Creval Parte 8: l'araba fenice

dama62

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[h=2]Buongiorno a tutti gli amici del Creval.[/h]Ho aperto il nuovo thread visto che il vecchio si sta esaurendo.
Ho messo nel titolo "araba fenice" nella speranza che dalle ceneri del vecchio Credito Valtellinese nasca un nuovo Istituto che dopo la trasformazione S.p.A. sia inserito in un gruppo che ci valuti il giusto...
Dama62
 
[h=2]Buongiorno a tutti gli amici del Creval.[/h]Ho aperto il nuovo thread visto che il vecchio si sta esaurendo.
Ho messo nel titolo "araba fenice" nella speranza che dalle ceneri del vecchio Credito Valtellinese nasca un nuovo Istituto che dopo la trasformazione S.p.A. sia inserito in un gruppo che ci valuti il giusto...
Dama62

Quoto in toto. :sperem:
 
Primo appuntamento per capire come "gira il vento" in Valtellina il 10/5 con la trimestrale.....mentre il 23/5 stacco dividendo di 0,03.....

Dama62
 
Ottima idea speriamo che le cose prendano la piega che tutti auspichiamo.
Credo che i presupposti per fare bene ci siano tutti.
Da quanto sentito in assemblea la trimestrale dovrebbe essere buona......
Ok!ok!ok!
 
bisogna chiudere l'altro thread prima

datemi una mano
 
Eccomi,
secondo me tutta questa ritrosia della popsondrio a sedersi al tavolo lascia trasparire una grande insicurezza.......non vorrei che non ci volessero perche' gia' sanno che dopo una eventuale due diligence saremmo noi del creval a non volere loro..........del resto mi pare che le parole di fiordi siano state chiare, non dobbiamo cercare una aggregazione a tutti i costi, ma, fare una valutazione sul cosa vorrebbe dire mettersi insieme alla popsondrio dovrebbe essere un percorso da seguire........poi valutati tutti gli aspetti si valutera'.
 
...chiuso altro treddo...nel modo migliore credo....
forza... per aspera ad astra...
 
MARKET TALK: banche, cessione Npl porta buchi nei margini (Bernstein)
26/04/2016 11:13 - MF-DJ

MILANO (MF-DJ)--A piazza Affari le banche rimbalzano dopo i forti cali di ieri. Gli analisti di Bernstein affermano che "la rimozione dei Non performing loan dal sistema bancario italiano e' in cima all'agenda del Governo italiano e della Bce. Il risultato inevitabile sara' che le banche dovranno vendere i loro Npl a livelli ben inferiori al book value" e ricapitalizzarsi in caso di bisogno. Inoltre, proseguono gli analisti, "gli investitori dovranno considerare il colpo che subira' il Net Interest Income degli istituti di credito nel momento in cui gli Npl saranno rimossi dai bilanci. Per quanto riguarda le due banche che copriamo, Intesa Sanpaolo e Unicredit, notiamo che gli interessi maturati sui Non performing loan rappresentano il 10% del Net Interest Income per Intesa Sanpaolo e l'8% per Unicredit. La nostra preferenza resta per Intesa Sanpaolo (outperform) rispetto a Unicredit (market-perform)". L'impatto maggiore si avra' su B.Mps, Creval, B.Popolare, B.P.Vicenza e B.Carige dal momento che il loro Net Interest Income e' costituito "per oltre il 20% da interessi maturati sui crediti in sofferenza". Per Intesa Sanpaolo, Unicredit, B.P.E.Romagna, B.P.Sondrio e B.P.Milano il livello e' del 10% o meno. sda

susanna scotto
 
MARKET TALK: banche, cessione Npl porta buchi nei margini (Bernstein)
26/04/2016 11:13 - MF-DJ

MILANO (MF-DJ)--A piazza Affari le banche rimbalzano dopo i forti cali di ieri. Gli analisti di Bernstein affermano che "la rimozione dei Non performing loan dal sistema bancario italiano e' in cima all'agenda del Governo italiano e della Bce. Il risultato inevitabile sara' che le banche dovranno vendere i loro Npl a livelli ben inferiori al book value" e ricapitalizzarsi in caso di bisogno. Inoltre, proseguono gli analisti, "gli investitori dovranno considerare il colpo che subira' il Net Interest Income degli istituti di credito nel momento in cui gli Npl saranno rimossi dai bilanci. Per quanto riguarda le due banche che copriamo, Intesa Sanpaolo e Unicredit, notiamo che gli interessi maturati sui Non performing loan rappresentano il 10% del Net Interest Income per Intesa Sanpaolo e l'8% per Unicredit. La nostra preferenza resta per Intesa Sanpaolo (outperform) rispetto a Unicredit (market-perform)". L'impatto maggiore si avra' su B.Mps, Creval, B.Popolare, B.P.Vicenza e B.Carige dal momento che il loro Net Interest Income e' costituito "per oltre il 20% da interessi maturati sui crediti in sofferenza". Per Intesa Sanpaolo, Unicredit, B.P.E.Romagna, B.P.Sondrio e B.P.Milano il livello e' del 10% o meno. sda

susanna scotto



Non ho capito bene, sarebbe a dire che nel calcolo degli interessi che prendono (o dovrebbero prendere) e che abbelliscono i bilanci, ci sono anche quelli calcolati sulle sofferenze? Se non si riprendono più il capitale figurarsi gli interessi, dunque sbolognati i NPL, assisteremmo ad un crollo degli interessi in entrata, 20% per Creval, 10% per Sondrio, ho inteso giusto?
 
Non ho capito bene, sarebbe a dire che nel calcolo degli interessi che prendono (o dovrebbero prendere) e che abbelliscono i bilanci, ci sono anche quelli calcolati sulle sofferenze? Se non si riprendono più il capitale figurarsi gli interessi, dunque sbolognati i NPL, assisteremmo ad un crollo degli interessi in entrata, 20% per Creval, 10% per Sondrio, ho inteso giusto?

da quello che scrivono sembrerebbe così
ma se un credito è in sofferenza, come fanno ad attingere degli interessi?
qualcuno illumini grazie..
 
da quello che scrivono sembrerebbe così
ma se un credito è in sofferenza, come fanno ad attingere degli interessi?
qualcuno illumini grazie..

la materia è complessa.
ecco cosa dice banca d'italia in una sua circolare.

8. Nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate
È stato chiesto di conoscere se, a seguito dell’entrata in vigore della nuova nozione di
attività finanziarie deteriorate di cui al 7° aggiornamento della Circolare n. 272 e al 13°
aggiornamento della Circolare n. 217, la riclassificazione tra le inadempienze probabili dei
rapporti in precedenza classificati come “esposizioni ristrutturate” debba essere segnalata
come variazione di status.
Al riguardo, si precisa che tutte le riclassificazioni derivanti dalla modifica della nozione
di attività finanziarie deteriorate (ad esempio, da “incagli oggettivi” a “esposizioni scadute
deteriorate”) vanno segnalate come variazioni di status.
9. Interessi maturati dopo l’ingresso in default
È stato chiesto di conoscere le corrette modalità di segnalazione degli interessi contrattuali
maturati e contabilizzati dopo l’ingresso in default e successivamente incassati (parzialmente o
totalmente).
Al riguardo si precisa che, coerentemente con quanto previsto dalla Circolare 284 per la
rilevazione delle variazioni di EAD (4
), i suddetti interessi vanno segnalati nella voce 55302
“Variazioni EAD”, oltre che, limitatamente alla quota incassata, nella voce 55304 “Recuperi” -
sottovoci 02 e 04.
Sono esclusi gli interessi di mora anche se contabilizzati. Gli eventuali interessi di mora
incassati vanno rilevati nella voce 55304 “Recuperi” - sottovoci 18 e 20.
10. Interessi di mora
È stato chiesto di conoscere se nelle sottovoci 55304.18 e 20 “Recuperi – Interessi di
mora incassati – Valori nominali/valori attuali” debbano essere rilevati tutti i movimenti di
(4) Cfr. Circolare n. 284 “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni delle perdite storicamente registrate sulle posizioni
in default”, voce 55302 “Variazioni EAD”.
Bollettino di Vigilanza n. 5, maggio 2015 II.8

Provvedimenti di carattere generale delle autorità creditizie
Sezione II - Banca d'Italia
incasso di interessi di mora, inclusi quelli maturati dopo la data di default e non considerati
nell’EAD.
Al riguardo, si fa presente che nelle citate sottovoci 55304.18 e 20 vanno segnalati tutti gli
interessi di mora incassati, inclusi quelli maturati e incassati dopo la data di default e non
considerati nell’EAD.
11. EAD
È stato chiesto di conoscere se il valore dell’EAD da segnalare debba fare riferimento
all’EAD delle attività di rischio per cassa e “fuori bilancio” come definita dalla normativa
prudenziale nell’ambito della metodologia basata sui rating interni per il rischio di credito,
oppure per le esposizioni per cassa debba fare riferimento al saldo al momento del default
definito come sommatoria di “capitale residuo, eventuale impagato in c/capitale, eventuale
impagato in c/interessi, eventuali interessi di mora contabilizzati sino alla data di ingresso in
default e ritenuti recuperabili nell’esercizio di iscrizione” (5
).
Al riguardo, si precisa che l’EAD corrisponde al valore delle attività di rischio per cassa e
“fuori bilancio” alla data del default come definito dalla normativa prudenziale nell’ambito
della metodologia basata sui rating interni per il rischio di credito.
Per le sole esposizioni per cassa, nel caso di difficoltà a determinare tale valore dell’EAD,
è possibile fare riferimento al “saldo al momento del default (capitale residuo, eventuale
impagato in c/capitale, eventuale impagato in c/interessi, eventuali interessi di mora
contabilizzati sino alla data di ingresso in default e ritenuti recuperabili nell’esercizio di
iscrizione)” come indicato nella Circolare n. 284.
 
la materia è complessa.
ecco cosa dice banca d'italia in una sua circolare.

8. Nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate
È stato chiesto di conoscere se, a seguito dell’entrata in vigore della nuova nozione di
attività finanziarie deteriorate di cui al 7° aggiornamento della Circolare n. 272 e al 13°
aggiornamento della Circolare n. 217, la riclassificazione tra le inadempienze probabili dei
rapporti in precedenza classificati come “esposizioni ristrutturate” debba essere segnalata
come variazione di status.
Al riguardo, si precisa che tutte le riclassificazioni derivanti dalla modifica della nozione
di attività finanziarie deteriorate (ad esempio, da “incagli oggettivi” a “esposizioni scadute
deteriorate”) vanno segnalate come variazioni di status.
9. Interessi maturati dopo l’ingresso in default
È stato chiesto di conoscere le corrette modalità di segnalazione degli interessi contrattuali
maturati e contabilizzati dopo l’ingresso in default e successivamente incassati (parzialmente o
totalmente).
Al riguardo si precisa che, coerentemente con quanto previsto dalla Circolare 284 per la
rilevazione delle variazioni di EAD (4
), i suddetti interessi vanno segnalati nella voce 55302
“Variazioni EAD”, oltre che, limitatamente alla quota incassata, nella voce 55304 “Recuperi” -
sottovoci 02 e 04.
Sono esclusi gli interessi di mora anche se contabilizzati. Gli eventuali interessi di mora
incassati vanno rilevati nella voce 55304 “Recuperi” - sottovoci 18 e 20.
10. Interessi di mora
È stato chiesto di conoscere se nelle sottovoci 55304.18 e 20 “Recuperi – Interessi di
mora incassati – Valori nominali/valori attuali” debbano essere rilevati tutti i movimenti di
(4) Cfr. Circolare n. 284 “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni delle perdite storicamente registrate sulle posizioni
in default”, voce 55302 “Variazioni EAD”.
Bollettino di Vigilanza n. 5, maggio 2015 II.8

Provvedimenti di carattere generale delle autorità creditizie
Sezione II - Banca d'Italia
incasso di interessi di mora, inclusi quelli maturati dopo la data di default e non considerati
nell’EAD.
Al riguardo, si fa presente che nelle citate sottovoci 55304.18 e 20 vanno segnalati tutti gli
interessi di mora incassati, inclusi quelli maturati e incassati dopo la data di default e non
considerati nell’EAD.
11. EAD
È stato chiesto di conoscere se il valore dell’EAD da segnalare debba fare riferimento
all’EAD delle attività di rischio per cassa e “fuori bilancio” come definita dalla normativa
prudenziale nell’ambito della metodologia basata sui rating interni per il rischio di credito,
oppure per le esposizioni per cassa debba fare riferimento al saldo al momento del default
definito come sommatoria di “capitale residuo, eventuale impagato in c/capitale, eventuale
impagato in c/interessi, eventuali interessi di mora contabilizzati sino alla data di ingresso in
default e ritenuti recuperabili nell’esercizio di iscrizione” (5
).
Al riguardo, si precisa che l’EAD corrisponde al valore delle attività di rischio per cassa e
“fuori bilancio” alla data del default come definito dalla normativa prudenziale nell’ambito
della metodologia basata sui rating interni per il rischio di credito.
Per le sole esposizioni per cassa, nel caso di difficoltà a determinare tale valore dell’EAD,
è possibile fare riferimento al “saldo al momento del default (capitale residuo, eventuale
impagato in c/capitale, eventuale impagato in c/interessi, eventuali interessi di mora
contabilizzati sino alla data di ingresso in default e ritenuti recuperabili nell’esercizio di
iscrizione)” come indicato nella Circolare n. 284.

materia molto controversa....
Io non credo che Bernstein sia in grado di fare una qualsiaisi valutazone sul fenomeno.

Current IFRSs and US GAAP
4. Currently, neither IFRSs nor US GAAP have specific requirements for ceasing
accrual of interest on financial assets.
5. However, predominant practice for financial institutions in the US is to follow
non-accrual guidance included in regulatory reporting instructions for GAAP
financial reporting purposes. The principle in the regulatory reporting guidance
is that banks shall not accrue interest, amortise deferred net loan fees or costs, or
accrete discount on the following types of assets:
(a) Assets maintained on a cash basis because of deterioration in the
financial condition of the borrower
(b) Assets for which payment in full of principal or interest is not
expected
(c) Assets for which principal or interest has been in default for a period
of 90 days or more unless the asset is both well secured and in the
process of collection2
.
6. The appendix to this paper provides a full description of the regulatory
requirements for non-accrual assets.
7. The FASB staff understands that this definition is also applied in practice by
many financial institutions in the U.S. for purposes of determining when an
individual asset meets the scope requirement of ASC 310-10-35 (formerly
FASB Statement No. 114). ASC 310-10-35 requires, for assets in its scope, that
Using a discounted measure means non-accrual guidance cannot be required. Expected shortfalls in
interest are included in the impairment calculation and in the calculation of interest revenue – to also
cease interest accrual would double count shortfalls in interest.
2
An asset is ‘well secured’ if it is secured (1) by collateral in the form of liens on or pledges of real or
personal property, including securities, that have a realizable value sufficient to discharge the debt
(including accrued interest) in full, or (2) by the guarantee of a financially responsible party. An asset is
‘in the process of collection’ if collection of the asset is proceeding in due course either (1) through
legal action, including judgment enforcement procedures, or, (2) in appropriate circumstances, through
collection efforts not involving legal action which are reasonably expected to result in repayment of the
debt or in its restoration to a current status in the near future.
Agenda paper 4C / Memorandum 85
Page 3 of 13
impairment be measured based on cash flows expected to be collected,
discounted at the original rate in the contract, or as a practical expedient, based
on the fair value of the collateral for collateral-dependent loans. This guidance
applies to assets that are individually considered impaired, but does not define
when an asset is impaired, leaving that determination to management. Based on
discussions with U.S. Banking Regulators, the staff understands that, in practice
determination of when an asset is considered impaired for purposes of meeting
the scope requirement of ASC 310-10-35 leverages the non-accrual
requirements in regulatory guidance. (Note that this is for assets within the
scope of ASC 310-30-35, which excludes large groups of smaller-balance
homogeneous loans.)
8. IAS 39 and the original IASB ED require impairment losses to be calculated
based on discounted future cash flows (principal and interest). Given IAS 39
requires all cash flows (principal and interest) to be taken into account for
calculating the impairment loss, IAS 39:AG93 does not allow for non-accrual of
interest following an impairment as it is unnecessary. Following an impairment,
IAS 39 requires interest revenue to be recognised using the contractual EIR (ie
the rate that was used for discounting the future cash flows for the purpose of
measuring the impairment loss) applied to the carrying amount (which is net of
the impairment amount)
 
materia molto controversa....
Io non credo che Bernstein sia in grado di fare una qualsiaisi valutazone sul fenomeno.

Current IFRSs and US GAAP
4. Currently, neither IFRSs nor US GAAP have specific requirements for ceasing
accrual of interest on financial assets.
5. However, predominant practice for financial institutions in the US is to follow
non-accrual guidance included in regulatory reporting instructions for GAAP
financial reporting purposes. The principle in the regulatory reporting guidance
is that banks shall not accrue interest, amortise deferred net loan fees or costs, or
accrete discount on the following types of assets:
(a) Assets maintained on a cash basis because of deterioration in the
financial condition of the borrower
(b) Assets for which payment in full of principal or interest is not
expected
(c) Assets for which principal or interest has been in default for a period
of 90 days or more unless the asset is both well secured and in the
process of collection2
.
6. The appendix to this paper provides a full description of the regulatory
requirements for non-accrual assets.
7. The FASB staff understands that this definition is also applied in practice by
many financial institutions in the U.S. for purposes of determining when an
individual asset meets the scope requirement of ASC 310-10-35 (formerly
FASB Statement No. 114). ASC 310-10-35 requires, for assets in its scope, that
Using a discounted measure means non-accrual guidance cannot be required. Expected shortfalls in
interest are included in the impairment calculation and in the calculation of interest revenue – to also
cease interest accrual would double count shortfalls in interest.
2
An asset is ‘well secured’ if it is secured (1) by collateral in the form of liens on or pledges of real or
personal property, including securities, that have a realizable value sufficient to discharge the debt
(including accrued interest) in full, or (2) by the guarantee of a financially responsible party. An asset is
‘in the process of collection’ if collection of the asset is proceeding in due course either (1) through
legal action, including judgment enforcement procedures, or, (2) in appropriate circumstances, through
collection efforts not involving legal action which are reasonably expected to result in repayment of the
debt or in its restoration to a current status in the near future.
Agenda paper 4C / Memorandum 85
Page 3 of 13
impairment be measured based on cash flows expected to be collected,
discounted at the original rate in the contract, or as a practical expedient, based
on the fair value of the collateral for collateral-dependent loans. This guidance
applies to assets that are individually considered impaired, but does not define
when an asset is impaired, leaving that determination to management. Based on
discussions with U.S. Banking Regulators, the staff understands that, in practice
determination of when an asset is considered impaired for purposes of meeting
the scope requirement of ASC 310-10-35 leverages the non-accrual
requirements in regulatory guidance. (Note that this is for assets within the
scope of ASC 310-30-35, which excludes large groups of smaller-balance
homogeneous loans.)
8. IAS 39 and the original IASB ED require impairment losses to be calculated
based on discounted future cash flows (principal and interest). Given IAS 39
requires all cash flows (principal and interest) to be taken into account for
calculating the impairment loss, IAS 39:AG93 does not allow for non-accrual of
interest following an impairment as it is unnecessary. Following an impairment,
IAS 39 requires interest revenue to be recognised using the contractual EIR (ie
the rate that was used for discounting the future cash flows for the purpose of
measuring the impairment loss) applied to the carrying amount (which is net of
the impairment amount)

a me pare che l'effetto netto sia già in bilancio.
 

Allegati

  • npl.pdf
    387,2 KB · Visite: 73
Basta sottrarre il 20% dal Net Interest Income dichiarato in bilancio 2015 per vedere l'entità massima dell'eventuale ammanco post liquidazione di (tutti) i NPL.
Gli interessi sono già molto risicati, se poi le regole sulla contabilizzazione di quelli sui NPL sono favorevoli: tanto meglio...
(IMHO)
 
Basta sottrarre il 20% dal Net Interest Income dichiarato in bilancio 2015 per vedere l'entità massima dell'eventuale ammanco post liquidazione di (tutti) i NPL.
Gli interessi sono già molto risicati, se poi le regole sulla contabilizzazione di quelli sui NPL sono favorevoli: tanto meglio...
(IMHO)

e valutare l'impatto complessivo sull'utile dato dai minori impairment. Poi va da se che una volta libertao capitale aumentino attivi in bonis e conseguentemente interessi "sani"
 
Eccomi,
secondo me tutta questa ritrosia della popsondrio a sedersi al tavolo lascia trasparire una grande insicurezza.......non vorrei che non ci volessero perche' gia' sanno che dopo una eventuale due diligence saremmo noi del creval a non volere loro..........del resto mi pare che le parole di fiordi siano state chiare, non dobbiamo cercare una aggregazione a tutti i costi, ma, fare una valutazione sul cosa vorrebbe dire mettersi insieme alla popsondrio dovrebbe essere un percorso da seguire........poi valutati tutti gli aspetti si valutera'.

BEH TANTO PER GRADIRE LA POP SPNDRIO RISULTEREBBE AVERE UNA PARTECIPAZIONE DI N° 36.496 AZIONI DELLA POPOLARE DI VICENZA NON SI CONOSCE IL PREZZO MEDIO DI CARICO MA, AL PREZZO DELL' AUMENTO DI CAPITALE €0.10 MI PARE UN........BELL' INVESTIMENTO, PROPRIO ACCURATO.....:censored::censored:OK!OK!
 
Ultima modifica:
UNICREDIT +5% Il fondo Atlante punta a coinvolgere anche le casse previdenziali
26/04/2016 17:34 - WS

Unicredit (UCG.MI) rimbalza del 5% e termina a 3,4940 euro, dopo il -6% di ieri.

Tutti i titoli bancari italiani ed europei hanno registrato forti rialzi: l'indice Eurostoxx Banks ha guadagnato il 2,8%

Il Fondo Atlante potrebbe aumentare il potere di fuoco a disposizione coinvolgendo anche le casse previdenziali.

Il prossimo 28 aprile si chiuderanno i termini per la sottoscrizione. Ad oggi 44 investitori hanno messo sul piatto circa 4,2 miliardi di euro.

Intanto Generali potrebbe aumentare la quota di altri 100 milioni portandola a un totale di 250.

La caduta di ieri dei titoli bancari italiani è stata provocata dalle caute "riflessioni" di Moody's sul progetto Atlante.

Moody's nel suo Credit Outlook giudica negativamente l'investimento da 1 miliardo di euro di Unicredit e Intesa Sanpaolo nel fondo Atlante perché avrà risvolti negativi sotto il profilo del merito di credito.

Per Unicredit significa mettere pressione al Cet 1 ratio, ora al 10,73%, poco sopra il 10% richiesto dalla Bce.

L'investimento in Atlante rappresenta lo 0,26% dei risk-weighted asset (attività ponderate per il rischio) sostenute da Unicredit.

Inviato un WEBSIM ALERT SMS prima dell'apertura.

websim

P.S.
Vediamo se domani parte la seconda onda rialzista (sperem)...
:bye:
 
Questi qua di Modys sono un poco strani, contabilizzano l'uscita di un miliardo da Unicredit e Intesa, ma non contabilizzano l'entrata delle quote del fondo, mica li hanno buttati via i soldi!
C'è un'uscita ed una entrata, va bene se guardano solo alla cassa... ma sembrano andare a sottolineare il peggio il meglio mai.
 
Questi qua di Modys sono un poco strani, contabilizzano l'uscita di un miliardo da Unicredit e Intesa, ma non contabilizzano l'entrata delle quote del fondo, mica li hanno buttati via i soldi!
C'è un'uscita ed una entrata, va bene se guardano solo alla cassa... ma sembrano andare a sottolineare il peggio il meglio mai.

Per non parlare del fatto che atlante dovrebbe rendere un 6% all'anno. Non male coi tempi che corrono.
ma ormai si sa, loro sono bravi a dare le Aaa ai cdo con la spazzatura dentro. Non scordiamocelo mai.
Hanno concorso nella quasi bancarotta degli USA nel 2007...e sono ancora quà. Bancarotta evitata con i soldi dei contribuenti, non gli adc dei privati come hanno fatto le banche Italiane sino ad ora.
 
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