Non sapevo come intitolare il thread, prendendo come riferimento il titolo FMR Art'è che sarà delistato dal 1 Marzo, e chi si ritroverà da oggi con azioni FMR affronterà un piccolo salto nel buio.
Affronterò/affronteremo più avanti, il discorso, tanto ne avremo tempo.
Il thread si poteva anche intitolare:
"L'elogio della lentezza"
oppure:
"Il pensiero lento"
oppure secondo gli ultimi spunti dell'azienda:
"La Bellezza salverà il mondo".
Ho preferito scegliere "la Maratona" perchè la teoria che ha elaborato la mia testolina bacata da qualche anno e che ora esterno, ha bisogno di costanti anche se sporadici autoalimentazioni, e quindi qualcosa di eroico come la maratona mi va bene.
Il titolo da la sensazione sia della fatica, sia del gesto, che della costanza e sia del premio finale, che è grande anche per chi arriva, anche se è tra gli ultimi.
E' fondamentale anche, il fatto che di solito chi si iscrive alla maratona lo fa per mettersi alla prova e anche perchè ha buone possibilità di farcela.Quindi è già allenato.
Quindi, paragonando un maratoneta iscritto alla gara ad un'azionista FMR, trovo numerose analogie, in quanto uno che è rimasto con azioni FMr ha già passato tante vicende, e se volutamente è rimasto con azioni in mano è perchè o allenato per correre la maratona (gli ultimi che hanno acquistato il titolo) o chi detiene il titolo da tanto tempo e non accetta l'idea di perdere la battaglia visto anche il poco valore rimasto da "giocarsi"(è quindi deve correre per forza).
Il pensiero lento o l'elogio della lentezza, anche se a me temi molto cari, danno, se non approfonditi un senso di negatività a chi si approccia (di cui chiaramente non mi fregherebbe nulla, senonchè l'altro mi piace più.) e infine, per quanto riguarda il titolo sulla Bellezza, oltre a piacermi molto è però un imput dell'azienda che avendo +del 90% di azioni, già decide tutto quanto e non posso fargli decidere anche questo......
Faccio ancora un passo indietro, tanto per far capire bene che tengo molto a questo thread, e dico che quello che scriverò non è altro che l'evoluzione del pensiero che ho nella testa da quando compero azioni e/o fondi azionari.
Inanzitutto, scrivendo su titoli non più quotati terremo alla larga, rompiballe più o meno autorizzati, analisti che con le loro elaborazioni molte volte giuste ma di breve respiro generano ansia, falsi venditori sui book, catastrofisti, pessimisti cosmici e quant'altro.Mi fermo, ma ne avrei molti altri e ben più pesanti di aggettivi da usare.
Poi avremo la quasi certezza che se in questi titoli l'azionista principale ha il 90%, o anche di più le sue azioni saranno finalmente trasparenti e non dettate da fatti contingenti, tipo se vuole vendere o se vuole comperare più azioni ed altro.
Detto questo, quindi, dico che da anni, grazie anche a qualche perla che ho raccolto quà e là da qualche compagno di viaggio (anche del forum), mi sono indirizzato verso l'essere azionista di società o banche, il cui requisito principale è la non quotazione, oppure titoli provenienti da quotazione borsistica, o titoli con quotazione parziale con prezzo settimanale (molte banche non quotate fan così).
Quindi partendo da tutto ciò, o anteponendo al discorso FMR tutto ciò, dico che FMR per me rappresenta solo un tassello del puzzle, che visto nella sua interezza o nei meandri della mia testolina è chiaro, ma per qualcun'altro che non ha fatto il mio percorso è invece di una confusione assoluta.
Per semplificare, se io ho 100 da investire in non quotati, tenderò a non investire in un solo non quotato, ma possibilmente in 10, in maniera da non essere completamente o in errore o realizzato al 100%, se FMR raggiunge o no i suoi obiettivi.
Detto questo quindi FMR rappresenta per me 1/10 ma nonostante questo, è un'investimento importantissimo.
Sono circa a metà strada del mio percorso di trovare non quotati che possono essere interessanti ed ecco perchè metto a disposizione qualche mia piccola esperienza, in maniera che altri mettano le loro a disposizione.
Potrei o potremmo anche fare un blog, ma in questo modo rischieremmo di togliere la naturalezza a chi si vuol introdurre (con le giuste intenzioni) nel thread apportando le sue esperienze/conoscenze.
FATTA QUESTA PREMESSA, da ora in poi posso parlare di FMR e non parlerò di qui di altri titoli, perchè penso di essere stato chiaro e non fraintendibile, cosa che mi scoccia molto sia nella mia vita di tutti i giorni e sia nella mia “vita virtuale” che considero naturale estensione dell'altra, e dove uso quasi i stessi metodi.
Quindi FMR.
Rappresenta per me una vera e propria scommessa in quanto nella altre storie, di solito son rimasto o sono andato perchè il prezzo a cui potevo comperare era nettamente più basso del valore “tangibile” dell'azienda.
Anche qui, se si va a guardare il prezzo opa (5 euro) e il prezzo di fusione dato appena 4 mesi dopo (15 euro) il prezzo “sembra” interessante, ma vista, almeno dal mio punto di vista di contadino ripulito, il settore del business e il valore sono molto molto variabili e non ben quantificabili.
Per fare un'esempio pratico, se la società x ha in pancia immobili per 100, debiti x40 e valore dato dal prezzo per azione di 20 sono abbastanza tranquillo........
qui pur essendo presenti i stessi valori, il settore, e il momento in cui viviamo, mi fanno stare meno tranquillo.
Tuttavia, 2 cose mi hanno spinto a rimanere.
1)L'esiguità della market cap.
2)Il “piano industriale” appena abbozzato nel prospetto di fusione, in cui risalta la volontà di abbattere le spese, e non il fumoso “aumentiamo il fatturato”.
Inoltre la non quotazione su una società del genere che ad oggi, secondo gli ultimi prezzi di borsa capitalizzava 14-15 milioni di euro permette dei risparmi che calcolati a spanne, possono secondo me arrivare anche ad un milione.
Inoltre, la nuova società avrà ancora meno azioni (chiaramente + debiti) e quindi una market cap ancora più bassa. A parità quindi di fatturato e altre cose, solo la non quotazione in 10-15 anni giustifica la capitalizzazione di oggi.
E' vero che ci sono anche problemi o problemini come in tutti i posti, comunque per i numeri e ragionamenti un po' più seri aspetterò il bilancio 2009.
Mi scuso per la lunghezza, le parole sbagliate e altro, ma questo preambolo mi sembrava doveroso per provare a parlare una lingua che accomuni noi che proviamo in qualche modo ad essere fuori dal coro.
Il tempo ci dirà se a torto o a ragione.
Comunque, come si dice in questi casi, tratto dai miei ricordi bambineschi del gioco del nascondino, appena finito di contare e prima di incominciare a cercare i compagnetti nascosti si diceva "chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro".
saluti
tecno
Affronterò/affronteremo più avanti, il discorso, tanto ne avremo tempo.
Il thread si poteva anche intitolare:
"L'elogio della lentezza"
oppure:
"Il pensiero lento"
oppure secondo gli ultimi spunti dell'azienda:
"La Bellezza salverà il mondo".
Ho preferito scegliere "la Maratona" perchè la teoria che ha elaborato la mia testolina bacata da qualche anno e che ora esterno, ha bisogno di costanti anche se sporadici autoalimentazioni, e quindi qualcosa di eroico come la maratona mi va bene.
Il titolo da la sensazione sia della fatica, sia del gesto, che della costanza e sia del premio finale, che è grande anche per chi arriva, anche se è tra gli ultimi.
E' fondamentale anche, il fatto che di solito chi si iscrive alla maratona lo fa per mettersi alla prova e anche perchè ha buone possibilità di farcela.Quindi è già allenato.
Quindi, paragonando un maratoneta iscritto alla gara ad un'azionista FMR, trovo numerose analogie, in quanto uno che è rimasto con azioni FMr ha già passato tante vicende, e se volutamente è rimasto con azioni in mano è perchè o allenato per correre la maratona (gli ultimi che hanno acquistato il titolo) o chi detiene il titolo da tanto tempo e non accetta l'idea di perdere la battaglia visto anche il poco valore rimasto da "giocarsi"(è quindi deve correre per forza).
Il pensiero lento o l'elogio della lentezza, anche se a me temi molto cari, danno, se non approfonditi un senso di negatività a chi si approccia (di cui chiaramente non mi fregherebbe nulla, senonchè l'altro mi piace più.) e infine, per quanto riguarda il titolo sulla Bellezza, oltre a piacermi molto è però un imput dell'azienda che avendo +del 90% di azioni, già decide tutto quanto e non posso fargli decidere anche questo......
Faccio ancora un passo indietro, tanto per far capire bene che tengo molto a questo thread, e dico che quello che scriverò non è altro che l'evoluzione del pensiero che ho nella testa da quando compero azioni e/o fondi azionari.
Inanzitutto, scrivendo su titoli non più quotati terremo alla larga, rompiballe più o meno autorizzati, analisti che con le loro elaborazioni molte volte giuste ma di breve respiro generano ansia, falsi venditori sui book, catastrofisti, pessimisti cosmici e quant'altro.Mi fermo, ma ne avrei molti altri e ben più pesanti di aggettivi da usare.
Poi avremo la quasi certezza che se in questi titoli l'azionista principale ha il 90%, o anche di più le sue azioni saranno finalmente trasparenti e non dettate da fatti contingenti, tipo se vuole vendere o se vuole comperare più azioni ed altro.
Detto questo, quindi, dico che da anni, grazie anche a qualche perla che ho raccolto quà e là da qualche compagno di viaggio (anche del forum), mi sono indirizzato verso l'essere azionista di società o banche, il cui requisito principale è la non quotazione, oppure titoli provenienti da quotazione borsistica, o titoli con quotazione parziale con prezzo settimanale (molte banche non quotate fan così).
Quindi partendo da tutto ciò, o anteponendo al discorso FMR tutto ciò, dico che FMR per me rappresenta solo un tassello del puzzle, che visto nella sua interezza o nei meandri della mia testolina è chiaro, ma per qualcun'altro che non ha fatto il mio percorso è invece di una confusione assoluta.
Per semplificare, se io ho 100 da investire in non quotati, tenderò a non investire in un solo non quotato, ma possibilmente in 10, in maniera da non essere completamente o in errore o realizzato al 100%, se FMR raggiunge o no i suoi obiettivi.
Detto questo quindi FMR rappresenta per me 1/10 ma nonostante questo, è un'investimento importantissimo.
Sono circa a metà strada del mio percorso di trovare non quotati che possono essere interessanti ed ecco perchè metto a disposizione qualche mia piccola esperienza, in maniera che altri mettano le loro a disposizione.
Potrei o potremmo anche fare un blog, ma in questo modo rischieremmo di togliere la naturalezza a chi si vuol introdurre (con le giuste intenzioni) nel thread apportando le sue esperienze/conoscenze.
FATTA QUESTA PREMESSA, da ora in poi posso parlare di FMR e non parlerò di qui di altri titoli, perchè penso di essere stato chiaro e non fraintendibile, cosa che mi scoccia molto sia nella mia vita di tutti i giorni e sia nella mia “vita virtuale” che considero naturale estensione dell'altra, e dove uso quasi i stessi metodi.
Quindi FMR.
Rappresenta per me una vera e propria scommessa in quanto nella altre storie, di solito son rimasto o sono andato perchè il prezzo a cui potevo comperare era nettamente più basso del valore “tangibile” dell'azienda.
Anche qui, se si va a guardare il prezzo opa (5 euro) e il prezzo di fusione dato appena 4 mesi dopo (15 euro) il prezzo “sembra” interessante, ma vista, almeno dal mio punto di vista di contadino ripulito, il settore del business e il valore sono molto molto variabili e non ben quantificabili.
Per fare un'esempio pratico, se la società x ha in pancia immobili per 100, debiti x40 e valore dato dal prezzo per azione di 20 sono abbastanza tranquillo........
qui pur essendo presenti i stessi valori, il settore, e il momento in cui viviamo, mi fanno stare meno tranquillo.
Tuttavia, 2 cose mi hanno spinto a rimanere.
1)L'esiguità della market cap.
2)Il “piano industriale” appena abbozzato nel prospetto di fusione, in cui risalta la volontà di abbattere le spese, e non il fumoso “aumentiamo il fatturato”.
Inoltre la non quotazione su una società del genere che ad oggi, secondo gli ultimi prezzi di borsa capitalizzava 14-15 milioni di euro permette dei risparmi che calcolati a spanne, possono secondo me arrivare anche ad un milione.
Inoltre, la nuova società avrà ancora meno azioni (chiaramente + debiti) e quindi una market cap ancora più bassa. A parità quindi di fatturato e altre cose, solo la non quotazione in 10-15 anni giustifica la capitalizzazione di oggi.
E' vero che ci sono anche problemi o problemini come in tutti i posti, comunque per i numeri e ragionamenti un po' più seri aspetterò il bilancio 2009.
Mi scuso per la lunghezza, le parole sbagliate e altro, ma questo preambolo mi sembrava doveroso per provare a parlare una lingua che accomuni noi che proviamo in qualche modo ad essere fuori dal coro.
Il tempo ci dirà se a torto o a ragione.
Comunque, come si dice in questi casi, tratto dai miei ricordi bambineschi del gioco del nascondino, appena finito di contare e prima di incominciare a cercare i compagnetti nascosti si diceva "chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro".
saluti
tecno
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