Mario credit ... solo quelli veri

  • Ecco la 59° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link

ugomario

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ecco se vuoi scrivere te lo ho aperto io
 
....appunti copiati

...............................

Il venerdì, come ormai d'abitudine da settimane si sale sempre (ricoperture) e le mazzate arrivano quasi sempre nei primi giorni della settimana.
Vabè, è solo una nota.
A parte questo, il nostro indice con la chiusura di oggi si porta nuovamente ad ridosso del canalone discendente, avendo tenuto (almeno per ora) la trendline rialzista che passava a 16000 circa (la piccola rialzista in verde), rotta la quale si sarebbe facilmente inabissato.
Quindi la situazione rimane ancora sospesa, anzi a dire il vero essendo ancora nel canale discendente, un segnale long vero e proprio non c'è ancora, così come i massimi discendenti.
Il primo massimo da agguantare sarà l'ultimo dei 17100 circa, ma per un long tranquillo consideriamo il precedente a 17900 (massimo pre-brexit) per dire che il mercato ha invertito.

Ciclicamente sembra partito tre sedute fa un nuovo ciclo T+1 o T+2, cioè quindicinale o mensile.

Ma la situazione è ancora molto delicata, chiamiamolo equilibrio instabile, come si evince da uno sguardo agli RSI di ordine daily e H4.
Come si vede in questo grafico l' RSI daily è al momento ancora bloccato dalla trendline discendente. E anche la visione su RSI H4 ci mostra la possibilità che il rialzo di oggi venerdì sia solo un pullback. La vera natura di questo - per ora - recupero del venerdì, troverà conferma o disattesa nei primi giorni della prossima settimana.

Spingeranno e usciremo dal canalone discendente ? Oppure RSI H4 ha formato solo un pullback e inizieremo a scendere a chiudere il tracy partito 3 giorni fa ?
RSI daily riuscirà a breckare la sua trendline discendente, nel quale caso segnale importante dal punto di vista mensile ?
Per ora è tutto sospeso. Sembrerebbe, ma ancora non è.

Non dimentichiamo peraltro che il ciclo intermedio in corso non sembrerebbe chiuso, anzi vincolato a ribasso ...
Ma ... e se sul crollo del lunedì Brexit ne avessero approfittato per chiudere un ciclo importante, magari accorciando i tempi ? In fondo là è stato toccato il massimo di pessimismo o panico .... Quindi attenzione.
 
uno dei migliori

...................................

talia Banks w


L'investitore semplice, con le mani callose, abituato a lavori umili, ha paura di tanto rosso.
Di certi comportamenti.
Ha paura anche delle famigerate ASPETTATIVE DISATTESE.

Ha conosciuto in passato l'albero degli zecchini, e ha visto che lì sotto i soldini sparivano invece di moltiplicarsi.

E ora ha tremenda pavura che gli rubino i soldini sudati i cattivoni.

Sa che per vedere soldini VERI bisogna rigar dritto a lungo.

Far fare un po' di fame agli spe-cul-attoni.



Altrimenti nisba sghei veri.


NO NUMERI VERI - NO SOLDI VERI

PERCHE' SIAMO IN GUERRA NOI INVESTITORI, NON SCORDATELO.





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opinioni

....................................

questo prevede catastofi.......

il grafico settimanale di UCG l'avevo postato poco tempo fa, non è cambiato molto nel frattempo se non che come si pensava, continua a scendere.
E' ancora lontano dal dare un segnale positivo (breck della trendline discendente di RSI settimanale), sempre sotto ai 40 di forza settimanale, cioè pessimo = zona crolli, quindi credo dovremo aspettare l'autunno per una svolta. Avrei due target, il migliore intorno a 0.95, il peggiore non lo dico perchè sono ottimista :D :D ma è parecchio più in basso, diciamo intorno ai valori del 1980.
 
questo x entrare aspetta i 2,80

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Oggi ottima performance... Ora e' solo da capire se e' l'ultimo rialzo o qualcosa di piu'... Credo che per capirlo bisognera' guardare piu' o meno 3 cose *tra le altre)... DAX se va sopra 10500 dara' un bel segnale long... Oro se si riprende... UCG se va sopra 2.05... Credo pero' che se adesso tornasse sopra 2.05 sarebbe bene, e sopra 2.30-2.40 allora il peggio dovrebbe essere passato... Unica cosa che mi lascia il dubbio e' che per esempio su UBI c'e' ancora uno short notevolissimo delle Case d'Investimento ... Anche UCG ne ha... Ma non possiamo che attendereeeee.... Personalissimoooo e buon week-end a tuttiiii... o buona continuazione vacanze
 
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Il venerdì, come ormai d'abitudine da settimane si sale sempre (ricoperture) e le mazzate arrivano quasi sempre nei primi giorni della settimana.
Vabè, è solo una nota.
A parte questo, il nostro indice con la chiusura di oggi si porta nuovamente ad ridosso del canalone discendente, avendo tenuto (almeno per ora) la trendline rialzista che passava a 16000 circa (la piccola rialzista in verde), rotta la quale si sarebbe facilmente inabissato.
Quindi la situazione rimane ancora sospesa, anzi a dire il vero essendo ancora nel canale discendente, un segnale long vero e proprio non c'è ancora, così come i massimi discendenti.
Il primo massimo da agguantare sarà l'ultimo dei 17100 circa, ma per un long tranquillo consideriamo il precedente a 17900 (massimo pre-brexit) per dire che il mercato ha invertito.

Ciclicamente sembra partito tre sedute fa un nuovo ciclo T+1 o T+2, cioè quindicinale o mensile.

Ma la situazione è ancora molto delicata, chiamiamolo equilibrio instabile, come si evince da uno sguardo agli RSI di ordine daily e H4.
Come si vede in questo grafico l' RSI daily è al momento ancora bloccato dalla trendline discendente. E anche la visione su RSI H4 ci mostra la possibilità che il rialzo di oggi venerdì sia solo un pullback. La vera natura di questo - per ora - recupero del venerdì, troverà conferma o disattesa nei primi giorni della prossima settimana.

Spingeranno e usciremo dal canalone discendente ? Oppure RSI H4 ha formato solo un pullback e inizieremo a scendere a chiudere il tracy partito 3 giorni fa ?
RSI daily riuscirà a breckare la sua trendline discendente, nel quale caso segnale importante dal punto di vista mensile ?
Per ora è tutto sospeso. Sembrerebbe, ma ancora non è.

Non dimentichiamo peraltro che il ciclo intermedio in corso non sembrerebbe chiuso, anzi vincolato a ribasso ...
Ma ... e se sul crollo del lunedì Brexit ne avessero approfittato per chiudere un ciclo importante, magari accorciando i tempi ? In fondo là è stato toccato il massimo di pessimismo o panico .... Quindi attenzione.



Può darsi abbiano usato la Brexit x chiudere un ciclo.....tanto questi lo sanno prima cosa si muove nel sottobosco......vedremo dopo l'estate
 
Le autorità di vigilanza hanno ripetuto infatti l’errore già commesso nel 2014: in presenza di eccessi di liquidità e di incertezza, offrire informazioni pubbliche sofisticate ma opinabili è come dare perle ai porci. Se va bene non accade nulla, più probabilmente le distorsioni negative aumentano.




Possiamo dunque considerare gli stress test come un vaccino contro la volatilità eccessiva (e non giustificata) dei corsi azionari? In realtà, effettuare stress test bancari nell’attuale e delicata situazione europea è sembrato fin dal principio un azzardo, almeno per due ragioni.




Gli stress test sono state una “benzina” perfetta: peccato che a versarla sia stata una autorità pubblica, e a bruciare siano state le banche ed i suoi azionisti. Dopo gli errori commessi nel 2014 e con i test 2016, si riuscirà ad evitare una nuova replica? Oggi, per concudere, la vera urgenza è quella di scongiurare il rischio di una scommessa dei mercati su una nuova ondata di aumenti di capitale sulla sola base di suggestioni speculative. Un’autorità bancaria efficace usa armi e argomenti coerenti e credibili per rendere costose le scommesse più temerarie. La Bce ha l’occasione per mostrarsi all’altezza delle sfide. La speranza è che non le fallisca.

http://www.ilsole24ore.com/art/noti...e-solo-l-incertezza-232255.shtml?uuid=ADGlQp2


Grazie al Cielo interviene qualcuno con cognizione di causa......non se ne può più della Bce e della sua Vigilanza che crea solo problemi e distruzione di ricchezza....e poi questa Eba a cosa serve?

Si spera che da Settembre il Presidente del Consiglio Renzi ponga in sede europea il problema degli Stress Test.....inutile esercizio importato dagli Stati Uniti.....basta con lo scimmiottare pratiche altrui....non si può barattare l'instabilità finanziaria con i bassi tassi sul Debito Pubblico urge un durissimo intervento politico.....e nemmeno si può stare zitti perché si ha paura di Mps su cui hanno mangiato tutti in Italia e in Europa.....
 
ciao Ugo
ti sei dimenticato di mettere il titolo di riferimento Unicredit.
così la discussione resta nascosta. devi provare ad inserirlo tu, o a chiedere ai moderatori se ti possono aiutare:mmmm:

comunque... buon VESPAIO!:D:D
 
sistema italia

............................

La crisi da MPS è passata a Unicredit e alle altre banche. Vediamo il perché

Prima di tutto sgombriamo il campo dai falsi miti creati da giornalisti e politici ignoranti: la speculazione è solo un alibi. Di fatto la cosiddetta “speculazione “ non esiste. Semplicemente i mercati sono strutturalmente vocati a scoprire le inefficienze. In altre parole gli operatori vendono i titoli che reputano deboli, cioè di quelle aziende che hanno prospettive negative. La metafora che più si addice ai mercati è quella della savana, dove i leoni attaccano gli animali più deboli e lenti, quelli ormai vecchi e incapaci di correre come il branco. Tigri e Leoni non attaccano mai gli elefanti e nemmeno i loro cuccioli perché il branco dei grandi pachidermi fa scudo ai piccoli.
Unicredit è come una vecchia zebra che arranca in coda al branco, i leoni la tenevano d’occhio da tempo ed ora la stanno braccando. Lo stato italiano sta a guardare impotente e fa come il branco che ignora chi è in difficoltà e scappa sperando di portare in salvo qualche altro membro
In lontananza il branco di elefanti (UE e BCE) potrebbe intervenire, ma chi glielo fa fare di scomodarsi per salvare una vecchia zebra zoppa. Il capo branco risponde alle urla di aiuto dicendo che ci sono delle regole, e le regole vanno rispettate e si gira dall’altra parte.
Purtroppo c’è una grande differenza, tra quello che accade nella savana e quello che accade oggi in Europa: le regole non sono quelle di natura, le regole del gioco le hanno scritte i “leoni” e le hanno fate in modo da mettere talmente tanti vincoli e tanti ostacoli alla Zebra/Unicredit da impedirgli di correre.

Il Bail In è un assurdo storico, mai applicato negli ultimi cento anni in nessun grande stato occidentale. Nella realtà USA, Inghilterra e Germania solo negli ultimi 10 anni hanno speso risorse pubbliche ingentissime per garantire e ricapitalizzare banche che nel 2007/8 erano tecnicamente fallite, ricordo che solo la Germania nell’ottobre 2008 ha stanziato 480 Miliardi di Euro per salvare il suo sistema bancario (vedi sotto copia del comunicato stampa di Soffin la bad bank tedesca tutt’ora attiva)

Le regole sulla Unione Bancaria Europea sono nate monche, perché si da alla BCE e all’EBA il potere di controllo ma si è vietata una garanzia UE sui depositi. Quindi si è demandato ai “leoni” di fare il check up alle nostre banche disseminando il terreno di tutte le trappole possibili per rallentare il cammino, mentre banche pericolosissime come Deutsche Bank sono lasciate tranquille a “pascolare” e si è tolta la garanzia pubblica per i correntisti. L’obiettivo è chiarissimo permettere ai leoni di fare un lauto pasto senza alcuna fatica. Leggasi comprare per due lire, pardon 2 Euro, Il nostro sistema bancario e quindi controllare il risparmio degli Italiani.
Ci si domanda come mai i capi branco delle zebre hanno sottoscritto regole capestro tanto assurde e autolesioniste, come mai Banca d’Italia e Ministri Economici e ABI abbiano accettato supinamente che il cammino delle grandi banche italiane fosse disseminato di trappole? Ignoranza o malafede? In ogni caso a certi livelli nemmeno l’ignoranza è tollerabile.
Cosa è successo negli ultimi giorni:

Il Governo italiano imprigionato dalle regole UE ha scelto la cosiddetta “via di mercato” per salvare MPS; bello, bellissimo, a parole! Peccato che le peggiori schifezze di MPS le dovrà digerire il fondo Atlante 2, e chi è che finanza questo fondo? Le altre banche italiche (Unicredit, Intesa etc) . E’ stato facilissimo per i leoni capire che la zavorra passava da MPS ad Unicredit e così zavorrata sarebbe stato difficile alla Zebra/Unicredit correre. Ecco che parte un’altra caccia.

EBA poi da mesi con il giochino degli stress test parla di aumenti di capitale, del tutto inutili come dimostrato dai fatti recenti (sia Unicredit che MPS ne hanno appena fatti 2 ciascuno) però utilissimi per dissanguare gli attuali azionisti e permette ai leoni di papparsi facilmente una preda cui sono state tolte le residue energie.
Qual è la vera soluzione:

Denuncia del Bail In perchè incostituzionale in quanto viola l’Art 47 della Costituzione Italiana perché toglie la tutela del risparmio (questo dovrebbero farlo tutti i partiti italiani uniti per il bene comune)
Richiesta all’Unione Bancaria UE di introduzione immediata della garanzia sui depositi pena l’Uscita dalla Unione Bancaria
Intervento immediato della Cassa Depositi e Prestiti nel finanziamento diretto di Atlante senza il coinvolgimento di altre banche o peggio delle Casse previdenziali di Medici o Commercialisti
Diranno che non si può fare, che ci sono le regole, che c’è il divieto di “Aiuti di stati” e bla bla bla.

Tutto vero, ma dall’altra parte c’è la sopravvivenza economica delle banche Italiane e quindi del nostro intero sistema economico (il 95% dei finanziamenti alle PMI e l’85% alle grandi imprese italiane ha origine bancaria) .

Quando in gioco c’è la sopravvivenza bisogna giocare duro

In tutto questo l’Italia ha un alleato: nemmeno i leoni possono distruggere l’Italia perché crollerebbe il mondo (altro che crisi Lehman) loro semplicemente vogliono mangiarsi qualche pezzo pregiato e mantenerci deboli ma nessuno vuole il default del sistema. E’ su questo che deve fare leva Renzi e sparigliare il gioco. E’ ora di trasformare la nostra debolezza in forza e attaccare i bla bla delle regole assurde della UE. Non c’è alternativa. Se questo non avverrà sarà uno stillicidio terribile e per le banche e gli Italiani saranno pianti e stridori di denti.
 
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La crisi da MPS è passata a Unicredit e alle altre banche. Vediamo il perché

Prima di tutto sgombriamo il campo dai falsi miti creati da giornalisti e politici ignoranti: la speculazione è solo un alibi. Di fatto la cosiddetta “speculazione “ non esiste. Semplicemente i mercati sono strutturalmente vocati a scoprire le inefficienze. In altre parole gli operatori vendono i titoli che reputano deboli, cioè di quelle aziende che hanno prospettive negative. La metafora che più si addice ai mercati è quella della savana, dove i leoni attaccano gli animali più deboli e lenti, quelli ormai vecchi e incapaci di correre come il branco. Tigri e Leoni non attaccano mai gli elefanti e nemmeno i loro cuccioli perché il branco dei grandi pachidermi fa scudo ai piccoli.
Unicredit è come una vecchia zebra che arranca in coda al branco, i leoni la tenevano d’occhio da tempo ed ora la stanno braccando. Lo stato italiano sta a guardare impotente e fa come il branco che ignora chi è in difficoltà e scappa sperando di portare in salvo qualche altro membro
In lontananza il branco di elefanti (UE e BCE) potrebbe intervenire, ma chi glielo fa fare di scomodarsi per salvare una vecchia zebra zoppa. Il capo branco risponde alle urla di aiuto dicendo che ci sono delle regole, e le regole vanno rispettate e si gira dall’altra parte.
Purtroppo c’è una grande differenza, tra quello che accade nella savana e quello che accade oggi in Europa: le regole non sono quelle di natura, le regole del gioco le hanno scritte i “leoni” e le hanno fate in modo da mettere talmente tanti vincoli e tanti ostacoli alla Zebra/Unicredit da impedirgli di correre.

Il Bail In è un assurdo storico, mai applicato negli ultimi cento anni in nessun grande stato occidentale. Nella realtà USA, Inghilterra e Germania solo negli ultimi 10 anni hanno speso risorse pubbliche ingentissime per garantire e ricapitalizzare banche che nel 2007/8 erano tecnicamente fallite, ricordo che solo la Germania nell’ottobre 2008 ha stanziato 480 Miliardi di Euro per salvare il suo sistema bancario (vedi sotto copia del comunicato stampa di Soffin la bad bank tedesca tutt’ora attiva)

Le regole sulla Unione Bancaria Europea sono nate monche, perché si da alla BCE e all’EBA il potere di controllo ma si è vietata una garanzia UE sui depositi. Quindi si è demandato ai “leoni” di fare il check up alle nostre banche disseminando il terreno di tutte le trappole possibili per rallentare il cammino, mentre banche pericolosissime come Deutsche Bank sono lasciate tranquille a “pascolare” e si è tolta la garanzia pubblica per i correntisti. L’obiettivo è chiarissimo permettere ai leoni di fare un lauto pasto senza alcuna fatica. Leggasi comprare per due lire, pardon 2 Euro, Il nostro sistema bancario e quindi controllare il risparmio degli Italiani.
Ci si domanda come mai i capi branco delle zebre hanno sottoscritto regole capestro tanto assurde e autolesioniste, come mai Banca d’Italia e Ministri Economici e ABI abbiano accettato supinamente che il cammino delle grandi banche italiane fosse disseminato di trappole? Ignoranza o malafede? In ogni caso a certi livelli nemmeno l’ignoranza è tollerabile.
Cosa è successo negli ultimi giorni:

Il Governo italiano imprigionato dalle regole UE ha scelto la cosiddetta “via di mercato” per salvare MPS; bello, bellissimo, a parole! Peccato che le peggiori schifezze di MPS le dovrà digerire il fondo Atlante 2, e chi è che finanza questo fondo? Le altre banche italiche (Unicredit, Intesa etc) . E’ stato facilissimo per i leoni capire che la zavorra passava da MPS ad Unicredit e così zavorrata sarebbe stato difficile alla Zebra/Unicredit correre. Ecco che parte un’altra caccia.

EBA poi da mesi con il giochino degli stress test parla di aumenti di capitale, del tutto inutili come dimostrato dai fatti recenti (sia Unicredit che MPS ne hanno appena fatti 2 ciascuno) però utilissimi per dissanguare gli attuali azionisti e permette ai leoni di papparsi facilmente una preda cui sono state tolte le residue energie.
Qual è la vera soluzione:

Denuncia del Bail In perchè incostituzionale in quanto viola l’Art 47 della Costituzione Italiana perché toglie la tutela del risparmio (questo dovrebbero farlo tutti i partiti italiani uniti per il bene comune)
Richiesta all’Unione Bancaria UE di introduzione immediata della garanzia sui depositi pena l’Uscita dalla Unione Bancaria
Intervento immediato della Cassa Depositi e Prestiti nel finanziamento diretto di Atlante senza il coinvolgimento di altre banche o peggio delle Casse previdenziali di Medici o Commercialisti
Diranno che non si può fare, che ci sono le regole, che c’è il divieto di “Aiuti di stati” e bla bla bla.

Tutto vero, ma dall’altra parte c’è la sopravvivenza economica delle banche Italiane e quindi del nostro intero sistema economico (il 95% dei finanziamenti alle PMI e l’85% alle grandi imprese italiane ha origine bancaria) .

Quando in gioco c’è la sopravvivenza bisogna giocare duro

In tutto questo l’Italia ha un alleato: nemmeno i leoni possono distruggere l’Italia perché crollerebbe il mondo (altro che crisi Lehman) loro semplicemente vogliono mangiarsi qualche pezzo pregiato e mantenerci deboli ma nessuno vuole il default del sistema. E’ su questo che deve fare leva Renzi e sparigliare il gioco. E’ ora di trasformare la nostra debolezza in forza e attaccare i bla bla delle regole assurde della UE. Non c’è alternativa. Se questo non avverrà sarà uno stillicidio terribile e per le banche e gli Italiani saranno pianti e stridori di denti.



Sottoscrivo!!! Serve un intervento politico di unità nazionale in questa fase non per coprire e difendere le malefatte dei banchieri italioti legati alla politica che hanno devastato i conti di molti istituti bancari ma per tutelare la strategicità del nostro settore finanziario.

Qualcuno mi suggerisce che francesi e tedeschi puntino alle nostre aziende bancarie e non per tappare le falle delle loro e che dietro tutto quello che accade da anni ci sia una regia di interessi particolari a cui poi si vendono determinati ambienti politici ed economico-finanziari del nostro paese.

Non posso dire se questo via vero o verosimile però ho notato che su Mps il grande problema recente lo hanno creato Letta e Saccomanni accettando supinamente la restituzione dei Monti bond da cui poi a cascata sono discesi i 2 Adc.

L'Eba a quanto ho letto nel pezzo di Masciandaro è stata creata x copiare gli USA con gli stress test.....USA che però hanno usato soldi pubblici e continuerebbero a farlo ancora domani se avessero problemi bancari.

In Italia come dici si deve avere il coraggio di togliere il problema Mps agendo per il tramite di Poste Italiane che è l'unica realtà in grado di sopportarne il colpo anche perché il Banco Posta opera come banca senza averne una licenza........io penso possa accadere una volta venduta un'altra tranche così da evitare procedure di infrazione x aiuto di stato......proprio x questo l'hanno messa nel perimetro di Cdp e adesso tentano di ripulire il Monte con Atlante 2.....
 
posizioni nette corte

............
quelle pubblicate da consob

AQR Capital Management, LLC UNICREDIT SPA IT0004781412 0.64 01/08/2016

Marshall Wace LLP UNICREDIT SPA IT0004781412 0.85 01/082016

..e le altre?
....
 
situazione in genere

.........

sussistono di nuovo innumerevoli motivi,
che saranno menzionati, per giustificare i recenti rally.
Ogni rialzo è riconducibile a una propria spiegazione. Il
prezzo basso del petrolio o la rispettiva ripresa, la BCE e
la sua faretra colma di sorprese, la guarigione miracolosa
della Cina (a credito), la prospettiva che gli aumenti dei
tassi negli USA siano esclusi, buone notizie dal fronte
della congiuntura, ma anche non troppo buone da qui,
altrimenti potrebbe ridursi la manna che cade dal cielo,
stime degli utili corrette al ribasso, che però sono state
superate e così via. Sempre gli stessi argomenti, che però
non diventano migliori. Gli analisti e gli esperti finanziari
non mancano mai di fornire risposte, tendendo volentieri
all'eloquenza pressoché troppo virulenta anziché andare
in profondità alla questione, quando si tratta di giustificare
le oscillazioni di corso di qualsiasi tipologia. In realtà,
però, nessuno sa spiegare anche solo in maniera approssimativa
perché le borse americane presentino quotazioni
a un livello storicamente più elevato che mai e al contempo
i tassi siano ai minimi di sempre. In passato un
tale scenario ha preannunciato raramente qualcosa di
buono, dato che di regola i tassi sono bassi quando la
congiuntura non riesce a riprendere il passo. L'America è,
però, in fase di alta congiuntura e registra pressoché una
piena occupazione. Piuttosto che sollevare grandi interrogativi
sulla situazione, gli esperti trovano spiegazioni
sempre più avventurose. In qualche modo questo contesto
ci ricorda lo scoppio della bolla delle dot.com o i
tempi poco prima dell'esplosione del mercato immobiliare
americano. Anche allora molti erano convinti che i
tempi fossero appunto diversi.
Per gli investitori istituzionali e le imprese con elevanti
portafogli di liquidità la situazione si presenta diversamente.
la detenzione di denaro contante
per i grandi investitori è inefficiente. Di conseguenza,
la bolla sui mercati azionari e immobiliari è ampiamente
un fenomeno monetario, e spinge necessariamente
i grandi investitori verso gli asset con valutazioni elevate
o eccessive. Ciononostante, restiamo ancorati con
testardaggine al concetto dei tassi negativi, anche se
questi ultimi non bastano, come abbiamo visto di recente.. Per quanto
possano essere smussate le armi delle autorità monetarie,
i mercati finanziari continuano ad affidarvisi e a
riporre una fiducia quasi cieca nelle banche centrali

la Brexit ha offerto un'anticipazione di quello che può succedere
quando l'imprevedibile diventa realtà. Ma i mercati
finanziari seguitano a reagire in maniera ottusa a
tutto ciò che succede e che non era mai stato paventato
prima, anche a Nizza, Erdogan o Trump e così via. L'importante
è che le banche europee vengano di nuovo
salvate – “Arrivederci bail-in”.
 
attuale

.........

segnale : Harami Bullish

dax sopra resistenza 395 buono

buon trading
m
 
................................

mib targhet prossimi 17000. 17200......
vediamo se aiutano i bancari.......
 
......
mattinata chiusa ... attesa pomeriggio

.......

prodotto in portafoglio

9.00% (17.90% p.a.) Defender VONTI su UniCredit SpA
 
mib..uni

.....16750.....di mib fut.....media del canale.....

..vediamo se UNI...... aiuta
 
aggiornamento

....buongiorno

secondo me......

Harami cross sul 30 .....2,05 .....2,07 R1

giornaliero ancora short..

dax che aiuta vicino a 500...

prodotto in pf........ISIN CH0321508597
 
attuale

...sul 15 ......dragonfly Doji

...310 milioni versati nel fondo atlante 2
 
attuale....

morning doji star ..sul 15.....forza...
 
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