei magazzini El Corte Inglés. E lo sviluppo non si fermerà qui: l’amministratore delegato Stefano Beraldo, il manager su cui ha scommesso Bc partners dopo il buyout, ha promesso 200 nuove aperture entro un triennio dopo i 20 Ovs “full format” inaugurati lo scorso anno più una quota di altri store della catena Bernardi riconvertiti in Upim.

Operazione Oscar

In questi giorni Beraldo è in giro per mezza Europa a presentare in road show la quotazione assieme al cfo Nicola Perin e ai banker di Imi, Unicredit, Goldman Sachs e Bofa Merril Lynch, i quattro coordinatori dell’offerta affiancati dai joint bookrunners Credit Suisse e Hsbc. Per il campione nazionale del retail d’abbigliamento, che assieme all’advisor Lazard ha dato via libera all’operazione “Oscar” (nome in codice dell’ipo) dopo il weekend delle elezioni greche e del quantitative easing della Bce, è un passaggio delicato. Anche perché si tratta del primo collocamento di taglia dell’anno (Banzai è ben più piccola), quello che può riaprire il mercato e fare da battistrada ad altri. Lunedì scorso è scattata la vendita delle azioni al retail, cui è riservato il 10% dell’offerta, mentre tre giorni prima era stato aperto il book degli istituzionali. La struttura dell’opvs è quasi tutta in aumento di capitale: 87 milioni di azioni proposte in sottoscrizione e solo 14 milioni (incrementabili di altri 11 in caso di esercizio della greenshoe) messe in vendita dalla Gruppo Coin, per un flottante che sarà almeno 44,5% (fino al 49,3% con l’opzione di overallotment). La società incasserà da 348 a 457 milioni di euro, rispettivamente in caso d’assegnazione al prezzo minimo e massimo della forchetta (4-5,4 euro) mentre la capogruppo venditrice porterà a casa da 54,5 a 73,5 milioni (greenshoe a parte). In realtà anche questa somma rientrerà al piano di sotto a saldo di partite intercompany.

Ovs sfila in road show per incassare 400 milioni - Corriere.it
 
22.04.2015 - presentazione bilancio 2014.
 
Ragazzi, sono da poco entrato nel forum e sono anche un novello di borsa, e pertanto vengo umilmente a chiedere pareri su come vedete OVS. Credo sia un titolo che può dare soddisfazioni.

In virtu della trimestrale di giugno, target a 5 - 5,10 € è auspicabile?? A guardare il grafico sembrerebbe ben definito il trend, ha un supporto a 4,30 e un canale ancora robusto, anche se la resistenza a 4,90 è forte a quanto pare (premetto che in quanto novello sono anche agli inizi di analisi tecnica :D:D:D , se mi sbaglio mi corriggerete (cit.) )
 

Allegati

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Ovs: vendite salgono del 7,9% nel primo trimestre


Ovs ha chiuso il trimestre al 30 aprile con vendite nette per 284,6 milioni di euro, in aumento del 7,9% rispetto al primo trimestre del 2014, e un risultato prima delle imposte di 2,6 milioni (esclusi elementi non ricorrenti), in crescita di 12,3 milioni rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Miglioramento anche per l'Ebitda, passato da 19,4 a 23,5 milioni e per la posizione finanziaria netta (349 milioni) "significativamente ridotta - si legge nella nota della società- in seguito al processo di quotazione e al corrispondente rifinanziamento del debito a tassi di interesse molto più bassi rispetto alla situazione precedente a partire dagli ultimi due mesi del trimestre in esame".

"La Società OVS SpA è stata costituita in data 14 maggio 2014 ed è operativa dall'ultimo istante del 31 luglio 2014", riporta il comunicato. "Di conseguenza, le informazioni patrimoniali, economiche e finanziarie relative al primo trimestre 2015 non presentano dati comparativi". I dati economici presentati relativamente al primo trimestre 2014 "sono informazioni di carve-out ricostruite dal management e non soggette a revisione contabile".
 
Ovs (Coin), apripista all’estero


Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs, intervistato dal Sole 24 Ore, ha illustrato le prossime mosse della società di abbigliamento del gruppo Coin dopo la quotazione in Borsa dello scorso marzo e la chiusura di un 2014 d’oro, con ricavi in crescita dell’8% e un aumento dell’8,5% delle vendite nei negozi a insegna Ovs (il gruppo controlla anche i negozi a marchio Upim e l’insegna Excelsior che propone una selezione di marchi di lusso di abbigliamento).

«Siamo riusciti a cambiare pelle a Ovs lavorando su tre aree – spiega Beraldo al Sole 24 Ore -: lo stile delle collezioni, il format dei negozi e la messa a punto di ogni processo aziendale, con grandissimi investimenti in tecnologia. Nello scorso esercizio le vendite sono aumentate in tutti i trimestri, in forte controtendenza rispetto a un mercato italiano dell’abbigliamento che ha continuato a contrarsi. Il fattore prezzo è fondamentale, ma da solo non sarebbe bastato».

Oltre a tutto questo c’è soprattutto una rete di negozi a insegna Ovs che continua ad allargarsi: «Continueremo ad aprire in Italia, specie quando capita la location giusta – il 2015, continua Beraldo, sarà però l’anno del grande ritorno all’estero -: In agosto apriremo il più grande negozio Ovs del mondo a Buenos Aires, 3mila metri quadrati, ma cerchiamo anche spazi per i negozi di formati dedicati al bambino, con i marchi Ovs Kids e BluKids, puntiamo ad almeno 40 doors entro l’anno, visto il successo di vendite nel 2014».
 
Dopo aver aspettato pazientemente la trimestrale,OVS mi ha dato soddisfazioni:
+13% complessivo, gain in saccoccia!;););)

Sebbene molti tp siano allineati sui 5,20 € mi aspetto rintracciamento fino in area 4,50-4,60.

Se ritorna a 4,50 rientro :)
 
OVS – INTERESSE PER IL SETTORE16/6/2015*-*

[FLASH] Indiscrezioni sulla carta stampata riportano come fondi di private equity ed alcuni competitor italiani stiano guardando a possibili consolidamenti nel comparto. Possibili target la catena Conbipel, oggetto di vendita, attesa al più tardi per il 2016, da parte dell’azionista americano Oaktree ora focalizzato a rinegoziare il debito. Diversi addetti ai lavori vedrebbero delle sinergie con OVS, soprattutto dal lato costi, anche se il retailer guidato dal CEO Beraldo, come già più volte anticipato, guarda maggiormente in questo momento all’espansione retail sulla Penisola e, in seconda battuta, anche all’estero.
 
Ovs (-0,96%): Conbipel sul mercato

16/06/2015 12:09

Ovs -0,96% a 5,17 euro. Secondo indiscrezioni la catena di abbigliamento Conbipel potrebbe essere messa in vendita. Tra i soggetti interessati all'acquisto ci sarebbe anche Ovs.
 
Banca Imi ha un target a 5 euro per Ovs

FTA Online News

Banca Imi ha confermato la raccomandazione "hold" per Ovs con prezzo obiettivo a 5 euro. Gli esperti dopo il roadshow della societa' valutano come incoraggianti le indicazioni emerse: le nuove aperture stanno proseguendo oltre la guidance iniziale. Il recente trend positivo dell'azione incorpora l'outlook migliorato. Gli esperti notano come il titolo scambi a sconto del 27% rispetto ai peer ad un multiplo che e' di 8 volte l'Ev/Ebitda del 2015.
(AM)
 
Gruppo Ovs pianifica 120 aperture, fra Italia ed estero



Dopo la quotazione arriva puntualmente per Ovs il piano di sviluppo rete. Il colosso italiano dei grandi magazzini ha infatti annunciato un progetto di 80 nuovi punti vendita in Italia – 50 in affiliazione – diretto soprattutto a rafforzare Blukids, l’insegna di moda per bambini con un centinaio di negozi, a suo tempo incorporata grazie alla fusione con gruppo Upim.

Inoltre il retailer, cui fanno capo attualmente 790 strutture, sommando anche Coin ed Excelsior, ha palesato ieri i propri programmi per l’estero. In un’intervista al “Sole 24 Ore”, l’amministratore delegato, Stefano Beraldo, ha quantificato il piano in 40 opening entro l’anno. Di particolare rilievo lo sbarco a Buenos Aires, dove in agosto aprirà i battenti la prima Ovs dell’Argentina: ben 3.000 mq, dunque il doppio rispetto alla media.

Sempre secondo le dichiarazioni di Beraldo, nel mirino ci sono anche Mosca e una città del Medio Oriente, che saranno raggiunte da Excelsior (oggi presente a Milano, Verona e Roma). In Russia il marchio di fascia top sarà abbinato a un grande magazzino Coin.

Il gruppo vanta già un livello di internazionalizzazione molto spinto: 110 punti di vendita fra nazioni balcaniche, Spagna, Arabia Saudita, Perù, Costa Rica ecc.

I progetti in corso riflettono l'attuale salute finanziaria di Ovs, che ha chiuso il 2014 con un fatturato consolidato di 1.227 milioni di euro (+4,6%) ed è tornata in utile per 16,7 milioni, contro una precedente perdita di 5,6. Questo ha permesso di pianificare, per l’anno in corso, 55 milioni di investimenti. Infine Ovs, official retailer di Expo 2015, ha approvato un aumento del capitale sociale di 35 milioni, da realizzarsi in 5 anni.
 
OVS inaugura a Milano il suo store più grande
Lo spazio, tre piani per 2.860 mq, ospita le collezioni donna, uomo, bambino e beauty.
10 Settembre 2015 - 13:00

Inaugurerà domani 11 settembre in corso Buenos Aires 21 il più grande flagship store di OVS. Lo spazio, che prende il posto di uno storico negozio Upim, ospita un ampio spazio dedicato alla donna, le collezioni uomo, bambino e beauty, è disposto su tre piani e conta in totale 2.860 mq.

«Questo nuovo store rappresenta un importante traguardo per il nostro merchandising. Negli ultimi due anni OVS ha aumentato notevolmente la propria offerta per cogliere appieno il potenziale di domanda proveniente da diverse categorie di clienti. Le grandi dimensioni di questo negozio ci consentono di offrire per la prima volta una visione completa di quanto siamo in grado di sviluppare nel corso di ogni stagione. È un negozio molto innovativo, un segno architettonico forte in una delle più importanti vie commerciali di Milano», ha spiegato in conferenza stampa Stefano Beraldo, Amministratore Delegato dell'azienda leader nel mercato italiano che conta 790 negozi nel mondo, di cui 503 diretti e 287 in franchising.

Il progetto architettonico, realizzato da OVS in collaborazione con lo Studio Vincenzo De Cotiis Architects, vede protagonisti arredi realizzati in profili metallici organizzati intorno a un percorso lineare, accompagnati da griglie, lamiere lucide, traforate, stirate, volumi in legno e video. Il building è stato progettato applicando i più avanzati concetti di sostenibilità che comprendono: l'introduzione dei criteri di tracciabilità dei materiali adottati, il controllo del ciclo di vita dell’intero negozio, la riduzione del 30% dei consumi elettrici e del 40% di quelli idrici.

A disposizione del cliente una completa digital shopping experience: assistenti alla vendita muniti di iPad, servizio click & collect (ordine online e ritiro capi gratuito in negozio), app dedicata che consente di accedere a ogni tipo di informazione riguardante i prodotti, ricevere notifiche personalizzate con logiche di proximity marketing grazie agli iBeacon, collezionare virtual point con la OVSCARD e pagare direttamente dal proprio smartphone, e l’esperienza ludica delle Google Glass Treasure Hunt, cacce al tesoro a realtà aumentata.

Dove: corso Buenos Aires 21, Milano, 9-21 tutti i giorni.
 
Ovs ora guarda al Medio Oriente

Il gruppo da 284,6 milioni di euro di fatturato nel primo trimestre dell’anno, ha inaugurato a Milano il suo più grande flagship e si prepara a debuttare con un monomarca a Dubai in ottobre.

di Alessia Lucchese

Da Milano Ovs prepara la conquista del mondo. Ha aperto i battenti al civico numero 21 di corso Buenos Aires il più grande flagship store del marchio, circa 3 mila metri quadrati (per la precisione, 2.860) pensati da Vincenzo De Cotiis dove su tre piani si alternano le collezioni uomo, donna e bambino della catena che attualmente detiene in Italia una quota di mercato pari al 5,55% (fonte Sita Nielsen). Più di uno store, quasi un avamposto per far crescere ancora di più il gruppo, che ha archiviato il primo trimestre con ricavi per 284,6 milioni di euro (+7,9%), come ha raccontato a MFF il ceo Stefano Beraldo in quest’intervista.

Perché proprio Milano?

Perché è la città in cui la nostra quota di mercato è pari al 7%, circa due punti in più rispetto alla media nazionale. Corso Buenos Aires, con un passaggio quotidiano di circa 25 mila pedoni e 70 mila macchine, è una meta imprescindibile per chi vuole fare shopping in città. Eravamo già presenti con uno store (che sarà riconvertito in Upim, insegna che occupava proprio gli spazi del nuovo flagship, ndr), ma eravamo consapevoli che il rilancio che abbiamo attuato da dieci anni a questa parte, con maggiore slancio negli ultimi due anni grazie a un focus maggiore sulle proposte moda per uomo e donna, avesse bisogno di uno spazio degno di raccontare tutto di questo marchio. Siamo fortissimi con il kidswear, ma siamo cresciuti molto anche nell’adulto e in questo negozio sia il menswear che il womenswear avranno a disposizione circa 800 metri quadrati ciascuno.

Di solito un nuovo concept rappresenta l’immagine che un marchio vuole dare, in particolare sui mercati stranieri. Quali sono i vostri piani in merito?

Questo store è per noi una base per crescere fuori dall’Italia e diventare un brand globale. Nell’ultimo biennio abbiamo scommesso molto sul mercato domestico, che ci ha premiato e consentito di attirare anche una clientela diversa. Un ottimo esperimento è stato lo store in via Dante a Milano, dove per scelta abbiamo deciso di non inserire il bambino (segmento che vede Ovs leader con una quota di mercato pari al 14%, ndr) per dimostrare che potevamo essere forti anche con la donna, un settore che ci vede contrapposti a colossi come H&M e Inditex. Abbiamo avuto ragione: il 50% della nostra clientela in questo store è al 50% internazionale. Le nostre direttrici di espansione sono soprattutto la Spagna, dove abbiamo una trentina di corner da El corte inglés e alcuni store su strada, e i Balcani. Abbiamo inaugurato il primo store Ovs kids in Svizzera e apriremo in ottobre il primo monomarca a Dubai, frutto della partnership con un importante player dell’area mediorientale. Non nascondo che ci piacerebbe presto inaugurare il nostro primo flaghsip store europeo, in città come Londra o Madrid.

Tra pochi giorni svelerete i risultati relativi al primo semestre 2015. Cosa può anticipare?

Siamo in linea con le aspettative, stiamo crescendo e anche il terzo trimestre è iniziato in modo positivo.
 
Ovs ora guarda al Medio Oriente

Il gruppo da 284,6 milioni di euro di fatturato nel primo trimestre dell’anno, ha inaugurato a Milano il suo più grande flagship e si prepara a debuttare con un monomarca a Dubai in ottobre.

di Alessia Lucchese

Da Milano Ovs prepara la conquista del mondo. Ha aperto i battenti al civico numero 21 di corso Buenos Aires il più grande flagship store del marchio, circa 3 mila metri quadrati (per la precisione, 2.860) pensati da Vincenzo De Cotiis dove su tre piani si alternano le collezioni uomo, donna e bambino della catena che attualmente detiene in Italia una quota di mercato pari al 5,55% (fonte Sita Nielsen). Più di uno store, quasi un avamposto per far crescere ancora di più il gruppo, che ha archiviato il primo trimestre con ricavi per 284,6 milioni di euro (+7,9%), come ha raccontato a MFF il ceo Stefano Beraldo in quest’intervista.

Perché proprio Milano?

Perché è la città in cui la nostra quota di mercato è pari al 7%, circa due punti in più rispetto alla media nazionale. Corso Buenos Aires, con un passaggio quotidiano di circa 25 mila pedoni e 70 mila macchine, è una meta imprescindibile per chi vuole fare shopping in città. Eravamo già presenti con uno store (che sarà riconvertito in Upim, insegna che occupava proprio gli spazi del nuovo flagship, ndr), ma eravamo consapevoli che il rilancio che abbiamo attuato da dieci anni a questa parte, con maggiore slancio negli ultimi due anni grazie a un focus maggiore sulle proposte moda per uomo e donna, avesse bisogno di uno spazio degno di raccontare tutto di questo marchio. Siamo fortissimi con il kidswear, ma siamo cresciuti molto anche nell’adulto e in questo negozio sia il menswear che il womenswear avranno a disposizione circa 800 metri quadrati ciascuno.

Di solito un nuovo concept rappresenta l’immagine che un marchio vuole dare, in particolare sui mercati stranieri. Quali sono i vostri piani in merito?

Questo store è per noi una base per crescere fuori dall’Italia e diventare un brand globale. Nell’ultimo biennio abbiamo scommesso molto sul mercato domestico, che ci ha premiato e consentito di attirare anche una clientela diversa. Un ottimo esperimento è stato lo store in via Dante a Milano, dove per scelta abbiamo deciso di non inserire il bambino (segmento che vede Ovs leader con una quota di mercato pari al 14%, ndr) per dimostrare che potevamo essere forti anche con la donna, un settore che ci vede contrapposti a colossi come H&M e Inditex. Abbiamo avuto ragione: il 50% della nostra clientela in questo store è al 50% internazionale. Le nostre direttrici di espansione sono soprattutto la Spagna, dove abbiamo una trentina di corner da El corte inglés e alcuni store su strada, e i Balcani. Abbiamo inaugurato il primo store Ovs kids in Svizzera e apriremo in ottobre il primo monomarca a Dubai, frutto della partnership con un importante player dell’area mediorientale. Non nascondo che ci piacerebbe presto inaugurare il nostro primo flaghsip store europeo, in città come Londra o Madrid.

Tra pochi giorni svelerete i risultati relativi al primo semestre 2015. Cosa può anticipare?

Siamo in linea con le aspettative, stiamo crescendo e anche il terzo trimestre è iniziato in modo positivo.



Beh, penso che i dati della semestrale di domani saranno migliori delle aspettative.... io ci credo! :yes:
 
Ovs, esercizio 2014 in utile per 16,7 mln, ricavi +8%
mercoledì 22 aprile 2015 18:19



MILANO, 22 aprile (Reuters) - Ovs chiude l'esercizio al 31 gennaio 2015 con un utile netto di 16,7 milioni di euro da una perdita di 5,6 milioni, su ricavi in crescita dell'8% a 1,23 miliardi.

Lo dice una nota del gruppo approdato in borsa a inizio marzo, ricordando che la società Ovs Spa è nata l'anno scorso con la scissione da Coin delle attività sotto le insegne Ovs e Upim. Si fa quindi riferimento a un conto economico riclassificato relativo al periodo 1 febbraio 2014-31 gennaio 2015 ottenuto dall'aggregazione dei dati consolidati del ramo Ovs-Upim per il periodo 1 febbraio-31 luglio e dei risultati consolidati del gruppo Ovs per il periodo dall'1 agosto 2014 al 31 gennaio 2015. Le informazioni sono inoltre depurate degli elementi non ricorrenti.

L'Ebitda si attesta a 157,1 milioni (12,8% sulle vendite) in crescita del 19,5% rispetto al 2013.

"Ci si attende che nei primi tre mesi dell'esercizio 2015 le vendite del gruppo continuino a manifestare un trend di crescita positivo nonostante il forte incremento realizzato nello scorso esercizio e il clima sfavorevole che ha influito negativamente sull'avvio delle vendite primaverili", si legge nel comunicato. "Si attende una marginalità delle vendite sostanzialmente in linea con l'esercizio scorso".

In seguito all'Ipo che ha comportato la raccolta di risorse finanziarie per 356,7 milioni l'indebitamento si è ridotto a 624,4 milioni al 31 gennaio 2015.
 
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