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Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link
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Il venerdì, come ormai d'abitudine da settimane si sale sempre (ricoperture) e le mazzate arrivano quasi sempre nei primi giorni della settimana.
Vabè, è solo una nota.
A parte questo, il nostro indice con la chiusura di oggi si porta nuovamente ad ridosso del canalone discendente, avendo tenuto (almeno per ora) la trendline rialzista che passava a 16000 circa (la piccola rialzista in verde), rotta la quale si sarebbe facilmente inabissato.
Quindi la situazione rimane ancora sospesa, anzi a dire il vero essendo ancora nel canale discendente, un segnale long vero e proprio non c'è ancora, così come i massimi discendenti.
Il primo massimo da agguantare sarà l'ultimo dei 17100 circa, ma per un long tranquillo consideriamo il precedente a 17900 (massimo pre-brexit) per dire che il mercato ha invertito.
Ciclicamente sembra partito tre sedute fa un nuovo ciclo T+1 o T+2, cioè quindicinale o mensile.
Ma la situazione è ancora molto delicata, chiamiamolo equilibrio instabile, come si evince da uno sguardo agli RSI di ordine daily e H4.
Come si vede in questo grafico l' RSI daily è al momento ancora bloccato dalla trendline discendente. E anche la visione su RSI H4 ci mostra la possibilità che il rialzo di oggi venerdì sia solo un pullback. La vera natura di questo - per ora - recupero del venerdì, troverà conferma o disattesa nei primi giorni della prossima settimana.
Spingeranno e usciremo dal canalone discendente ? Oppure RSI H4 ha formato solo un pullback e inizieremo a scendere a chiudere il tracy partito 3 giorni fa ?
RSI daily riuscirà a breckare la sua trendline discendente, nel quale caso segnale importante dal punto di vista mensile ?
Per ora è tutto sospeso. Sembrerebbe, ma ancora non è.
Non dimentichiamo peraltro che il ciclo intermedio in corso non sembrerebbe chiuso, anzi vincolato a ribasso ...
Ma ... e se sul crollo del lunedì Brexit ne avessero approfittato per chiudere un ciclo importante, magari accorciando i tempi ? In fondo là è stato toccato il massimo di pessimismo o panico .... Quindi attenzione.
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La crisi da MPS è passata a Unicredit e alle altre banche. Vediamo il perché
Prima di tutto sgombriamo il campo dai falsi miti creati da giornalisti e politici ignoranti: la speculazione è solo un alibi. Di fatto la cosiddetta “speculazione “ non esiste. Semplicemente i mercati sono strutturalmente vocati a scoprire le inefficienze. In altre parole gli operatori vendono i titoli che reputano deboli, cioè di quelle aziende che hanno prospettive negative. La metafora che più si addice ai mercati è quella della savana, dove i leoni attaccano gli animali più deboli e lenti, quelli ormai vecchi e incapaci di correre come il branco. Tigri e Leoni non attaccano mai gli elefanti e nemmeno i loro cuccioli perché il branco dei grandi pachidermi fa scudo ai piccoli.
Unicredit è come una vecchia zebra che arranca in coda al branco, i leoni la tenevano d’occhio da tempo ed ora la stanno braccando. Lo stato italiano sta a guardare impotente e fa come il branco che ignora chi è in difficoltà e scappa sperando di portare in salvo qualche altro membro
In lontananza il branco di elefanti (UE e BCE) potrebbe intervenire, ma chi glielo fa fare di scomodarsi per salvare una vecchia zebra zoppa. Il capo branco risponde alle urla di aiuto dicendo che ci sono delle regole, e le regole vanno rispettate e si gira dall’altra parte.
Purtroppo c’è una grande differenza, tra quello che accade nella savana e quello che accade oggi in Europa: le regole non sono quelle di natura, le regole del gioco le hanno scritte i “leoni” e le hanno fate in modo da mettere talmente tanti vincoli e tanti ostacoli alla Zebra/Unicredit da impedirgli di correre.
Il Bail In è un assurdo storico, mai applicato negli ultimi cento anni in nessun grande stato occidentale. Nella realtà USA, Inghilterra e Germania solo negli ultimi 10 anni hanno speso risorse pubbliche ingentissime per garantire e ricapitalizzare banche che nel 2007/8 erano tecnicamente fallite, ricordo che solo la Germania nell’ottobre 2008 ha stanziato 480 Miliardi di Euro per salvare il suo sistema bancario (vedi sotto copia del comunicato stampa di Soffin la bad bank tedesca tutt’ora attiva)
Le regole sulla Unione Bancaria Europea sono nate monche, perché si da alla BCE e all’EBA il potere di controllo ma si è vietata una garanzia UE sui depositi. Quindi si è demandato ai “leoni” di fare il check up alle nostre banche disseminando il terreno di tutte le trappole possibili per rallentare il cammino, mentre banche pericolosissime come Deutsche Bank sono lasciate tranquille a “pascolare” e si è tolta la garanzia pubblica per i correntisti. L’obiettivo è chiarissimo permettere ai leoni di fare un lauto pasto senza alcuna fatica. Leggasi comprare per due lire, pardon 2 Euro, Il nostro sistema bancario e quindi controllare il risparmio degli Italiani.
Ci si domanda come mai i capi branco delle zebre hanno sottoscritto regole capestro tanto assurde e autolesioniste, come mai Banca d’Italia e Ministri Economici e ABI abbiano accettato supinamente che il cammino delle grandi banche italiane fosse disseminato di trappole? Ignoranza o malafede? In ogni caso a certi livelli nemmeno l’ignoranza è tollerabile.
Cosa è successo negli ultimi giorni:
Il Governo italiano imprigionato dalle regole UE ha scelto la cosiddetta “via di mercato” per salvare MPS; bello, bellissimo, a parole! Peccato che le peggiori schifezze di MPS le dovrà digerire il fondo Atlante 2, e chi è che finanza questo fondo? Le altre banche italiche (Unicredit, Intesa etc) . E’ stato facilissimo per i leoni capire che la zavorra passava da MPS ad Unicredit e così zavorrata sarebbe stato difficile alla Zebra/Unicredit correre. Ecco che parte un’altra caccia.
EBA poi da mesi con il giochino degli stress test parla di aumenti di capitale, del tutto inutili come dimostrato dai fatti recenti (sia Unicredit che MPS ne hanno appena fatti 2 ciascuno) però utilissimi per dissanguare gli attuali azionisti e permette ai leoni di papparsi facilmente una preda cui sono state tolte le residue energie.
Qual è la vera soluzione:
Denuncia del Bail In perchè incostituzionale in quanto viola l’Art 47 della Costituzione Italiana perché toglie la tutela del risparmio (questo dovrebbero farlo tutti i partiti italiani uniti per il bene comune)
Richiesta all’Unione Bancaria UE di introduzione immediata della garanzia sui depositi pena l’Uscita dalla Unione Bancaria
Intervento immediato della Cassa Depositi e Prestiti nel finanziamento diretto di Atlante senza il coinvolgimento di altre banche o peggio delle Casse previdenziali di Medici o Commercialisti
Diranno che non si può fare, che ci sono le regole, che c’è il divieto di “Aiuti di stati” e bla bla bla.
Tutto vero, ma dall’altra parte c’è la sopravvivenza economica delle banche Italiane e quindi del nostro intero sistema economico (il 95% dei finanziamenti alle PMI e l’85% alle grandi imprese italiane ha origine bancaria) .
Quando in gioco c’è la sopravvivenza bisogna giocare duro
In tutto questo l’Italia ha un alleato: nemmeno i leoni possono distruggere l’Italia perché crollerebbe il mondo (altro che crisi Lehman) loro semplicemente vogliono mangiarsi qualche pezzo pregiato e mantenerci deboli ma nessuno vuole il default del sistema. E’ su questo che deve fare leva Renzi e sparigliare il gioco. E’ ora di trasformare la nostra debolezza in forza e attaccare i bla bla delle regole assurde della UE. Non c’è alternativa. Se questo non avverrà sarà uno stillicidio terribile e per le banche e gli Italiani saranno pianti e stridori di denti.