Qui "peso,qualità,misura",UCG ed altro,con contorno della buona musica.Vol.4

condor7

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Con i migliori auspici


 
Ho venduto a 14,64

Avró fatto male?
 
mib attualmente ora in questo momento 21.715 OK!OK!

se sale significa che non scende :eek: e se non scende allora 21.730 poi 21.740 poi 21.750

ma se scende allora significa che non sale :wall: e quindi quotazione che scende :eek:

imho
 
giorno

sembra voglia andare a 14.528 per poi,forse,risalire in parita'

un po' indecifrabile oggi,senza Usa

sara' un po' una nenia
 
giorno

sembra voglia andare a 14.528 per poi,forse,risalire in parita'

un po' indecifrabile oggi,senza Usa

sara' un po' una nenia

Ciao Domenico:) buongiorno:)

eh mi sa di sì:yes: da ieri pomeriggio si muove tra una res. intra a 14,70 e supp a 14,60. non è cambiato nulla fino ad ora. ha fatto un bel ritraccio partendo proprio dalla res. fino al supp. e da lì sta rimbalzicchiandoOK!. è sempre bella da tradare intraOK!:D. i volumi sono bassi. Oggi poi è anche festa in America come anche tu hai fatto notare.
 
Titolo: EUROPEAN MIDDAY BRIEFING: 4 luglio 2018
Ora: 04/07/2018 13:15
Testo:
MILANO (MF-DJ)--

Mercati europei

I timori che il conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina sia
destinato ad una escalation continua a pesare sui mercati azionari
dell'Europa, che si mantengono in lieve rialzo. L'Eurostoxx 600 guadagna
lo 0,13%, mentre tra i listini nazionali si distingue l'Ibex spagnolo, in
rialzo dello 0,75%. In lieve rialzo il Cac 40 francese a +0,29%. In rosso
il Dax tedesco a -0,07% e il Ftse 100 di Londra a -0,19%. Ieri la chiusura
di Wall Street, anticipata in vista dell'Independence Day, e' stata
penalizzata proprio dai titoli tech. A innescare i movimenti al ribasso e'
stata la decisione di un tribunale cinese che ha proibito temporaneamente
alla societa' americana Micron di vendere i suoi chip in Cina. La scelta
e' arrivata solo un giorno dopo che gli Usa hanno proibito a China Mobile
di entrare sul mercato degli Stati Uniti. Nel corso del 2018 i titoli
tecnologici sono stati i meno influenzati dai timori sui dazi e quindi i
migliori performer. Dan Skelly e Kevin Demers, equity strategists di
Morgan Stanley Wealth Management, credono che gli investitori stiano
sottovalutando i possibili effetti di tariffe e conflitti commerciale sul
settore tech. "La gran parte della catena del valore del settore tech e'
in Asia e i dazi potrebbero aumentare i costi, con un impatto negativo sui
margini", hanno spiegato gli strategist, "per questo stiamo adottando un
approccio piu' prudente alle stime di consenso sui profitti, che in futuro
potrebbero rivelarsi troppo aggressive alla luce dei dazi". Un altro
elemento di rischio e' rappresentato dal possibile effetto contagio delle
tensioni commerciali sul mercato valutario, come hanno avvertito le banche
centrali. Secondo Thu Lan Nguyen, analista di Commerzbank, "quello che
conta per i tassi di cambio e' quanto e' netta la differenza tra la
fiducia nell'Eurozona e quella negli Usa. Tra le societa' europee
l'ottimismo e' molto diminuito per i timori sul commercio, mentre quelle
americane sembrano piu' ottimiste".

Outlook dei mercati statunitensi

I mercati americani sono chiusi per la festivita' dell'Independence Day.
lus
antonio.lusardi@mfdowjones.it
(fine)

MF-DJ NEWS
0413:14 lug 2018
 
questa l'ho trovata ora ma è di stamattina e comprende anche un'analisi di TIT...
ADVFN Newsdesk

TIM (+3,31% a 0,6490 euro) in deciso rialzo ieri, sovraperformando nettamente il comparto europeo: l'indice EURO STOXX Telecommunications ha infatti terminato a +1,8% circa. TIM ha siglato un importante accordo strategico con i principali player del settore dei lavori infrastrutturali per TLC. Il contratto di servizio, che avrà una durata variabile tra i 3 e i 5 anni a partire dal 2019, è stato siglato con Sirti, Sielte, Ceit, Sittel, Valtellina, Site, e include la manutenzione, la costruzione di una parte della Rete in Fibra e in rame e la consegna del servizio al cliente finale. Equita ha confermato la raccomandazione buy e il target a 0,92 euro. L'analisi del grafico di TIM evidenzia la massiccia flessione degli ultimi due mesi e il test dei minimi dell'estate 2016 a 0,62/0,63 euro. Per dare consistenza al rimbalzo di ieri le quotazioni dovrebbero oltrepassare quota 0,67 e quindi superare 0,6950: in tal caso via libera verso l'importante riferimento a 0,75. L'eventuale perentoria violazione di 0,62/0,63 preannuncerebbe invece la riattivazione del movimento ribassista partito a fine 2015 verso 0,55 almeno.
 
7x95r


da

fin qui ostacoli non c'erano

7x5sk
 
..accipicchiolina :D... domani sarà formidabile. un movimento viuulentissssimo :eek:
 
Buongiorno e grazie a Condor per aver aperto la nuova casa.

Finita l'auforia, riprendono a picchiare con i dazi anche se al momento le nuvole non sono così scure
 
UCG R= 14,745 se passa con volumi vale TP 15,44
 
Buongiorno e grazie a Condor per aver aperto la nuova casa.

Finita l'auforia, riprendono a picchiare con i dazi anche se al momento le nuvole non sono così scure

Buongiorno Arturo:)
Buongiorno a tutti:)

stamattina sono partiti gasatiOK! sia Ucg e bancari e un po tutto. anche la nostra Telecom ancora bene oggi.OK!

ecco una news che ho letto ora...

Titolo: Tim: prove di nozze con Open Fiber (Rep)
Ora: 05/07/2018 09:22
Testo:
ROMA (MF-DJ)--Sara' Flash Fiber la societa' in cui dovra' realizzarsi la
fusione tra la rete di accesso di Tim e quella di Open Fiber, al 50% di
Enel e al 50% di Cdp.

Lo scrive Repubblica spiegando che sarebbe questa l'ipotesi su cui si
starebbe concentrando l'a.d. di Tim Amos Genish, convinto della necessita'
di dare segnali piu' concreti della volonta' dell'ex monopolista
telefonico di realizzare in Italia un'unica societa' per il cablaggio in
fibra ottica.

Flash Fiber e' una joint venture tra la stessa Telecom Italia e Fastweb,
80% di controllo della prima e il restante 20% della seconda. nata
giusto due anni fa, a fine luglio 2016 ed e' di fatto una replica precisa
proprio di Open Fiber: il suo compito e' infatti posare cavi di fibra
ottica dagli "armadi" di Tim ai palazzi e poi con i verticali fin dentro
le case degli utenti utilizzando le risorse stanziate da Tim e Fastweb per
poi affittare ai due operatori la cosiddetta "fibra spenta".

Il piano industriale parla di un budget di un miliardo per collegare
entro il 2020 circa 2,9 milioni di abitazioni. Il bilancio 2017 riporta
che sono stati attivati 155 milioni di investimenti per parte Tim e una
quarantina per conto di Fastweb e che le unita' cablate sono sotto il
milione.

La scelta di Genish sarebbe caduta su Flash Fiber perche' dovrebbe,
nelle intenzioni, consentire una migliore gestione della complessa partita
del conferimento della rete Telecom, permettendo d procedere per gradi
successivi.

La questione e' infatti spinosa perche' presenta due passaggi non facili
da cogliere. Il primo riguarda il perimetro della rete da conferire: le
opzioni possono andare dall'intera infrastruttura alla sola rete di
accesso, in pratica il solo ultimo miglio. Se fosse quest'ultima la
scelta, e' chiaro che una parte di infrastruttura resterebbe in Telecom,
che non potrebbe essere quindi definita come una societa' di soli servizi.
Il secondo nodo riguarda invece la valutazione: che non dipende solo dalla
quantita' di rete da conferire ma anche dal valore attribuito ai cespiti.

Qui le valutazioni divergono in modo sostanziale. Per parte Telecom il
valore della sola rete di accesso sarebbe sui 15 miliardi, con il resto
del "backbone" si arriverebbe attorno ai 20. Valutazioni che circolano tra
gli addetti ai lavori parlano di valori piu' bassi di un 30%: tra gli 8-10
miliardi la rete di accesso, trai 3 e i 4 miliardi il "backbone".

La mossa di Genish, prosegue il giornale, potrebbe essere il segnale di
una svolta definitiva in questa annosa partita dello scorporo della rete
Telecom e della costituzione di un'unica societa' della rete in fibra. In
questafase, se l'ipotesi prendesse realmente piede in tempi brevi, si
sarebbe quindi creata la congiunzione favorevole per la convergenza degli
interessi di praticamente tutti i protagonisti in gioco.

Per Telecom l'obiettivo primo e' quello di dare un segnale forte al
mercato e muovere un titolo che le complicate vicende societarie degli
ultimi mesi hanno risospinto verso il basso. Non riesce a superare quota 1
euro da circa due anni e mezzo. Ma la societa' unica della rete,
ottimizzando gli investimenti e accelerando il ritorno sul capitale,
dovrebbe essere anche un fattore di velocizzazione nei nuovi cablaggi:
secondo i dati Infratel oggi le connessioni superveloci a un giga hanno
una copertura di appena il 5% della popolazione. Troppo poco per sdoganare
una serie di nuovi servizi avanzati per l'industria 4.0 e anche per i
consumi delle famiglie. Anche in vista dell'arrivo delle nuove reti mobili
5G, le cui aste per l'assegnazione delle frequenzesi terranno entro fine
anno.

Il tema della velocizzazione dovrebbe trovare orecchie attente anche in
casa Enel e Cassa Depositi e Prestiti, alle prese con un complesso
progetto di finanziamento tramite fondi Bei per coprire un piano
complessivo da quasi 4 miliardi di investimenti da qui al 2022. Infine
c'e' il versante politico. M5S e Lega sembrano avere nella societa' unica
della rete uno dei loro punti di convergenza. E in una fase di
fibrillazione come l'attuale, riuscire a mettere in cantiere un risultato
presentabile come un piano strategico di interesse nazionale non sarebbe
un obiettivo di poco conto.
vs

(fine)

MF-DJ NEWS
0509:20 lug 2018
 
UCG

è arrivata quasi alla mia R3 che è a 15,03. è salita con volumi alti e al momento quota 14,942 ed ha fatto max intra a 14,96. ci potrebbe essere un ritraccio fisiologico e magari momentaneo a questo punto. le prime prese di profitto. infatti mentre scrivo sta effettivamente ritracciando e ora quota 14,9120
 
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