Bancamarche ... Atto settimo

saravero

L'ARTE DEL DUBBIO
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Jupiter (Cir) bocciata, Banca Marche colpita

Cronologia articolo21 ottobre 2010




La Banca d'Italia "sospende" Jupiter Finance, società di recupero crediti del gruppo Cir di De Benedetti. Ma a pagarne le conseguenze è anche Banca Marche, che ora ha in «stand by» un'importante cessione di crediti in sofferenza. La vicenda inizia l'8 ottobre, quando Bankitalia ordina a Jupiter di «astenersi temporaneamente dall'intraprendere nuove operazioni». Motivo: nel corso di un'ispezione presso la società di recupero crediti del gruppo Cir, Via Nazionale ha riscontrato alcune irregolarità (a partire dagli adempimenti amministrativi e organizzativi).


Il problema è che Jupiter era in procinto di acquistare da Banca Marche un pacchetto di crediti in sofferenza da 350 milioni di euro. Così, per effetto del "cartellino giallo", questa operazione si è improvvisamente boccata. Dal quartier generale di Cir assicurano che «il management di Jupiter è già al lavoro per adeguare la società a quanto previsto da Banca d'Italia». Banca Marche lo spera: altrimenti più che sofferenze, sarebbero dolori. (My.L.)



MA SONO CERTO CHE LE VOSTRE CASSIERE, E LE VOSTRE VOCI DI CORRIDOIO GIA' VE LO AVRANNO DETTO,.....QUESTO E' SOLO PER FARVI CAPIRE CHE L'UNICHE NOTIZIE CERTE SOLO QUELLE CHE SAPPIAMO PER MEZZO STAMPA, E CHE I NOSTRI PENSIERI NON SERVONO ASSOLUTAMENTE AD UN C.A.Z.Z.O........E QUESTO LO DICO A CHI NON PIACCIONO I COPIA INCOLLA!!!!
 
Tutte le banche in borsa vanno a picco, purtroppo non è un settore che in questo momento dà segni di ripresa. Io mi sono buttato su gold silver cotton sugar con etc a leva purtroppo da poco tempo perchè se li avessi presi all'inizio dell'anno, già avrei fatto + 150% ma sono convinto che ancora saliranno come dei missili. vi ricordate quando vi consigliavo safilo e marcolin? chi mi ha dato ascolto? ora insisterei ancora su exor priv e su tod's. Cerchiamo di rifarci da qualche altra parte, perchè banca marche è una causa persa.
 
banche a picco sui listini. Meditate gente, meditate sulla dritta che vi avevo dato su safilo e silver?
 
Banche sempre meno locali
Gli istituti più rappresentativi sono entrati in grandi gruppi - IL SISTEMA Rimane forte il presidio delle Bcc che in regione gestiscono 209 sportelli e una raccolta di 7,5 miliardi

Sembrano passati secoli e invece sono poco più di due anni. Tanto è il tempo trascorso da quando le tre principali fondazioni bancarie delle Marche (Jesi e Pesaro da una parte e Macerata dall'altra) si confrontavano (anche con una dialettica piuttosto aspra) sull'opportunità di cedere i rispettivi pacchetti della Banca delle Marche alla Banca popolare del l'Emilia di Guido Leoni.
Accadeva nel maggio 2008. «A mettere tutti d'accordo non è stata una questione di convenienza tattica – spiega chi ha seguito la vicenda per conto di una delle tre fondazioni – quanto la necessità di mantenere bene irrorato un territorio composito e caratterizzato da una forte e peculiare presenza industriale e artigiana. Anzi è accaduto di più: nel succedersi dei mesi ci si è spinti a incrementare le rispettive partecipazioni nella banca».
Mauro Marconi, già preside della facoltà di ...............l'articolo completo sul sito di massimo bianconi...
 
Bper: Utile Netto 9 Mesi +80% a 308 Mln

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venerdì, 12 novembre 2010 - 17:51
(ASCA) - Roma, 12 nov - Bper archivia i primi 9 mesi dell'anno con una progressione dell'utile netto dell'80% a 308 milioni di euro grazie all'andamento positivo dei ricavi e alla diminuzione delle rettifiche su crediti. Il margine di intermediazione segna un -5,8% a 1,53 miliardi mentre le rettifiche su crediti scendono del 35% a 263 milioni. Sul fronte patrimoniale gli impieghi aumentano del 3,9% a 47,21 miliardi e le sofferenze crescono del 23,7% a 1,12 miliardi di euro. I coefficienti patrimonmiali al 30 settembre mostrano il core tier 1 al 7,28% e il tier 1 al 7,51%.
 
Non so se augurarmi un ns. ingresso nel listino, perchè la borsa non premia ma penalizza: banca popolare milano ha la quotazione ai minimi storici solo perchè ha guadagnato 108 milioni invece dei 180 dell'anno scorso; bper non sale di un centesimo anche dopo l'annuncio di avere conseguito gli utili riportati sopra da cmassimo (3 volte superiori ai nostri) maaaaa, che dire?
 
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Da oggi, la CONSOB ha finalmente un nuovo Presidente , se " Sincero " o meno lo vedermo strada facendo.

Poiche' il malaffare continua :

Al 16/11/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 5
Quantità potenzialmente eseguibile 6.785
Prezzo teorico d’asta 1,170 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 7.938,45 €

Al 17/11/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 13
Quantità potenzialmente eseguibile 14.935
Prezzo teorico d’asta 1,150 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 17.175,25 €


Personalmente una bella letterina di segnalazione la farei, se poi le letterine fossero molte piu' d'una non guasterebbe.

quanto puoi chiamami ciao
 
Veneto Banca: nuove assunzioni e stabilizzazioni
Pubblicato il 22 novembre 2010.
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Torniamo a parlarvi di Veneto Banca che, dopo la presentazione del piano industriale per il triennio 2010 – 2013, ha confermato il piano di assunzioni e di stabilizzazioni. L’accordo straordinario sulla nuova occupazione è stato raggiunto dopo un lungo tira e molla tra la banca e i sindacati, con FABI in prima linea.
Ed è propprio la Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI) a dare la notizia: a fronte di un ampliamento della rete di circa 118 sportelli, Veneto Banca creerà 345 nuovi posti di lavoro. I lavoratori saranno assunti con un contratto di apprendistato, con possibilità di essere confermati a tempo indeterminato. Inoltre, nel 2011 saranno stabilizzati 111 dipendenti precari del Gruppo.
Su iniziativa della FABI, è stata poi allegata all’accordo sul piano industriale una lettera unitaria firmata da tutte le sigle, che chiede espressamente a Veneto Banca di farsi carico dell’assunzione dei 35 lavoratori della Seba a rischio licenziamento. Seba, società di servizi bancari marchigiana partecipata da Banca Marche, Carifabriano e altre aziende creditizie del territorio, sta infatti per essere venduta a un’impresa di facility management e ad oggi le imprese azioniste non hanno fornito alcuna garanzia occupazionale a coloro che vi lavorano.
“Attraverso la missiva, abbiamo chiesto a Veneto Banca”, ha spiegato Luca Bertinotti, Segretario Nazionale FABI, “di assumersi un impegno verso i lavoratori nel caso la vendita di Seba comporti tensioni occupazionali. Non dimentichiamoci che Veneto Banca detiene il 52% di Carifac, che a sua volta detiene il 53% di Seba. Sarebbe auspicabile che nelle 345 nuove assunzioni rientrassero eventualmente anche i dipendenti di questa realtà, considerato che gran parte dei nuovi sportelli di Veneto Banca saranno aperti proprio nel centro e sud Italia, in particolare in Emilia Romagna, Marche e Puglia”.
Oltre che al centro e al sud, nuove filiali di Veneto Banca saranno aperte anche nei territorio del nord ovest e del nord est, dove la banca è già fortemente radicata.
 
Banca Etruria
Banca Etruria è un Istituto di Credito Popolare fondato nel 1882 ad Arezzo, che si è sviluppato nell'Italia Centrale rafforzando la propria rete commerciale in Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna con presenza anche in Lombardia e Veneto.
Attualmente la Banca ha una base azionaria di circa 55.000 Soci ed è capofila del Gruppo Banca Etruria che conta oltre 2.000 dipendenti e una rete distributiva di quasi 200 filiali. Fanno parte del Gruppo, Banca Federico del Vecchio (storico Istituto fiorentino) e Banca Lecchese (radicata in Brianza).



....sara' la nostra futura compagna di viaggio?? :D
 
caro MASSIMO rispetto il tuo sogno
 
Carim: Le Marche arrivano a Rimini di Marino Cecchetti
pubblicato mercoledì 01 dicembre 2010 alle 06:26 Stampa - Condividi: Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino - Rimini titola: Il presidente di Banca Marche, Ambrosini, ha già avuto primi contatti con Rimini / Banca Marche in pole position per ricapitalizzare la Carim / Contatti in corso fra i vertici di piazza Ferrari e l’istituto anconetano
La notizia circola insistentemente già da alcune settimane, nonostante da palazzo Buonadrata al momento non arrivino conferme.
Ma i soliti ben informati assicurano che Banca Marche sta seguendo da vicino le sorti della Carim, e che sia piuttosto interessata ad acquistare un consistente pacchetto di azioni della principale banca riminese.
Di più: il gruppo bancario marchigiano aspirerebbe a diventare il nuovo azionista di peso della Carim. Il presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini, avrebbe già avuto anche alcuni contatti, anche se sul piatto per ora non ci sarebbe nulla di certo.
Di sicuro c’è che la Banca Marche era già stata individuata come possibile partner della Carim, prima che sull’istituto di credito si abbattesse la scure di Bankitalia, col
commissariamento deciso a fine settembre.
 
Avrei voluto comperarmi almeno un panettone per Natale, c'e' chi me l'ha negato. :'( :'(

Oggi mi hanno fregato anche la bottiglia di spumante . :'( :'(

Al 30/11/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 7
Quantità potenzialmente eseguibile 10.900
Prezzo teorico d’asta 1,150 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 12.535,00 €


Ma mi rimane sempre una speranza : :p :p

Cliccare

Banca Marche: mutui e prestiti personali agevolati
caro amico ci si trova vicino NATALE e di bisognosi ce ne sono TANTI meditate gente meditate (specialmente amici degli amici iesini ,anconetani,fabrianesi,cosa vuoi fare cosi và lavita):angry:
 
Carim: Le Marche arrivano a Rimini di Marino Cecchetti
pubblicato mercoledì 01 dicembre 2010 alle 06:26 Stampa - Condividi: Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino - Rimini titola: Il presidente di Banca Marche, Ambrosini, ha già avuto primi contatti con Rimini / Banca Marche in pole position per ricapitalizzare la Carim / Contatti in corso fra i vertici di piazza Ferrari e l’istituto anconetano
La notizia circola insistentemente già da alcune settimane, nonostante da palazzo Buonadrata al momento non arrivino conferme.
Ma i soliti ben informati assicurano che Banca Marche sta seguendo da vicino le sorti della Carim, e che sia piuttosto interessata ad acquistare un consistente pacchetto di azioni della principale banca riminese.
Di più: il gruppo bancario marchigiano aspirerebbe a diventare il nuovo azionista di peso della Carim. Il presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini, avrebbe già avuto anche alcuni contatti, anche se sul piatto per ora non ci sarebbe nulla di certo.
Di sicuro c’è che la Banca Marche era già stata individuata come possibile partner della Carim, prima che sull’istituto di credito si abbattesse la scure di Bankitalia, col
commissariamento deciso a fine settembre.
caro Massimo se la cosa si quaglia serve solo x richiederci un aumento di CAPITALE:bye:
 
Carim: niente contatti con le Marche. Pasquinelli, Fondazione di Marino Cecchetti
pubblicato giovedì 02 dicembre 2010 alle 08:22 Stampa - Condividi: Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino titola: Carim, si cerca una soluzione riminese / Smentiti i contatti con Banca Marche, contatti con il tessuto economico locale
Aspettano la Carim a braccia aperte. Da anni. E questo potrebbe essere davvero il momento buono. Dalla Banca Marche confermano il ‘forte interessamento’ per il principale istituto di credito riminese. Ma al momento, precisano, non c’è stato alcun contatto nè incontro formale tra i vertici della banca marchigiana e quelli di Carim.
Ci tiene a ribadire questo anche la Carim. Ieri la Fondazione (che resta l’azionista di maggioranza della banca riminese, con il 71% di azioni) è intervenuta sui rapporti con Banca Marche. ‘Pur comprendendo che, nell’ambito del sistema creditizio, vi possa essere interesse verso Banca Carim, a riprova del suo valore, della sua solidità e della sua competitività, né in passato né oggi ci sono stati o sono in corso rapporti o contatti con altri istituti di credito, mirati a eventuali operazioni comuni’.
I vertici di palazzo Buonadrata definiscono ‘fantasiosa’, al momento, ogni ipotesi a riguardo. Ma in realtà la Fondazione Carim, in un passato non lontano, aveva avviato qualche discorso (assolutamente informale) con Banca Marche, per ragionare di possibili partnership. L’approccio è morto praticamente sul nascere, ma c’è stato.
 
carim: Niente contatti con le marche. Pasquinelli, fondazione di marino cecchetti
pubblicato giovedì 02 dicembre 2010 alle 08:22 stampa - condividi: Manuel spadazzi di il resto del carlino titola: Carim, si cerca una soluzione riminese / smentiti i contatti con banca marche, contatti con il tessuto economico locale
aspettano la carim a braccia aperte. Da anni. E questo potrebbe essere davvero il momento buono. Dalla banca marche confermano il ‘forte interessamento’ per il principale istituto di credito riminese. Ma al momento, precisano, non c’è stato alcun contatto nè incontro formale tra i vertici della banca marchigiana e quelli di carim.
Ci tiene a ribadire questo anche la carim. Ieri la fondazione (che resta l’azionista di maggioranza della banca riminese, con il 71% di azioni) è intervenuta sui rapporti con banca marche. ‘pur comprendendo che, nell’ambito del sistema creditizio, vi possa essere interesse verso banca carim, a riprova del suo valore, della sua solidità e della sua competitività, né in passato né oggi ci sono stati o sono in corso rapporti o contatti con altri istituti di credito, mirati a eventuali operazioni comuni’.
I vertici di palazzo buonadrata definiscono ‘fantasiosa’, al momento, ogni ipotesi a riguardo. Ma in realtà la fondazione carim, in un passato non lontano, aveva avviato qualche discorso (assolutamente informale) con banca marche, per ragionare di possibili partnership. L’approccio è morto praticamente sul nascere, ma c’è stato.
forse il giornalista doveva riempire la pagina e rispolverando n,anni indietro, oppure qualcosa dettato dalla dirigenza x vedere la reazione del mercato?
 
Che dite , Macerata e tutti gli altri , il nostro Amico Massimilian non ne azzecca una, ci ha scambiato per Pensionati speculatori, non c'e che dire non solo non ha centrato il vasino, ma in questo caso il vaso si trova qualche centinaio di metri piu' in la' .

Ad ogni modo ben risentito , e........... se intervenissi piu' spesso , anche soltanto per contestarci , saresti sempre e comunque benvenuto, anche le contestazioni alimentano il dibattito in modo costruttivo.
 
Che dite , Macerata e tutti gli altri , il nostro Amico Massimilian non ne azzecca una, ci ha scambiato per Pensionati speculatori, non c'e che dire non solo non ha centrato il vasino, ma in questo caso il vaso si trova qualche centinaio di metri piu' in la' .

Ad ogni modo ben risentito , e........... se intervenissi piu' spesso , anche soltanto per contestarci , saresti sempre e comunque benvenuto, anche le contestazioni alimentano il dibattito in modo costruttivo.

....giusto bentornato massimilan......almeno dibattiamo!!!!!:cool::cool: bollino verde!!!!
 
Sono già state realizzate queste operazioni ?

Patrimonio immobiliare in vendita per Banca Marche
Sabato 18 Settembre 2010 14:44
18/09/2010 - Corriere Adriatico

Jesi- Due le azioni di maggior rilievo. La prima è la "valorizzazione del patrimonio immobiliare", dove con il termine valorizzazione si intende la vendita: consistente il volume di cessioni legato agli immobili e Banca Marche ritiene di poterne ottenere qualcosa come duecento milioni di euro in termini di liquidità

Jesi- Il consiglio di amministrazione di Banca Marche ha esaminato nei giorni scorsi il piano che consentirà all'istituto marchigiano di credito di avvicinarsi a Basilea (3) con quel che ne consegue in termini di prescrizioni finanziarie. Una mossa in largo anticipo sui tempi indicati dalla normativa, che sarà recepita entro la fine dell'anno, che permetterà a Banca Marche di chiudere al meglio le operazioni previste.
Non c'è ancora il visto formale ma dovrebbe arrivare entro la fine del mese per poi procedere alle azioni conseguenti.

Due le azioni di maggior rilievo. La prima è la "valorizzazione del patrimonio immobiliare", dove con il termine valorizzazione si intende la vendita: consistente il volume di cessioni legato agli immobili e Banca Marche ritiene di poterne ottenere qualcosa come duecento milioni di euro in termini di liquidità e una quarantina (sempre di milioni) sul patrimonio per effetto della plusvalenza che si andrebbe ad ottenere.

Il patrimonio immobiliare dell'istituto di credito è diffuso in tutto il territorio regionale ed è il frutto di operazioni di acquisto realizzate nei decenni scorsi.

La seconda operazione, non meno importante e complessa, è quella della cessione delle sofferenze. Non verrà ceduto tutto il pacchetto dei crediti più o meno esigibili ma una larga parte e in questo caso a gestire il nuovo fronte operativo sarà una società ad hoc che dovrebbe vedere presente, con una quota, anche la stessa Banca Marche. Per la partita delle sofferenze si parla di una cifra che dovrebbe attestarsi attorno ai duecento milioni di euro di liquidità.

Totale quattrocento milioni di euro che. stando agli andamenti degli ultimi anni, equivale più o meno agli utili di quattro annualità da poter gestire a sostegno di chi è alla ricerca di sponde creditizie per la propria azienda. Cifre importanti per il contesto regionale ed è per questo che Banca Marche ha velocizzato le operazioni: da un lato si tratta di avvicinarsi, con largo anticipo, ai dettami di Basilea 3 e dall'altro di avere liquidità.
 
e adesso quanto vale ?

Banca delle Marche: Deloitte&Touche, valore ordinarie di 1,71 euro
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MARTEDI' 24 GIUGNO 2008
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 24 giu - La perizia redatta dalla Deloitte&Touche attribuisce alle azioni ordinarie Banca delle Marche spa il valore unitario di 1,71 euro. Lo afferma una nota della banca con riferimento alla rivalutazione ai sensi dell'articolo 1, comma 91 della Legge 24/12/2007, n. 244, del costo fiscalmente riconosciuto delle partecipazioni in societa' non quotate. Il giuramento della perizia e' previsto per il prossimo 25 giugno. Il comunicato e' stato emesso ai sensi degli articoli 66 e 109 della deliberazione Consob n. 11971 del 14/5/1999 e degli articoli 114 e 116 del decreto legislativo 24/2/1998 n. 58.
 
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